NO ALLA PENA DI MORTE
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : BAHRAIN: CONDANNE A MORTE COMMUTATE DAL RE 2. NEWS FLASH: INDIA: PRESIDENTE APPROVA
CONDANNA A MORTE PER GLI STUPRATORI 3.
NEWS FLASH: CINA: PROGETTO DI LEGGE PREVEDE GIURATI NEI PROCESSI
CAPITALI 4. NEWS FLASH: IRAQ: PIÙ DI 300
CONDANNATI A MORTE PER APPARTENENZA ALL’ISIS 5.
I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
BAHRAIN: CONDANNE A MORTE COMMUTATE DAL RE
26 aprile 2018: Il Re del Bahrain ha commutato in
ergastolo le condanne a morte emesse dal tribunale militare contro quattro
uomini, ha riferito l'agenzia di stampa statale BNA.
Le condanne a morte erano state le prime ad essere emesse
da un tribunale militare nello stato arabo del Golfo contro civili, secondo gli
attivisti.
A dicembre, un tribunale militare aveva condannato a
morte sei uomini e revocato la loro cittadinanza dopo averli riconosciuti
colpevoli di aver formato una cellula terroristica e complottato per
assassinare un ufficiale.
L’agenzia BNA ha detto che il Re Hamad bin Isa al Khalifa
ha commutato le sentenze confermate da una corte d'appello militare il giorno
precedente.
Non è chiaro se la condanna a morte sia stata commutata
per i restanti due uomini, che sarebbero fuggiti in Iran e sono stati
processati in contumacia.
(Fonti: Reuters, 26/04/2018)
Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
INDIA: PRESIDENTE APPROVA CONDANNA A MORTE PER GLI
STUPRATORI
22 aprile 2018: Il presidente Ram Nath Kovind ha
promulgato un'ordinanza che prevede pene severe, inclusa la pena di morte, per
chi stupra ragazze di età inferiore ai 12 anni.
L'approvazione del Presidente ha seguito l'approvazione
da parte dello Union Cabinet (esecutivo) dell'ordinanza il 21 aprile, dopo che
il Primo Ministro Narendra Modi ha tenuto una riunione di emergenza in risposta
alla serie di scioccanti casi di stupro nel Paese.
L'ordinanza - Ordinanza Penale del 2018 (Emendamento) -
prevede pene severe per i colpevoli di stupro, in particolare per le ragazze di
età inferiore ai 16 e 12 anni. L'ordinanza prescrive la condanna a morte per lo
stupro di ragazze al di sotto dei 12 anni.
CINA: PROGETTO DI LEGGE PREVEDE GIURATI NEI PROCESSI
CAPITALI
25 aprile 2018: Un progetto di legge prevede in Cina che
giurati partecipino alle udienze in casi in cui gli imputati potrebbero essere
condannati a morte.
Il progetto di legge sui giurati popolari è stato
sottoposto alla sessione bimestrale del massimo organo legislativo del Paese,
la Commissione permanente del Congresso nazionale del popolo, per la seconda
lettura.
È stato discusso per la prima volta tra i legislatori
l'anno scorso.
Rispetto alla prima versione che riguardava casi penali
in cui gli imputati potevano essere condannati a oltre 10 anni di carcere o
all’ergastolo, l'ultimo ha aggiunto la pena di morte.
L'ultima bozza ha anche stabilito che alcune persone non
possano diventare giurati, come morosi, mediatori, avvocati la cui licenza è
stata revocata e chi ha commesso gravi violazioni.
Nel frattempo, stabilisce che i cittadini di età pari o
superiore a 28 anni e che abbiano ricevuto un'istruzione superiore o più alta
possano essere selezionati a caso come giurati, ma una determinata percentuale
dovrebbe essere scelta sulla base di candidature personali e raccomandazioni di
vari organismi.
Inoltre, i giurati saranno selezionati per un periodo di
5 anni e normalmente non avranno un secondo mandato.
IRAQ: PIÙ DI 300 CONDANNATI A MORTE PER APPARTENENZA
ALL’ISIS
18 aprile 2018: I tribunali iracheni hanno condannato a
morte un totale di oltre 300 persone, tra cui decine di stranieri, per
appartenenza al gruppo dello Stato Islamico, hanno riferito fonti giudiziarie.
I sospettati vengono processati da due tribunali, uno
vicino all'ex roccaforte jihadista Mosul, nel nord dell'Iraq e un secondo a
Baghdad, che si occupa in particolare di stranieri e donne.
Da gennaio nella capitale, 103 cittadini stranieri sono
stati condannati a morte e 185 all’ergastolo, secondo una fonte giudiziaria.
La maggior parte delle donne condannate provengono dalla
Turchia e dalle repubbliche dell'ex Unione Sovietica.
A gennaio, un tribunale iracheno ha condannato a morte
una donna tedesca dopo averla riconosciuta colpevole di appartenenza all’IS,
mentre il 17 aprile una donna francese è stata condannata all'ergastolo.
Presso la corte di Tel Keif, nei pressi di Mosul, 212
persone sono state condannate a morte, 150 all’ergastolo e 341 ad altre pene
detentive, ha riferito in una dichiarazione il portavoce del Consiglio Supremo
Giudiziario Abdel Sattar Bayraqdar.
"È stato dimostrato che hanno compiuto azioni criminali
in udienze pubbliche condotte in conformità con la legge, durante le quali i
diritti degli imputati sono stati garantiti".
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