sabato 13 luglio 2019

       NESSUNO   TOCCHI     CAINO           
    no     alla      pena      di        morte            


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : SVEZIA: CORTE SUPREMA RIFIUTA DI ESTRADARE CITTADINO CINESE 2.  NEWS FLASH: SRI LANKA: LA CORTE SUPREMA SOSPENDE LE ESECUZIONI FINO AL 30 OTTOBRE 3.  NEWS FLASH: YEMEN: CORTE HUTHI EMETTE 30 CONDANNE A MORTE PER SPIONAGGIO 4.  NEWS FLASH: INDIA: CORTE SUPREMA SOSPENDE SETTE ESECUZIONI 5.  NEWS FLASH: GAZA: EMESSA CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : DONA IL 5 X 1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO


SVEZIA: CORTE SUPREMA RIFIUTA DI ESTRADARE CITTADINO CINESE La Corte Suprema svedese ha dichiarato il 9 luglio 2019 di rifiutare l'estradizione di un cittadino cinese accusato di crimini economici, dal momento che l'uomo rischierebbe la persecuzione e la pena di morte in Cina.

Qiao Jianjun, ex funzionario dell'amministrazione statale sul grano che ha vissuto principalmente negli Stati Uniti dal 2011, è ricercato da Pechino nell’ambito di una vasta campagna governativa contro la corruzione.
È accusato di aver sottratto oltre 200 milioni di yuan (39,5 milioni di dollari), secondo i documenti delle autorità cinesi forniti alla Svezia.
Qiao Jianjun contesta le accuse mosse contro di lui e afferma di essere inviso a Pechino da quando è entrato nel "Partito Democratico Cinese" nel 2010.
"Lui nega i crimini e viene perseguitato dalle autorità cinesi perché pensano che non sia fedele al partito (comunista)", ha detto il suo avvocato, Henrik Olsson Lilja, all'Afp.
La Corte Suprema svedese ha affermato che esiste un "rischio reale" che l'imputato possa essere condannato a morte, e che le assicurazioni fornite dalle autorità cinesi non possano essere considerate sufficientemente solide da giustificare l'estradizione.
"La Corte Suprema afferma che c'è il rischio che sarà sottoposto a persecuzione a causa della sua attività politica e che sarà sottoposto a trattamento in violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani", ha detto in una nota il giudice Petter Asp.
"A queste condizioni, l'estradizione non può aver luogo", ha aggiunto.
Qiao Jianjun è stato arrestato e detenuto in Svezia nel giugno 2018 su richiesta della Cina.
È stato rilasciato il 19 giugno 2019 solo per essere nuovamente arrestato una settimana dopo in un altro caso, questa volta per volere degli Stati Uniti, dove le autorità lo sospettano di riciclaggio di denaro commesso nel 2015.
La Svezia ha dato agli Stati Uniti fino al 2 agosto per presentare un resoconto più dettagliato dei crimini di cui è sospettato prima che decida una potenziale estradizione.
Sulle estradizioni è il governo svedese a prendere ufficialmente le decisioni finali, ma è obbligato a seguire le sentenze della Corte Suprema.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

SRI LANKA: LA CORTE SUPREMA SOSPENDE LE ESECUZIONI FINO AL 30 OTTOBRE La Corte Suprema dello Sri Lanka il 5 luglio 2019 ha emesso un ordine provvisorio che sospende l'applicazione della pena di morte fino al 30 ottobre.
L'ordine è stato emesso dal panel di tre membri comprendente i giudici Buwaneka Aluvihare, Prasanna Jayawardena e Gamini Amarasekara.
La Corte Suprema  ha richiamato 12 petizioni sui diritti fondamentali depositate presso la Corte per chiedere un ordine di sospensione delle esecuzioni.
Il consigliere del Presidente MA Sumanthiran in relazione a una petizione presentata dall'avvocato KH Geeganage ha sottolineato che la decisione del Presidente di imporre l’esecuzione solo a quattro dei prigionieri condannati a morte ha violato il diritto fondamentale alla parità di trattamento in conformità alla legge garantita dalla Costituzione.
Il consigliere del Presidente ha chiesto alla Corte di emettere un'ingiunzione provvisoria che impedisca l'attuazione della sentenza per non violare i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.
Il sostituto procuratore generale dello Stato, Nerin Pulle, intervenendo per il procuratore generale, ha dichiarato in tribunale che la pena di morte è una punizione prevista dalla legge dello Sri Lanka. Pertanto, ha sostenuto che la direttiva del Presidente non violi i diritti fondamentali.
Tuttavia, dopo aver esaminato le osservazioni, la Corte Suprema ha stabilito che tutte le richieste relative ai diritti fondamentali saranno prese in considerazione il 29 ottobre. Di conseguenza, la Corte Suprema ha emesso un'ingiunzione che impedisce l'applicazione della pena di morte fino al 30 ottobre.


YEMEN: CORTE HUTHI EMETTE 30 CONDANNE A MORTE PER SPIONAGGIO Una corte gestita nello Yemen dai ribelli huthi il 9 luglio 2019 ha condannato a morte 30 accademici, sindacalisti e religiosi con l’accusa di aver spiato in favore della Coalizione guidata dai sauditi, ha reso noto una fonte giudiziaria. Gli uomini, tra i 36 imputati processati dalla corte penale nella capitale Sanaa controllata dai ribelli, sono stati detenuti nell'ultimo anno, ha detto la fonte all'AFP.
"Il tribunale penale oggi (9 luglio) ha emesso un verdetto che condanna a morte 30 persone con l'accusa di spionaggio per i Paesi aggressori", ha detto la fonte, aggiungendo che gli altri sei sono stati prosciolti. Ha aggiunto che gli uomini sono stati condannati per aver fornito alla Coalizione informazioni sulle località per attacchi aerei.
La Coalizione è intervenuta nello Yemen a marzo 2015, pochi mesi dopo che i ribelli sciiti huthi alleati dell’Iran hanno preso Sanaa.


INDIA: CORTE SUPREMA SOSPENDE SETTE ESECUZIONI La Corte Suprema indiana il 4 luglio 2019 ha sospeso l'esecuzione delle condanne a morte di sette uomini accusati dello stupro e omicidio di una donna con problemi mentali a Rohtak nel 2015.
Sospendendo le esecuzioni di Rajesh, Pawan, Sunil (alias Mada), Padam, Sarwar, Manbir e Sunil (alias Sheela), i giudici Ranjan Gogoi e Deepak Gupta hanno ammesso i loro appelli contro il verdetto del 19 marzo dell’Alta Corte del Punjab e Haryana che confermava la loro pena capitale.
I condannati hanno sostenuto che né il tribunale di primo grado né l’Alta Corte abbiano effettuato alcuna valutazione individuale delle circostanze attenuanti a favore di ciascuno degli accusati. Le corti sottostanti hanno semplicemente valutato la natura brutale del crimine, ha detto l'avvocato Vibha Datta Makhija, che ha rappresentato i condannati davanti alla Corte Suprema.
La vittima di 27 anni, originaria del Nepal, risiedeva con sua sorella a Rohtak. Agendo dopo una soffiata, la polizia ha arrestato Padam, che ha vuotato il sacco durante l'interrogatorio, portando all'arresto di altri sei imputati.
Il tribunale di primo grado ha emesso le condanne all’impiccagione nel dicembre 2015.


GAZA: EMESSA CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO Il Tribunale di primo grado di Gaza il 9 luglio 2019 ha emesso una condanna all’impiccagione nei confronti di J. M. (69 anni), da Jabalia, dopo averlo riconosciuto colpevole dell'omicidio di A. A. commesso il 15 febbraio 2018.
Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) ha condannato l'uso della pena di morte nella Striscia di Gaza chiedendo alle autorità di rispettare gli obblighi internazionali della Palestina ai sensi del Secondo Protocollo opzionale del Patto internazionale sui diritti civili e politici, finalizzato all'abolizione della pena di morte (Accesso nel giugno 2018).
Dall'inizio del 2019, sono state emesse tre condanne a morte nelle aree controllate dall'Autorità Palestinese (AP).

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