IL CONSIGLIO D’EUROPA NON ASCOLTI I PROIBIZIONISTI
ITALIANI E VOTI PER UNA GESTAZIONE PER ALTRI ETICA.
Comunicato Stampa di Associazione Luca Coscioni,
Associazione Radicale Certi Diritti, Famiglie Arcobaleno, UAAR.
Roma, 11 ottobre 2016
Dopo il voto in settembre del rapporto sulla gestazione
per altri alla Commissione Affari Sociali dell’assemblea parlamentare
del Consiglio
d’Europa, oggi l’Assemblea Parlamentare del Consiglio
d’Europa si esprimerà in plenaria.
Le associazioni firmatarie di questo comunicato hanno
sottoscritto un documento di sintesi dei parametri
etici per il ricorso alla gestazione per altri poiché ritengono che la
soluzione più idonea a rispettare i diritti umani delle parti coinvolte
sia la regolamentazione del fenomeno, non la sua proibizione come
proposto da un gruppo di parlamentari italiani.
I parlamentari italiani che ideologicamente si
stanno battendo per la proibizione della gestazione per altri, in
realtà finiscono per adoperarsi affinché si perpetui il cosiddetto
turismo procreativo, anche in Paesi che non garantiscono le tutele e i
diritti necessari delle gestanti e dei nascituri.
Auspichiamo che l’Assemblea Parlamentare del Consiglio
d’Europa ribalti la decisione della Commissione Affari Sociali e inviti
gli Stati membri ad adottare l’unica soluzione possibile: una salda
normativa che regolamenti la gestazione per altri garantendo
l’autodeterminazione della donna e delle scelte riproduttive dei
cittadini europei, così come i diritti dei bambini nati dalla
gestazione per altri, che, ricordiamo, per la Corte europea dei Diritti
dell’Uomo rischierebbero di essere violati proprio dal divieto della
gestazione per altri (sentenze del 26 giugno 2014 contro la Francia).
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