IL CONSIGLIO D’EUROPA NON APPROVA IL RAPPORTO SULLA GPA:
CONTENTI PROIBIZIONISTI E I PAESI CHE NON HANNO REGOLAMENTAZIONI ETICHE
STRINGENTI.
Comunicato Stampa di Associazione Luca Coscioni,
Associazione Radicale Certi Diritti, Famiglie Arcobaleno, UAAR.
Roma, 12 ottobre 2016
L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha
bocciato il timidissimo rapporto sulla gestazione per altri che chiedeva
l’introduzione per la difesa dei diritti dei minori nati grazie alla
gpa.
I proibizionisti nostrani ed europei preferiscono non
guardare alle questioni in gioco e nascondersi dietro la rassicurante
ideologia dei divieti tout court per la felicità di quei Paesi, come
l’Ucraina e la Federazione Russa, che prosperano sull'assenza di regole a
tutela delle donne e di tutte le parti coinvolte.
Non a caso la maggioranza dei rappresentanti ucraini hanno
votato contro il rapporto: i divieti negli altri Paesi favorisce il
turismo riproduttivo, anche verso l’Ucraina.
I gruppi che hanno votato in maggioranza a favore sono stati
quelli della Sinistra Europea Unita (a favore all’unanimità), l’Alleanza
dei Liberali e dei democratici e i socialisti, ma in Italia il
proibizionismo ha sfondato le tradizionali linee di divisione politica
con buona pace del principio di autodeterminazione della donna e della
scelte riproduttive.
L’unica soluzione per rispettare i diritti umani di tutte
le parti coinvolte è la regolamentazione della gestazione per altri
secondo principi etici sintetizzati in questo documento, non la sua proibizione.
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