NO ALLA PENA DI MORTE
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : ARABIA SAUDITA: QUATTRO GIUSTIZIATI PER DROGA E OMICIDIO 2. NEWS FLASH: SOMALIA: ESERCITO GIUSTIZIA SEI
MEMBRI DI AL-SHABAAB 3. NEWS FLASH:
PAKISTAN: PROCESSI CAPITALI FINANZIATI DAL REGNO UNITO 4. NEWS FLASH: IRAN: IMPICCATA GIOVANE DONNA
VITTIMA DI VIOLENZE 5. NEWS FLASH:
VIETNAM: CONDANNE A MORTE IN AUMENTO 6.
I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
ARABIA SAUDITA: QUATTRO GIUSTIZIATI PER DROGA E OMICIDIO
Un cittadino pakistano e due egiziani sono stati
giustiziati in Arabia Saudita per traffico di droghe, ha comunicato il
Ministero dell'Interno di Riad il 1° gennaio 2019.
Nizar Ahmad Qall Ahmad, cittadino pakistano, è stato
giustiziato nell'area Makkah di Jeddah per traffico di eroina, ha riportato
l'agenzia di stampa ufficiale saudita (SPA).
Due cittadini egiziani, Ataiwi Faraj Attia Suleiman e
Subhi Odeh sono stati giustiziati a Tabuk per aver contrabbandato via mare una
grande quantità di pillole di anfetamina, hashish e narcotici vietati, ha
riferito la SPA.
Il Ministero ha precisato che tutti gli imputati erano
stati arrestati dopo un'indagine e successivamente condannati dal tribunale con
sentenza confermata in appello e dalle corti superiori. È stato emesso un
ordine reale per eseguire le sentenze.
Il quarto dei giustiziati, un cittadino saudita, è stato
messo a morte a Medina il 2 gennaio 2019 per omicidio, ha riferito la SPA.
Ahmed bin Ali bin Samer al-Mutairi era stato riconosciuto
colpevole di aver ucciso un altro cittadino saudita, Khalid bin Mohammed bin
Fahad al-Mutairi, pugnalandolo più volte in diverse parti del corpo dopo una
lite.
La condanna a morte era stata confermata dalla corte
d'appello e dalla Corte Suprema, e un ordine reale è stato emesso per applicare
la sentenza.
Ahmed bin Ali bin Samer al-Mutairi è stato giustiziato
nel prigione generale di Medina, secondo quanto riportato dalla SPA.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
SOMALIA: ESERCITO GIUSTIZIA SEI MEMBRI DI AL-SHABAAB Sei
membri della milizia Al-Shabaab sono stati giustiziati dall’esercito somalo il
31 dicembre 2018.
Secondo il colonnello Guhad Mohamud Moalim Omar, uno dei
funzionari della sicurezza somali nella città di Bardere, il tribunale militare
della città aveva condannato a morte i 6 militanti, che sono stati giustiziati
pubblicamente per ordine del comandante dell’Esercito Nazionale somalo,
generale Indha Qarshe.
PAKISTAN: PROCESSI CAPITALI FINANZIATI DAL REGNO UNITO I
contribuenti britannici stanno finanziando azioni penali in Pakistan che hanno
portato a decine di condanne a morte, secondo i nuovi dettagli divulgati
relativi a un programma di aiuto segreto britannico, ha riportato il The
Guardian il 22 Dicembre 2018.
I documenti rivelano che il Foreign Office sostiene
tribunali civili specializzati che perseguono i sospetti terroristi in quello
che la strategia di sicurezza globale del governo britannico definisce un
programma di "stato di diritto" in Pakistan.
Essi rivelano che il governo britannico sostiene il
progetto dal 2016, periodo durante il quale i tribunali hanno emesso 59
condanne a morte, alcune delle quali potrebbero essere condanne non sicure.
La settimana scorsa una risposta parlamentare ha reso
noto che il governo del Regno Unito ha speso 10,39 milioni di sterline sul
programma del Pakistan, la maggior parte del denaro - 9,32 milioni di sterline
- proviene dal bilancio per gli aiuti all'estero.
IRAN: IMPICCATA GIOVANE DONNA VITTIMA DI VIOLENZE Una
donna di 25 anni identificata solo come Noushin, 25 anni, è stata impiccata in
Iran, ha riferito il 22 dicembre 2018 il Young Journalist Club, agenzia di
stampa statale.
L'agenzia non ha menzionato il luogo esatto e l'ora
dell'esecuzione.
Noushin era stata intervistata da un giornalista di un
media statale lo stesso giorno in cui è stata impiccata, mentre aspettava in
cortile per la sua esecuzione.
I media di stato hanno riferito che Noushin era stata
condannata per l'omicidio di un uomo, Soheil, che aveva promesso di sposarla e
che invece l’aveva violentata, ricattata e costretta a rapporti sessuali con i
suoi amici.
Noushin fece tutto questo per un mese, poi avrebbe deciso
di fermare questa situazione uccidendo l'uomo che la costringeva.
VIETNAM: CONDANNE A MORTE IN AUMENTO
Il governo vietnamita il 13 novembre 2018 ha riferito
all'Assemblea Nazionale la situazione relativa alle condanne a morte nel 2018
affermando che c'è stato un "aumento notevole dal 2017, con 122 casi in
più". Il rapporto del governo ha inoltre confermato che quest'anno sono
avvenute 85 esecuzioni nel Paese, il che significa che in media il Vietnam ha
giustiziato almeno una persona a settimana.
Sebbene il Vietnam abbia ridotto il numero di reati
soggetti alla pena di morte negli ultimi dieci anni, eliminando un totale di 15
reati che comportano la pena capitale, il numero di persone condannate a morte
è effettivamente raddoppiato nello stesso periodo. Ci sono stati 1.134 detenuti
condannati a morte tra il 1° luglio 2011 e il 30 giugno 2016, secondo il
Rapporto del Ministero della Pubblica Sicurezza sulle esecuzioni effettuate nei
cinque anni precedenti, datato 4 gennaio 2017.
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