RESOCONTO DELLE ULTIME
RIUNIONI
SUL TESTAMENTO BIOLOGICO DELLA COMMISSIONE
AFFARI SOCIALI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
di Matteo Mainardi
L’ultima seduta sulle direttive anticipate di
trattamento (DAT, il cosiddetto testamento biologico) si era
tenuta il 12 maggio. Dopo due mesi la commissione Affari
Sociali si è riconvocata per due volte nelle giornate del 12 e
13 luglio, terminando così il dibattito preliminare alla
stesura del testo unificato che passerà in discussione.
Nelle sedute dei giorni scorsi hanno preso la
parola Murer
(Pd eletta
nella circoscrizione Veneto 2), Mantero
(M5S eletto
in Liguria), Nicchi
(SI-SEL
eletta in Toscana) e Calabrò
(AP eletto
nella circoscrizione Campania 1). La seduta della
Commissione si è conclusa deliberando la nomina, prima della
pausa estiva, di un Comitato ristretto per la formazione di un
testo unificato. I componenti del Comitato saranno nominati del
presidente Marazziti
(DS-CD
eletto nella circoscrizione Lazio 1) e scelti sulla
base dell’indicazione dei gruppi.
Vendendo agli interventi, Murer ha evidenziato
positivamente il superamento del clima di forte
contrapposizione su questo tema, trovandolo un utile contributo
alla definizione di un diritto “mite” così come delineato dalla
relatrice Lenzi
(PD eletta
in Emilia-Romagna) nella prima seduta.
Crede sia necessaria la vincolatività delle DAT, la cui stesura
non è obbligatoria, e su cui non vede opportunità di prevedere
forme di scadenza.
Dello stesso parere Mantero,
che segnala come la facoltà di interrompere i trattamenti
sanitari, oltre che assicurare la libertà di scelta, può
determinare come conseguenza un maggiore ricorso a tali
trattamenti, scongiurando il rischio di un rifiuto a priori
motivato dal timore dell’irreversibilità della scelta adottata.
Ricorda anche come gli esperti sentiti in audizione abbiano
chiarito la natura di trattamenti sanitari dell’idratazione e
nutrizione artificiale. Conclude evidenziando come, se non si
riconoscesse la natura vincolante delle DAT, l’intervento normativo
sarebbe privo di scopo.
Anche Nicchi
elenca i suoi principi imprescindibili per le DAT:
vincolatività, riconoscimento di forme flessibili di
dichiarazione, possibilità di rinunciare a idratazione e
nutrizione artificiali, tutela penale del medico e centralità
della figura del fiduciario.
Solo Calabrò
interviene fuori dal coro dicendo che, secondo lui e contro il
parere degli esperti auditi, idratazione e nutrizione non sono
trattamenti sanitari, quindi non sono rinunciabili. A lui
consigliamo di andarsi a risentire gli interventi di D'Avack,
presidente del Comitato nazionale di bioetica, Sandri,
consigliere della Società italiana di nutrizione clinica e
metabolismo, Donatelli,
professore ordinario di Filosofia Morale a La Sapienza -
Università di Roma, Scassola,
vicepresidente nazionale Ordine dei Medici.
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