no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : MAROCCO: IL RE CONCEDE LA GRAZIA A 5.654 DETENUTI 2. NEWS FLASH: ZIMBABWE: OTTO CONDANNE CAPITALI
COMMUTATE E 1.680 DETENUTI LIBERATI 3.
NEWS FLASH: COREA DEL NORD: TRE FUNZIONARI GIUSTIZIATI PER FURTO E
VENDITA DI CIBO 4. NEWS FLASH: LIBIA:
1.347 DETENUTI RILASCIATI PER PAURA DEL CORONAVIRUS 5. NEWS FLASH: TUNISIA: 1.420 DETENUTI
RILASCIATI PER RIDURRE LA POPOLAZIONE CARCERARIA 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
MAROCCO: IL RE CONCEDE LA GRAZIA A 5.654 DETENUTI Re
Mohammed VI del Marocco il 5 aprile 2020 ha concesso la grazia a 5.654 detenuti
ordinandone il rilascio, a causa della crisi legata al COVID-19.
Il Re ha dato disposizioni come parte delle misure del
Marocco per limitare la diffusione della pandemia, che ha contagiato finora 960
persone nel Paese uccidendone alcune decine.
Una dichiarazione del ministero della Giustizia ha
spiegato che la grazia reale riguarda una specifica categoria di prigionieri
selezionati sulla base di criteri strettamente oggettivi.
I criteri tengono conto dell'età, dello stato di salute e
della durata della detenzione.
Si tiene anche conto della buona condotta e della
disciplina tenuta nel corso della detenzione.
La grazia è in linea con le misure eccezionali e le
precauzioni introdotte nel Paese per limitare la diffusione della pandemia.
Il Marocco è entrato in uno stato di emergenza il 20
marzo, in vigore fino al 20 aprile.
"I beneficiari della grazia reale saranno soggetti a
sorveglianza, test medici, nonché alla quarantena necessaria, a casa loro, per
garantire la loro sicurezza", ha detto il ministero.
Il rilascio dei detenuti avverrà gradualmente.
Oltre alla grazia, il Re ha ordinato misure necessarie
per rafforzare la protezione dei detenuti all'interno degli istituti
penitenziari, in particolare contro la diffusione dell’epidemia, ha aggiunto il
ministero.
---------------------------------------
NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
ZIMBABWE: OTTO CONDANNE CAPITALI COMMUTATE E 1.680
DETENUTI LIBERATI Almeno otto prigionieri, che si trovavano nel braccio della
morte da periodi compresi tra 10 e 12 anni, questa settimana hanno ricevuto la
commutazione in ergastolo, in linea con il recente provvedimento presidenziale
di grazia, ha riferito ZimEye il 4 aprile 2020.
Gli otto passeranno quindi il resto della loro vita in
prigione. Il presidente Mnangagwa ha recentemente emesso un provvedimento di
grazia per gli autori di reati non violenti.
I prigionieri che hanno trascorso almeno 10 anni nel
braccio della morte, secondo l'ordine, hanno ricevuto la commutazione in
ergastolo.
Il portavoce del Servizio delle Prigioni dello Zimbabwe,
Meya Khanyezi, ha confermato la notizia.
"Abbiamo otto detenuti, le cui condanne a morte sono
state commutate in ergastolo", ha detto.
“Il prigioniero da più tempo nel braccio è stato
condannato nel 2008, mentre quello con il minor numero di anni passati nel
braccio è stato condannato nel 2010.
"Gli altri sei sono stati condannati tra il 2008 e
il 2010."
La recente amnistia ha visto solo 1.680 prigionieri
qualificati per la liberazione a fronte dei 5.000 interessati.
Questo perché la maggioranza di loro è stata condannata
per reati gravi e non ha ancora scontato almeno la metà della pena, criteri per
beneficiare della liberazione.
Solo 53 donne su 456 hanno beneficiato dell'amnistia dal
momento che molte donne in carcere hanno commesso reati specifici come
omicidio, rapina, dirottamento d'auto, reati sessuali e violenza pubblica.
Il presidente Mnangagwa ha usato i suoi poteri
costituzionali di grazia per concedere l'amnistia, desiderando ridurre la
popolazione carceraria a livelli che possano essere gestiti in modo sicuro.
Tutti i prigionieri che sono stati rilasciati dal momento
che le loro pene originali sono state sospese, rientreranno in carcere nel caso
di recidiva, secondo il provvedimento.
Ad Harare, 279 prigionieri sono stati rilasciati dal
carcere mentre 185 sono stati liberati nella provincia del Mashonaland.
A Manicaland, 202 sono stati liberati, mentre la
popolazione carceraria di Bulawayo è stata ridotta di 198 unità.
Le prigioni di Mashonaland West, East e Midlands hanno
liberato 166, 127 e 296 detenuti rispettivamente.
A Masvingo, 85 prigionieri sono stati liberati mentre le
prigioni di Matabeleland Sud e Nord hanno rilasciato rispettivamente 75 e 66
prigionieri.
Le carceri del Paese hanno una capacità di 17.000 posti,
tuttavia prima dell'amnistia c'erano 21.838 detenuti.
L'amnistia ha ridotto il numero totale di detenuti a
20.158, una cifra ancora superiore alla capienza massima.
COREA DEL NORD: TRE FUNZIONARI GIUSTIZIATI PER FURTO E
VENDITA DI CIBO Le autorità della Corea del Nord la scorsa settimana hanno
giustiziato senza processo tre alti funzionari con l'accusa di tradimento, per
il presunto furto di cibo dalla scorta strategica del Paese e la sua vendita
sul mercato a prezzi altissimi per l’epidemia di coronavirus, fonti interne al
Paese hanno detto il 5 aprile 2020 a Radio Free Asia.
Secondo fonti informate, il cibo faceva parte di una
grande spedizione di emergenza dalla Cina che era stata autorizzata a passare
nonostante il commercio tra i due Paesi sia stato chiuso per impedire la
diffusione del virus.
Il cibo rubato e venduto sul mercato sarebbe stato di
alta qualità e destinato in origine a essere utilizzato nelle celebrazioni per
il compleanno del fondatore della nazione Kim Il Sung il 15 aprile, una festa
chiamata il Giorno del Sole.
Un commerciante della provincia del Pyongan
Settentrionale ha riferito al servizio coreano di RFA il 5 aprile che le
autorità hanno riaperto temporaneamente l'ufficio doganale di Dandong-Sinuiju
il 23 marzo per accettare la spedizione. L’ufficio doganale era completamente
chiuso da gennaio.
"Anche con il coronavirus in corso, hanno aperto [l'ufficio
doganale] e portato rapidamente quelle forniture", ha detto la fonte.
"Tre funzionari hanno rubato [alcuni] di questi
rifornimenti strategici importati e sono stati uccisi con arma da fuoco senza
processo pochi giorni fa con l'accusa di tradimento", ha aggiunto la
fonte.
Secondo la fonte, l'esecuzione potrebbe essere stata
ordinata dallo stesso Kim Jong Un.
"I risultati dell'indagine sono stati inclusi in un
rapporto per il N°1", ha detto la fonte, usando un termine che indica il
leader supremo del Paese.
"Ho appreso che sono stati uccisi a colpi di arma da
fuoco in conformità con la politica del N°1 di trattare il caso come tradimento
nazionale perché hanno rubato beni di emergenza importati dal Comitato
Centrale", ha detto la fonte, aggiungendo che non si conosce quando e dove
l'esecuzione abbia avuto luogo.
LIBIA: 1.347 DETENUTI RILASCIATI PER PAURA DEL
CORONAVIRUS Il ministero della Giustizia del governo libico appoggiato dall'ONU
il 6 aprile 2020 ha dichiarato che un totale di 1.347 detenuti sono stati
finora rilasciati per paura della diffusione di COVID-19.
"Al fine di prevenire infezioni di coronavirus e
ridurre il sovraffollamento all'interno delle strutture di correzione e
riabilitazione, il rilascio di detenuti in attesa di indagini e di processi
continua", ha detto il ministero in una nota.
Alla fine di marzo, sono 1.347 i detenuti liberati dalle
strutture di correzione e riabilitazione in diverse città della Libia, ha
aggiunto la dichiarazione.
Il ministero ha dichiarato di voler scarcerare altri
prigionieri in futuro, compresi quelli che hanno scontato più della metà delle
loro pene, gli anziani e quelli in particolari condizioni di salute.
TUNISIA: 1.420 DETENUTI RILASCIATI PER RIDURRE LA
POPOLAZIONE CARCERARIA Il presidente tunisino Kais Saied il 31 marzo 2020 ha
concesso una grazia speciale a 1.420 detenuti al fine di ridurre la popolazione
carceraria del Paese a fronte della epidemia di coronavirus, secondo quanto
riferito dall'agenzia di stampa ufficiale TAP.
Nel suo decreto, Saied ha anche chiesto di disinfettare
le prigioni e di supportare le unità mediche che combattono la pandemia.
La grazia arriva due settimane dopo il rilascio da parte
delle autorità tunisine di oltre 1.800 prigionieri in occasione del Giorno
dell'Indipendenza. Il Paese ha anche rilasciato 2.400 detenuti a gennaio, in
coincidenza con l'anniversario della rivolta del 2011 che ha rovesciato il
presidente Zine El Abidine Ben Ali.
Nessun commento:
Posta un commento