sabato 22 dicembre 2018

        NESSUNO    TOCCHI     CAINO             
     no   alla   pena    di     morte            


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : ONU: RISOLUZIONE SU MORATORIA DELLE ESECUZIONI APPROVATA CON NUMERO RECORD DI VOTI 2.  NEWS FLASH: COMMISSIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA PENA DI MORTE INCONTRA PAPA FRANCESCO E NESSUNO TOCCHI CAINO 3.  NEWS FLASH: THAILANDIA: ASSOLTO DENIS CAVATASSI, PRESTO IL RIENTRO IN ITALIA 4.  NEWS FLASH: USA: ‘RAPPORTO DI FINE ANNO’ DEL DEATH PENALTY INFORMATION CENTER 5.  NEWS FLASH: KENYA: 400 CONDANNE A MORTE DA RIVEDERE NEL 2019 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


ONU: RISOLUZIONE SU MORATORIA DELLE ESECUZIONI APPROVATA CON NUMERO RECORD DI VOTI Un numero record di stati membri delle Nazioni Unite il 17 dicembre 2018 ha sostenuto durante la votazione finale una risoluzione chiave dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiedeva una moratoria sulle esecuzioni in vista dell'abolizione della pena di morte.

121 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno votato a favore della settima risoluzione per una moratoria sull'uso della pena di morte nella sessione plenaria dell'UNGA a New York, mentre 35 hanno votato contro e 32 si sono astenuti. Nel dicembre 2016 i voti a favore erano stati 117.
Questa risoluzione è stata proposta dal Brasile per conto di una task force interregionale degli stati membri e co-sponsorizzata da 83 stati.
La Guyana è stato il terzo paese a rompere il blocco dell'opposizione caraibica di lingua inglese; la RDC è tornata all'astensione, il Pakistan e la Libia si sono aggiunti nel voto a favore.
Il Suriname è tornato al voto a favore.


---------------------------------------
NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

COMMISSIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA PENA DI MORTE INCONTRA PAPA FRANCESCO E NESSUNO TOCCHI CAINO Nel giorno del voto da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla Risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali, la Commissione internazionale contro la pena di morte si è recata in Italia dove ha incontrato Papa Francesco e Nessuno tocchi Caino.
La Commissione guidata da Navy Pillay, aveva tra i suoi componenti Bill Richardson, ex Governatore del New Mexico e Elbegdorj Tsakhia ex presidente della Mongolia, entrambi premiati da Nessuno tocchi Caino con il premio l'Abolizionista dell'anno.
Forte è stato l'appello per la moratoria e l'abolizione della pena di morte.
Papa Francesco, nel discorso consegnato alla Commissione ha detto che la pena di morte è "una pena contraria al Vangelo stesso, perché implica la soppressione di una vita sempre sacra agli occhi del Creatore e di cui solo Dio e' il vero giudice e garante".
Il Papa ha difeso la sua nuova formulazione del catechismo, ricordando che in passato addirittura "nello Stato Pontificio si e' fatto ricorso a questa forma disumana di punizione".


THAILANDIA: ASSOLTO DENIS CAVATASSI, PRESTO IL RIENTRO IN ITALIA Denis Cavatassi è stato assolto dalla Corte Suprema thailandese, ha confermato il 17 dicembre 2018 il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi.
Detenuto in Thailandia dal 2011, l'imprenditore abruzzese era stato condannato alla pena di morte nel 2016. "La buona notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari. Gli italiani in difficoltà all’estero devono sapere che possono sempre contare sull’assistenza e l’aiuto efficace della Farnesina. Nessuno viene lasciato solo, pur nell’inevitabile riserbo che la delicatezza di tante situazioni impone", ha detto Moavero.
Cavatassi era stato arrestato con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio del suo socio in affari, Luciano Butti, che fu ucciso a Phuket a colpi d'arma da fuoco.
Cavatassi, 50enne di Tortoreto, ha sempre affermato di essere innocente.


USA: ‘RAPPORTO DI FINE ANNO’ DEL DEATH PENALTY INFORMATION CENTER Il Death Penalty Information Center ha pubblicato il suo tradizionale “Rapporto di fine anno”, evidenziando che sia le condanne a morte (41) che le esecuzioni (25) rimangono vicine ai minimi storici, mentre un ventesimo stato, Washington, ha abolito la pena di morte.
Lo ha fatto con una sentenza dell’11 ottobre della Corte Suprema di Stato che ha dichiarato all’unanimità che la pena di morte è incostituzionale perché viene applicata in maniera arbitraria e con discriminazione razziale.
Washington è l’ottavo stato ad aver abolito la pena di morte, per via legislativa o giudiziaria, dal 2007. Secondo il ”Death Penalty Information Center’s 2018 Year End Report”, quattordici stati e il governo federale hanno imposto un totale di 41 nuove condanne a morte quest'anno, con un'ulteriore condanna a morte che probabilmente sarà emessa verso la fine dell'anno. Otto stati hanno effettuato un totale di 25 esecuzioni. Il numero delle esecuzioni e delle nuove condanne indicano il proseguimento del lungo declino della pena capitale, con meno di 30 persone giustiziate e meno di 50 condannate a morte in ciascuno degli ultimi quattro anni. Per la prima volta da quando la condanna a morte è stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1973, nessuna contea ha emesso più di due condanne a morte. I bracci della morte sono in calo da 18 anni consecutivi. Con i dati aggiornati al 1° luglio 2018, nei vari bracci della morte Usa sono detenute 2.738 persone. Nel 2017 erano 2.817. da  questi dati andrebbero sottratte 249 persone che sono ancora fisicamente nel braccio della morte, ma il cui verdetto di colpevolezza o la cui condanna a morte è stata annullata, ma l’annullamento non è definitivo in quanto sono ancora in corso i ricorsi della pubblica accusa. Sono quindi meno di 2.489 le persone nei cui confronti vige una “condanna a morte attiva”, il numero più basso da 25 anni. Se i bracci della morte sono diminuiti di 79 unità nell’arco di un anno, fatto solvo il numero di esecuzioni ma anche di nuove condanne, la maggior parte della diminuzione è data da persone la cui condanna è stata commutata in pena detentiva, da proscioglimenti, provvedimenti di clemenza, o morti per malattia o suicidio. Nel 2018, per la prima volta dopo 20 anni, in un braccio della morte, quello della California, si è verificato anche l’omicidio di un detenuto. La pena di morte è rimasta geograficamente isolata, con tutte le esecuzioni tranne 3 concentrate negli stati mer  idionali. Più della metà (13) sono state in Texas, 3 in Tennessee, 2 in Alabama Florida e Georgia, 1 in Nebraska, Missouri e Virginia. Il declino dell'uso della pena capitale, tuttavia, non ha dissolto le preoccupazioni riguardo al modo in cui viene applicata. "Le condanne a morte sono diminuite nel corso degli ultimi 25 anni e la speranza è sempre stata che, con un uso minore della pena di morte, il suo uso residuo sarebbe stato meno arbitrario e meno discriminatorio", ha detto Robert Dunham, direttore esecutivo del DPIC in una intervista allo Houston Chronicle.
"Questo non è accaduto, e per molti aspetti è peggiorato." Un esame delle 25 esecuzioni del 2018 condotto da DPIC e Promise of Justice Initiative ha rilevato che il 72% dei detenuti giustiziati aveva una storia di gravi malattie mentali, danni cerebrali, menomazioni intellettive , o abusi cronici e traumi, e quattro sono stati giustiziati nonostante sostanziali affermazioni di innocenza. I sondaggi di opinione del 2018 hanno anche mostrato che il sostegno alla pena di morte è rimasto vicino ai minimi storici, con il 56% degli americani che dichiara di sostenere la pena capitale (dall'80% degli anni '90). Per la prima volta da quando nel 2001 Gallup ha introdotto una domanda sull'equità della pena capitale, meno della metà degli americani (49%) ha affermato di ritenere che sia applicata correttamente. I risultati delle elezioni hanno confermato la riduzione del desiderio per la pena di morte. I tre stati con moratoria della pena di morte (Colorado, Oregon e Pennsylvania) hanno el  etto governatori che avevano dichiarato che l’avrebbero mantenuta in vigore. Sei Procuratori noti per il frequente ricorso alla pena di morte sono stati sconfitte nelle relative contee da candidati che nella maggior parte dei casi hanno fatto campagna elettorale con proposte di riforma e di uso parsimonioso, quando non nullo, della pena di morte.
Dal 2015, gli elettori di 11 delle 30 contee più prolifiche di condanne a morte hanno sostituito i loro procuratori. "Nel 2018 gli Stati Uniti hanno proseguito nel loro graduale ma costante cammino di allontanamento dalla pena di morte", ha detto Dunham. "Anche di fronte alla retorica politica incendiaria che ne ha esortato l'uso esteso, gli elettori hanno dimostrato che la pena di morte non è più una questione decisiva in politica. La rielezione dei governatori che hanno imposto la moratoria della pena di morte, la sostituzione dei procuratori della “linea dura” con quelli riformatori, e la decisione della Corte di Washington di abolire la pena di morte suggerisce che vedremo un'erosione della pena di morte ancora maggiore negli anni a venire.


KENYA: 400 CONDANNE A MORTE DA RIVEDERE NEL 2019 Almeno 400 detenuti in Kenya hanno chiesto una revisione delle loro condanne a morte da quando la Corte Suprema ha eliminato la pena di morte obbligatoria a dicembre dello scorso anno, ha detto il capo della Giustizia David Maraga il 16 dicembre 2018.
Maraga ha detto che la magistratura intraprenderà il processo relativo alle nuove sentenze nel 2019 e darà la possibilità a numerosi detenuti di persuadere i tribunali affinché rivedano le loro condanne.
In una sentenza storica nel dicembre 2017, sei giudici della Corte Suprema hanno stabilito che la natura obbligatoria della condanna a morte prevista dalla sezione 204 del codice penale fosse incostituzionale.

Nessun commento:

Posta un commento