Era il 24 ottobre 2018
quando la
Corte Costituzionale dichiarava:
“…rilevato che
l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive
di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente
meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni
costituzionalmente rilevanti. Per consentire in primo luogo al
Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina, la Corte
ha deciso di rinviare la trattazione della questione di
costituzionalità dell’articolo 580 codice penale all’ udienza del
24 settembre 2019”.
Sono trascorsi
oltre 9 mesi degli 11 a disposizione. Non avendo il coraggio di decidere, il Parlamento
si è nascosto dietro alle audizioni in Commissioni congiunte
Giustizia e Affari sociali, rinviando il tutto a dopo le vacanze
estive, a ridosso della Corte costituzionale.
Ma non solo. Sono passati anche ormai tre mesi da quando abbiamo chiesto
un incontro ai capi dei principali partiti italiani,
senza aver ottenuto risposta. In particolare, intendiamo chiedere
conto a Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti per il comportamento
tenuto dai loro gruppi parlamentari che non hanno mai voluto
discutere in Aula, nonostante insieme abbiano la maggioranza
potenziale per far passare un provvedimento all’interno delle
Commissioni.
In attesa di risposte, il 17
luglio 2019, dalle
ore 9 alle 14, presso la Camera dei Deputati - Sala
della Regina, Piazza di Monte Citorio, 1 - terremo il seminario
giuridico "Libertà
fondamentali alla fine della vita. Riflessioni a margine
dell'ordinanza n.207 del 2018 della Corte Costituzionale".
Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta. Se intendendi
partecipare, è necessario accreditarsi rispondendo a questa email e
specificando nome e cognome.
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