no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : GIAPPONE: DUE DETENUTI IMPICCATI 2.
NEWS FLASH: EGITTO: 32 GIUSTIZIATI NEI PRIMI 11 MESI DEL 2018 3. NEWS FLASH: NORD COREA: VEGGENTE FUCILATA
4. NEWS FLASH: IRAN: HAMID BAGHERI
DERMANI GIUSTIZIATO PER CORRUZIONE ECONOMICA 5.
NEWS FLASH: SOMALIA: GIUSTIZIATO PER TERRORISMO 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
GIAPPONE: DUE DETENUTI IMPICCATI
Il Giappone ha impiccato il 27 dicembre 2018 due uomini
condannati per omicidio, ha comunicato il ministro della Giustizia, portando a
15 il numero delle esecuzioni praticate quest'anno.
Il ministro ha identificato i due uomini giustiziati come
Keizo Kawamura, 60 anni, e Hiroya Suemori, 67 anni, condannati per lo
strangolamento nel 1988 del capo di una società di investimenti e di un
impiegato.
Dopo aver rubato 100 milioni di yen, i due seppellirono i
due corpi sulle montagne. La loro pena capitale era diventata definitiva nel
2004.
Il Giappone ha finora impiccato 15 detenuti quest'anno,
eguagliando il record del 2008, da quando il Paese ha iniziato ad annunciare
pubblicamente le esecuzioni nel 1998.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
EGITTO: 32 GIUSTIZIATI NEI PRIMI 11 MESI DEL 2018 Oltre
30 persone sono state giustiziate e circa 600 condanne a morte sono state
emesse in Egitto nei primi 11 mesi del 2018, secondo un rapporto pubblicato il
22 dicembre 2018 dall'Iniziativa Egiziana per i Diritti Personali (EIPR).
Il rapporto mostra che, tra gennaio e novembre 2018, sono
stati giustiziati almeno 32 imputati in 8 casi civili e 11 casi militari.
Almeno 581 imputati sono stati condannati a morte in 174 casi civili e 9 casi
militari nello stesso periodo.
Casi di rilievo sono documentati nel rapporto, tra cui la
conferma a novembre delle sentenze di morte preliminari contro nove imputati
condannati per l'assassinio del procuratore generale Hisham Barakat.
In ottobre, 17 imputati sono stati condannati a morte da
un tribunale militare in relazione all’attentato esplosivo contro la Chiesa
ortodossa di San Pietro e Paolo al Cairo nel dicembre 2016, così come gli
attentati esplosivi nella Domenica delle Palme che hanno colpito chiese ad
Alessandria e Tanta ad aprile 2017.
NORD COREA: VEGGENTE FUCILATA
Le autorità nordcoreane si sono recentemente concentrate
sul contrasto degli "atti di superstizione" che ha portato
all'esecuzione di una veggente nel Chongjin e all'arresto di altri veggenti a
Onsong e Hoeryong che sono ora in attesa di processo, ha riferito il Daily NK
il 19 dicembre 2018.
"Una veggente di poco più di vent'anni è stata
giustiziata dal plotone di esecuzione a Chongjin lo scorso 17 novembre e pene
simili sono state applicate anche in altre parti del Paese", ha detto una
fonte della provincia del Nord Hamgyong il 13 dicembre.
Una fonte diversa della provincia del Nord Hamgyong ha
aggiunto: "Un veggente, noto come "Huisun", è stato condannato a
18 anni di lavori forzati a Onsong, mentre a Hoeryong, sei veggenti rimangono
indagati dalla polizia locale e potrebbero alla fine essere giustiziati."
IRAN: HAMID BAGHERI DERMANI GIUSTIZIATO PER CORRUZIONE
ECONOMICA Hamid Bagheri Dermani, un uomo d'affari denominato dai media statali
iraniani come il "Sultano del Bitume", è stato giustiziato il 22
dicembre 2018 con accuse di corruzione economica, ha riportato l’ISNA.
Riferendosi alla Corte Rivoluzionaria di Teheran, la
notizia dice che Bagheri Dermani è stato giudicato, tra le altre cose, colpevole
di aver falsificato documenti per ottenere prestiti garantiti dallo stato per
l'istituzione di compagnie di copertura che aveva usato per procurarsi più di
300.000 tonnellate di bitume - un sostanza utilizzata nella produzione
dell'asfalto - una delle industrie più redditizie dell'Iran.
Il caso di Hamid Bagheri Dermani era stato inizialmente
esaminato dalla corte anti-corruzione appena istituita, ma successivamente era
stato inviato al Tribunale Rivoluzionario dove l’uomo era stato accusato di
"diffusione della corruzione sulla terra" e condannato a morte
nell'ottobre 2018.
La Corte suprema iraniana aveva confermato la condanna a
morte di Bargheri Dermani subito dopo il verdetto del Tribunale.
SOMALIA: GIUSTIZIATO PER TERRORISMO
L’uomo considerato la mente dietro gli attentati con
auto-bomba che uccisero 26 persone e ne ferirono 40 a Mogadiscio nel 2017 è
stato giustiziato in Somalia il 24 dicembre 2018, ha detto il procuratore del
tribunale militare.
Abdulle Bule ha riferito che il membro di al-Shabaab
Abdikadir Abukar era stato condannato per essere coinvolto in un attentato
contro un albergo che uccise 10 persone, un’altro vicino al ministero dello
sport che ne uccise nove e un'autobomba vicino a un ristorante italiano nella
capitale che ne uccise sette.
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