no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : ONU: RISOLUZIONE SU MORATORIA DELLE ESECUZIONI APPROVATA CON NUMERO
RECORD DI VOTI 2. NEWS FLASH:
COMMISSIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA PENA DI MORTE INCONTRA PAPA FRANCESCO E
NESSUNO TOCCHI CAINO 3. NEWS FLASH:
THAILANDIA: ASSOLTO DENIS CAVATASSI, PRESTO IL RIENTRO IN ITALIA 4. NEWS FLASH: USA: ‘RAPPORTO DI FINE ANNO’ DEL
DEATH PENALTY INFORMATION CENTER 5. NEWS
FLASH: KENYA: 400 CONDANNE A MORTE DA RIVEDERE NEL 2019 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
ONU: RISOLUZIONE SU MORATORIA DELLE ESECUZIONI APPROVATA
CON NUMERO RECORD DI VOTI Un numero record di stati membri delle Nazioni Unite
il 17 dicembre 2018 ha sostenuto durante la votazione finale una risoluzione
chiave dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiedeva una moratoria
sulle esecuzioni in vista dell'abolizione della pena di morte.
121 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno votato
a favore della settima risoluzione per una moratoria sull'uso della pena di
morte nella sessione plenaria dell'UNGA a New York, mentre 35 hanno votato
contro e 32 si sono astenuti. Nel dicembre 2016 i voti a favore erano stati
117.
Questa risoluzione è stata proposta dal Brasile per conto
di una task force interregionale degli stati membri e co-sponsorizzata da 83
stati.
La Guyana è stato il terzo paese a rompere il blocco
dell'opposizione caraibica di lingua inglese; la RDC è tornata all'astensione,
il Pakistan e la Libia si sono aggiunti nel voto a favore.
Il Suriname è tornato al voto a favore.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
COMMISSIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA PENA DI MORTE
INCONTRA PAPA FRANCESCO E NESSUNO TOCCHI CAINO Nel giorno del voto da parte
dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla Risoluzione per la moratoria
delle esecuzioni capitali, la Commissione internazionale contro la pena di
morte si è recata in Italia dove ha incontrato Papa Francesco e Nessuno tocchi
Caino.
La Commissione guidata da Navy Pillay, aveva tra i suoi
componenti Bill Richardson, ex Governatore del New Mexico e Elbegdorj Tsakhia
ex presidente della Mongolia, entrambi premiati da Nessuno tocchi Caino con il
premio l'Abolizionista dell'anno.
Forte è stato l'appello per la moratoria e l'abolizione
della pena di morte.
Papa Francesco, nel discorso consegnato alla Commissione
ha detto che la pena di morte è "una pena contraria al Vangelo stesso,
perché implica la soppressione di una vita sempre sacra agli occhi del Creatore
e di cui solo Dio e' il vero giudice e garante".
Il Papa ha difeso la sua nuova formulazione del catechismo,
ricordando che in passato addirittura "nello Stato Pontificio si e' fatto
ricorso a questa forma disumana di punizione".
THAILANDIA: ASSOLTO DENIS CAVATASSI, PRESTO IL RIENTRO IN
ITALIA Denis Cavatassi è stato assolto dalla Corte Suprema thailandese, ha
confermato il 17 dicembre 2018 il ministro degli Esteri e della Cooperazione
internazionale Enzo Moavero Milanesi.
Detenuto in Thailandia dal 2011, l'imprenditore abruzzese
era stato condannato alla pena di morte nel 2016. "La buona notizia
dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a
Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in
Italia e riabbracciare i suoi familiari. Gli italiani in difficoltà all’estero
devono sapere che possono sempre contare sull’assistenza e l’aiuto efficace
della Farnesina. Nessuno viene lasciato solo, pur nell’inevitabile riserbo che
la delicatezza di tante situazioni impone", ha detto Moavero.
Cavatassi era stato arrestato con l'accusa di essere il
mandante dell'omicidio del suo socio in affari, Luciano Butti, che fu ucciso a
Phuket a colpi d'arma da fuoco.
Cavatassi, 50enne di Tortoreto, ha sempre affermato di
essere innocente.
USA: ‘RAPPORTO DI FINE ANNO’ DEL DEATH PENALTY
INFORMATION CENTER Il Death Penalty Information Center ha pubblicato il suo
tradizionale “Rapporto di fine anno”, evidenziando che sia le condanne a morte
(41) che le esecuzioni (25) rimangono vicine ai minimi storici, mentre un
ventesimo stato, Washington, ha abolito la pena di morte.
Lo ha fatto con una sentenza dell’11 ottobre della Corte
Suprema di Stato che ha dichiarato all’unanimità che la pena di morte è
incostituzionale perché viene applicata in maniera arbitraria e con
discriminazione razziale.
Washington è l’ottavo stato ad aver abolito la pena di
morte, per via legislativa o giudiziaria, dal 2007. Secondo il ”Death Penalty
Information Center’s 2018 Year End Report”, quattordici stati e il governo
federale hanno imposto un totale di 41 nuove condanne a morte quest'anno, con
un'ulteriore condanna a morte che probabilmente sarà emessa verso la fine
dell'anno. Otto stati hanno effettuato un totale di 25 esecuzioni. Il numero
delle esecuzioni e delle nuove condanne indicano il proseguimento del lungo
declino della pena capitale, con meno di 30 persone giustiziate e meno di 50
condannate a morte in ciascuno degli ultimi quattro anni. Per la prima volta da
quando la condanna a morte è stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1973,
nessuna contea ha emesso più di due condanne a morte. I bracci della morte sono
in calo da 18 anni consecutivi. Con i dati aggiornati al 1° luglio 2018, nei
vari bracci della morte Usa sono detenute 2.738 persone. Nel 2017 erano 2.817.
da questi dati andrebbero sottratte 249
persone che sono ancora fisicamente nel braccio della morte, ma il cui verdetto
di colpevolezza o la cui condanna a morte è stata annullata, ma l’annullamento
non è definitivo in quanto sono ancora in corso i ricorsi della pubblica
accusa. Sono quindi meno di 2.489 le persone nei cui confronti vige una
“condanna a morte attiva”, il numero più basso da 25 anni. Se i bracci della
morte sono diminuiti di 79 unità nell’arco di un anno, fatto solvo il numero di
esecuzioni ma anche di nuove condanne, la maggior parte della diminuzione è
data da persone la cui condanna è stata commutata in pena detentiva, da
proscioglimenti, provvedimenti di clemenza, o morti per malattia o suicidio.
Nel 2018, per la prima volta dopo 20 anni, in un braccio della morte, quello
della California, si è verificato anche l’omicidio di un detenuto. La pena di
morte è rimasta geograficamente isolata, con tutte le esecuzioni tranne 3
concentrate negli stati mer idionali. Più
della metà (13) sono state in Texas, 3 in Tennessee, 2 in Alabama Florida e
Georgia, 1 in Nebraska, Missouri e Virginia. Il declino dell'uso della pena
capitale, tuttavia, non ha dissolto le preoccupazioni riguardo al modo in cui
viene applicata. "Le condanne a morte sono diminuite nel corso degli
ultimi 25 anni e la speranza è sempre stata che, con un uso minore della pena
di morte, il suo uso residuo sarebbe stato meno arbitrario e meno
discriminatorio", ha detto Robert Dunham, direttore esecutivo del DPIC in
una intervista allo Houston Chronicle.
"Questo non è accaduto, e per molti aspetti è
peggiorato." Un esame delle 25 esecuzioni del 2018 condotto da DPIC e
Promise of Justice Initiative ha rilevato che il 72% dei detenuti giustiziati
aveva una storia di gravi malattie mentali, danni cerebrali, menomazioni
intellettive , o abusi cronici e traumi, e quattro sono stati giustiziati
nonostante sostanziali affermazioni di innocenza. I sondaggi di opinione del
2018 hanno anche mostrato che il sostegno alla pena di morte è rimasto vicino
ai minimi storici, con il 56% degli americani che dichiara di sostenere la pena
capitale (dall'80% degli anni '90). Per la prima volta da quando nel 2001
Gallup ha introdotto una domanda sull'equità della pena capitale, meno della
metà degli americani (49%) ha affermato di ritenere che sia applicata
correttamente. I risultati delle elezioni hanno confermato la riduzione del
desiderio per la pena di morte. I tre stati con moratoria della pena di morte
(Colorado, Oregon e Pennsylvania) hanno el
etto governatori che avevano dichiarato che l’avrebbero mantenuta in
vigore. Sei Procuratori noti per il frequente ricorso alla pena di morte sono
stati sconfitte nelle relative contee da candidati che nella maggior parte dei
casi hanno fatto campagna elettorale con proposte di riforma e di uso
parsimonioso, quando non nullo, della pena di morte.
Dal 2015, gli elettori di 11 delle 30 contee più
prolifiche di condanne a morte hanno sostituito i loro procuratori. "Nel
2018 gli Stati Uniti hanno proseguito nel loro graduale ma costante cammino di
allontanamento dalla pena di morte", ha detto Dunham. "Anche di
fronte alla retorica politica incendiaria che ne ha esortato l'uso esteso, gli
elettori hanno dimostrato che la pena di morte non è più una questione decisiva
in politica. La rielezione dei governatori che hanno imposto la moratoria della
pena di morte, la sostituzione dei procuratori della “linea dura” con quelli
riformatori, e la decisione della Corte di Washington di abolire la pena di
morte suggerisce che vedremo un'erosione della pena di morte ancora maggiore
negli anni a venire.
KENYA: 400 CONDANNE A MORTE DA RIVEDERE NEL 2019 Almeno
400 detenuti in Kenya hanno chiesto una revisione delle loro condanne a morte
da quando la Corte Suprema ha eliminato la pena di morte obbligatoria a
dicembre dello scorso anno, ha detto il capo della Giustizia David Maraga il 16
dicembre 2018.
Maraga ha detto che la magistratura intraprenderà il
processo relativo alle nuove sentenze nel 2019 e darà la possibilità a numerosi
detenuti di persuadere i tribunali affinché rivedano le loro condanne.
In una sentenza storica nel dicembre 2017, sei giudici
della Corte Suprema hanno stabilito che la natura obbligatoria della condanna a
morte prevista dalla sezione 204 del codice penale fosse incostituzionale.
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