lunedì 14 gennaio 2019





Invalido al 100% per tutta la vita

La storia di Paolo
"Distinguevo chiaramente i colpi inferti con il manganello girato al contrario, perché li sentivo affondare nel cranio". A raccontarlo è la voce spaventata di Paolo, 41 anni, vittima di una violenta aggressione delle forze di polizia che lo ha tenuto in coma per i due mesi successivi e lo ha reso invalido al 100% per tutta la vita.
I responsabili di quell'aggressione non sono mai stati puniti perché fu impossibile identificarli. 
Aiutaci a chiedere l'introduzione di ogni strumento, a partire dai codici identificativi fino alle bodycam, per fare in modo che episodi come questo non accadano più.

Rettangolo arrotondato: FIRMA ORA

Perché i codici identificativi sono importanti?


Non è la prima volta che chiediamo l'introduzione dei codici identificativi per gli agenti di polizia impegnati in attività di ordine pubblico. Diciassette anni dopo il G8 di Genova del 2001, molti dei responsabili delle gravi violazioni dei diritti umani commesse in quell'occasione sono sfuggiti alla giustizia, restando di fatto impuniti. In parte, il motivo è legato all'impossibilità di identificare gli esecutori materiali di quegli abusi.


Rettangolo arrotondato: FIRMA L'APPELLO

Le forze di polizia sono attori chiave nella protezione dei diritti umani in un paese. Perché questo ruolo sia riconosciuto nella sua importanza e svolto nella piena fiducia di tutti, sono essenziali il rispetto dei diritti umani, la prevenzione delle violazioni, il riconoscimento delle eventuali responsabilità ed una complessiva trasparenza sul loro operato.

Rettangolo arrotondato: CHIEDI DI INTRODURRE I CODICI IDENTIFICATIVI

Sono almeno 14 le nazioni europee che hanno introdotto i codici identificativi per garantire un operato trasparente e corretto degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico.

Rettangolo arrotondato: AIUTACI A CHIEDERE TRASPARENZA
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