martedì 5 luglio 2016

Un'indagine che ha coinvolto 100 donne detenute in Messico, ha rivelato che la violenza sessuale...
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05
LUGLIO 2016


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Un'indagine senza precedenti che ha coinvolto 100 donne detenute in Messico, ha rivelato che la violenza sessuale è continuamente usata come metodo di tortura dalle forze di sicurezza col duplice obiettivo di ottenere "confessioni" e  dimostrare, attraverso il numero degli arresti, l'efficacia delle azioni di contrasto al crimine organizzato.
I risultati dell'indagine sono scioccanti. Delle 100 donne intervistate, 72 hanno denunciato di aver subito abusi di natura sessuale durante l'arresto o nelle ore successive; 33 hanno denunciato di essere state anche stuprate. Nonostante le violenze, queste donne hanno avuto il coraggio di denunciare i loro torturatori.

Rettangolo arrotondato: FIRMA L'APPELLO >

GRAZIE AMNESTY

"Finalmente sono in Messico, dopo essere stato trattenuto dal governo dell'Honduras perché testimone dell'omicidio di Berta Caceres. È stato impressionante avvertire la vostra forza e il vostro sostegno"

Gustavo Castro Soto, attivista del Messico, detenuto illegalmente per 29 giorni in Honduras


APPELLO

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Dal campo di Masseria del Pozzo, oltre 300 Rom sono stati trasferiti in un'ex fabbrica sempre nel comune di Giugliano (Na). Le famiglie hanno denunciato ai nostri ricercatori condizioni abitative e igieniche inadeguate. Amnesty International ed altre organizzazioni hanno chiesto alla Commissione Europea di intraprendere un'azione decisiva contro queste violazioni, che costituiscono un’infrazione della Direttiva Europea contro la discriminazione razziale, attraverso l’apertura di una procedura formale contro l’Italia.

LE NOSTRE INIZIATIVE

A cinque mesi dalla scomparsa di Giulio Regeni, il 25 e 26 giugno, migliaia di tweet sono stati inviati al presidente del Consiglio e al ministro degli Affari esteri per chiedere un maggiore impegno della Farnesina per arrivare alla verità.
Sono aperte le iscrizioni per aderire con la propria classe al progetto Amnesty Kids rivolto ai bambini della scuola primaria e ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado.

Per saperne di più clicca qui
Il 26 giugno, in occasione della giornata internazionale per le vittime di tortura, il presidente di Amnesty Antonio Marchesi ha inviato al Senato una lettera aperta per chiedere l'introduzione nel nostro Paese del reato di tortura.


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