sabato 5 gennaio 2019

         NESSUNO    TOCCHI     CAINO           
          NO   ALLA    PENA    DI    MORTE 
  


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : ARABIA SAUDITA: QUATTRO GIUSTIZIATI PER DROGA E OMICIDIO 2.  NEWS FLASH: SOMALIA: ESERCITO GIUSTIZIA SEI MEMBRI DI AL-SHABAAB 3.  NEWS FLASH: PAKISTAN: PROCESSI CAPITALI FINANZIATI DAL REGNO UNITO 4.  NEWS FLASH: IRAN: IMPICCATA GIOVANE DONNA VITTIMA DI VIOLENZE 5.  NEWS FLASH: VIETNAM: CONDANNE A MORTE IN AUMENTO 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


ARABIA SAUDITA: QUATTRO GIUSTIZIATI PER DROGA E OMICIDIO


Un cittadino pakistano e due egiziani sono stati giustiziati in Arabia Saudita per traffico di droghe, ha comunicato il Ministero dell'Interno di Riad il 1° gennaio 2019.
Nizar Ahmad Qall Ahmad, cittadino pakistano, è stato giustiziato nell'area Makkah di Jeddah per traffico di eroina, ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale saudita (SPA).
Due cittadini egiziani, Ataiwi Faraj Attia Suleiman e Subhi Odeh sono stati giustiziati a Tabuk per aver contrabbandato via mare una grande quantità di pillole di anfetamina, hashish e narcotici vietati, ha riferito la SPA.
Il Ministero ha precisato che tutti gli imputati erano stati arrestati dopo un'indagine e successivamente condannati dal tribunale con sentenza confermata in appello e dalle corti superiori. È stato emesso un ordine reale per eseguire le sentenze.
Il quarto dei giustiziati, un cittadino saudita, è stato messo a morte a Medina il 2 gennaio 2019 per omicidio, ha riferito la SPA.
Ahmed bin Ali bin Samer al-Mutairi era stato riconosciuto colpevole di aver ucciso un altro cittadino saudita, Khalid bin Mohammed bin Fahad al-Mutairi, pugnalandolo più volte in diverse parti del corpo dopo una lite.
La condanna a morte era stata confermata dalla corte d'appello e dalla Corte Suprema, e un ordine reale è stato emesso per applicare la sentenza.
Ahmed bin Ali bin Samer al-Mutairi è stato giustiziato nel prigione generale di Medina, secondo quanto riportato dalla SPA.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

SOMALIA: ESERCITO GIUSTIZIA SEI MEMBRI DI AL-SHABAAB Sei membri della milizia Al-Shabaab sono stati giustiziati dall’esercito somalo il 31 dicembre 2018.
Secondo il colonnello Guhad Mohamud Moalim Omar, uno dei funzionari della sicurezza somali nella città di Bardere, il tribunale militare della città aveva condannato a morte i 6 militanti, che sono stati giustiziati pubblicamente per ordine del comandante dell’Esercito Nazionale somalo, generale Indha Qarshe.


PAKISTAN: PROCESSI CAPITALI FINANZIATI DAL REGNO UNITO I contribuenti britannici stanno finanziando azioni penali in Pakistan che hanno portato a decine di condanne a morte, secondo i nuovi dettagli divulgati relativi a un programma di aiuto segreto britannico, ha riportato il The Guardian il 22 Dicembre 2018.
I documenti rivelano che il Foreign Office sostiene tribunali civili specializzati che perseguono i sospetti terroristi in quello che la strategia di sicurezza globale del governo britannico definisce un programma di "stato di diritto" in Pakistan.
Essi rivelano che il governo britannico sostiene il progetto dal 2016, periodo durante il quale i tribunali hanno emesso 59 condanne a morte, alcune delle quali potrebbero essere condanne non sicure.
La settimana scorsa una risposta parlamentare ha reso noto che il governo del Regno Unito ha speso 10,39 milioni di sterline sul programma del Pakistan, la maggior parte del denaro - 9,32 milioni di sterline - proviene dal bilancio per gli aiuti all'estero.


IRAN: IMPICCATA GIOVANE DONNA VITTIMA DI VIOLENZE Una donna di 25 anni identificata solo come Noushin, 25 anni, è stata impiccata in Iran, ha riferito il 22 dicembre 2018 il Young Journalist Club, agenzia di stampa statale.
L'agenzia non ha menzionato il luogo esatto e l'ora dell'esecuzione.
Noushin era stata intervistata da un giornalista di un media statale lo stesso giorno in cui è stata impiccata, mentre aspettava in cortile per la sua esecuzione.
I media di stato hanno riferito che Noushin era stata condannata per l'omicidio di un uomo, Soheil, che aveva promesso di sposarla e che invece l’aveva violentata, ricattata e costretta a rapporti sessuali con i suoi amici.
Noushin fece tutto questo per un mese, poi avrebbe deciso di fermare questa situazione uccidendo l'uomo che la costringeva.


VIETNAM: CONDANNE A MORTE IN AUMENTO
Il governo vietnamita il 13 novembre 2018 ha riferito all'Assemblea Nazionale la situazione relativa alle condanne a morte nel 2018 affermando che c'è stato un "aumento notevole dal 2017, con 122 casi in più". Il rapporto del governo ha inoltre confermato che quest'anno sono avvenute 85 esecuzioni nel Paese, il che significa che in media il Vietnam ha giustiziato almeno una persona a settimana.
Sebbene il Vietnam abbia ridotto il numero di reati soggetti alla pena di morte negli ultimi dieci anni, eliminando un totale di 15 reati che comportano la pena capitale, il numero di persone condannate a morte è effettivamente raddoppiato nello stesso periodo. Ci sono stati 1.134 detenuti condannati a morte tra il 1° luglio 2011 e il 30 giugno 2016, secondo il Rapporto del Ministero della Pubblica Sicurezza sulle esecuzioni effettuate nei cinque anni precedenti, datato 4 gennaio 2017.

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