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1. Economia
La situazione economica italiana è molto preoccupante. Qui trovate una card con le differenze, realizzata dopo che sono usciti i dati negativi del PIL. Il Governo ha stemperato la tensione con l'Europa: scelta saggia. Scommetto che adesso arriveranno alle proposte che 40 giorni fa abbiamo offerto a Conte e Tria dal palco della Leopolda insieme a Padoan: con queste misure lo spread cala, le tasse scendono. Ci hanno messo 40 giorni, ma ci sono quasi arrivati. Temo tuttavia che i prossimi mesi vedranno la crescita solo delle fake news per giustificare ciò che non stanno facendo. Perché anche se fanno la pace in Europa, rimane la realtà.
Dovranno
inventarsi fake news, bugie e propaganda. Attività nelle quali sono maestri.
Se sapessero governare come sanno mentire in campagna elettorale avremmo l'economia più forte del mondo. 2. Fake News e Rai A proposito di fake news: il presidente della Rai, Foa. Ricordate? Gli eurodeputati del PD sono stati accusati dal presidente della Rai di aver preso soldi da Soros e lo hanno finalmente denunciato, bravi! Mercoledì mattina sarò a Bruxelles per dare un abbraccio a tutti gli eurodeputati che hanno scelto di fare questo gesto coraggioso. Come avrete visto dai TG, con i nuovi vertici tutto è cambiato. Le cose belle – come l'Amica Geniale – sono state pensate nel passato, mentre il taglio di alcuni TG è imbarazzante: roba da mettersi le mani nei capelli. E denunciare il presidente della Rai è un atto di coraggio perché significa rischiare la censura (basti vedere come la notizia è ignorata dal servizio pubblico). Quindi a Bruxelles andrò per dare la solidarietà a chi combatte contro le Fake News. Sarà una buona occasione anche per incontrare alcune significative personalità del mondo europeo e riaffermare la nostra visione: vogliamo che ci sia un'Europa diversa, capace di cambiare. Vogliamo l'Europa, non i nazionalismi. Vogliamo l'Europa, non i muri. Vogliamo l'Europa, non il populismo. 3. Di Maio, il Prestanome. Non a caso la vicenda di Di Maio non è stata tirata fuori dal servizio pubblico, ma dalle Iene. Nel caso di specie: continuo a pensare che la vicenda che riguarda il padre di Di Maio (lavoro nero, condoni, abusi edilizi, rifiuti, cartelle Equitalia) dovrebbe essere fuori dal dibattito politico. Ci sono due ragioni per le quali se ne parla.
Conosco
ciò che sta passando la famiglia Di Maio e mi dispiace vedere le telecamere
entrare nell'intimità di una famiglia. Per colpa di Luigi e dei suoi amici ci
siamo passati anche noi: almeno Di Maio può contare sulla solidarietà dei
suoi colleghi Cinque Stelle. A me invece la solidarietà è arrivata dalla
nostra gente, non dal gruppo dirigente del PD che per la stragrande
maggioranza è rimasto in silenzio, sia pubblicamente che privatamente.
Ma non posso continuare ad accostare i due casi, altrimenti mio padre si arrabbia. Eh già: mio padre ha diffidato tutti, anche me, di non fare accostamenti sbagliati tra le due vicende. In questi due post (26 novembre, 3 dicembre) spiega perché. Per chi è interessato alle responsabilità di Luigi Di Maio, segnalo questo post di Luciano Nobili. Dieci Tweet/Commenti su questa settimana:
Pensierino della Sera
Avendomi visto su Canale5 alcuni giornali hanno scritto che io farò un nuovo partito con Berlusconi. Notizia falsa, certa gente non sta bene. Quanto al passato: con Berlusconi io ho cercato solo di fare le sacrosante riforme costituzionali. Ma il mio Governo non ha mai avuto l'appoggio di Forza Italia, mai. Forza Italia ha votato la fiducia a Monti, a Letta, persino a Gentiloni una volta. Mai a me, mai. In questa legislatura Berlusconi ha votato insieme a Di Maio i presidenti di Camera e Senato. Berlusconi ha appoggiato tutti, da Fico a Monti, tranne me: possiamo finirla con questa storia, adesso? E soprattutto: se tutti i media dicono che sono finito, morto e sepolto, perché ogni giorno preoccuparsi di ciò che farò io? Voi che dite? matteo@matteorenzi.it Un sorriso, Matteo App Matteo Renzi P.S. il missionario salesiano lombardo Padre Ugo De Censi, fondatore dell'Operazione Mato Grosso, ci ha lasciato questa notte in Perù, dopo una vita spesa per i più poveri. Ho conosciuto da ragazzo i volontari dell'Operazione e poi ho avuto la fortuna di incontrare più volte il Padre Ugo a Firenze come a Lima. Chi lo ha conosciuto ricorda oggi con gratitudine la sua fede, la sua forza e la sua impressionante energia. Grazie padre Ugo, è stato bello condividere un pezzo di strada con te |
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lunedì 3 dicembre 2018
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