NO ALLA PENA DI MORTE
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : IRAQ: SETTE GIUSTIZIATI PER TERRORISMO 2. NEWS FLASH: EGITTO: 75 CONDANNE A MORTE PER
LE PROTESTE DEL 2013 3. NEWS FLASH:
PAKISTAN: CONDANNA A MORTE PER BLASFEMIA 4.
NEWS FLASH: SUDAN: 1.000 CONDANNATI A MORTE DEL SUD SUDAN 5. NEWS FLASH: IRAN: GIUSTIZIATI TRE PRIGIONIERI
POLITICI CURDI 6. I SUGGERIMENTI DELLA
SETTIMANA :
IRAQ: SETTE GIUSTIZIATI PER TERRORISMO
Il ministero della Giustizia iracheno il 10 settembre
2018 ha annunciato di aver giustiziato sette persone riconosciute colpevoli di
terrorismo.
In una dichiarazione il ministero ha detto che le
sentenze sono state eseguite "dopo aver preso le misure legali ed emesso
un decreto presidenziale".
I giustiziati, secondo il ministro Haidar al-Zamli,
"appartenevano allo Stato islamico".
---------------------------------------
NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
EGITTO: 75 CONDANNE A MORTE PER LE PROTESTE DEL 2013 La
Corte penale del Cairo l’8 settembre 2018 ha condannato a morte 75 manifestanti
ed emesso 47 ergastoli e pesanti pene detentive da 15 a 5 anni a 612 persone in
un processo di massa relativo a una protesta del 2013 a sostegno dei Fratelli
Musulmani. Nell'agosto 2013 fino a 900 persone furono uccise a Rabaa e nella
vicina piazza al Nahda dai servizi di sicurezza dopo che si erano riunite per
manifestare contro la rimozione del presidente eletto Mohamed Morsi.
Inizialmente doveva essere un sit-in di protesta,
tuttavia le violenze iniziarono dopo che la polizia egiziana si mosse per
disperdere i manifestanti. Il governo ha detto che molti manifestanti erano
armati e che otto membri delle forze di sicurezza furono uccisi.
Per l’applicazione delle condanne capitali il presidente
Abdel Fattah al-Sisi deve emettere un'approvazione finale.
PAKISTAN: CONDANNA A MORTE PER BLASFEMIA Un tribunale pakistano
il 14 settembre 2018 ha condannato a morte un uomo dopo averlo riconosciuto
colpevole di blasfemia.
Il giudice Raja Safder Iqbal ha emesso la condanna
capitale nei confronti di Arshad Sardar, che dovrà anche pagare una multa di
50.000 rupie.
La denuncia era stata presentata nel 2015 dal predicatore
del villaggio.
:
SUDAN: 1.000 CONDANNATI A MORTE DEL SUD SUDAN Ci sono più
di 1.000 detenuti sud-sudanesi che sono stati condannati a morte in Sudan, ha
detto l’8 settembre 2018 un coordinatore del Sud Sudan per il Consiglio per i
Rifugiati del Sudan.
Achol Malong Deng ha detto che le persone accusate in
base alle leggi sudanesi sono state imprigionate in diverse parti del Paese.
La signora Deng non ha specificato le prigioni in cui
sono rinchiusi i condannati.
Tuttavia, ha detto che le loro esecuzioni sono in corso,
ma senza che ottengano alcuna assistenza legale e senza che i loro parenti
siano informati prima dell'esecuzione.
"La situazione dei prigionieri sud-sudanesi nelle
carceri qui in Sudan è davvero pessima e sta peggiorando.“ Ha detto che nella
maggior parte dei casi i parenti non vengono informati prima che l'esecuzione
abbia luogo.
"Giustiziano e portano sempre i cadaveri
all'obitorio, e quando i parenti dei criminali si recano a visitare i loro
parenti nelle prigioni restano semplicemente sorpresi che questa persona sia
stata giustiziata e il cadavere sia nell'obitorio".
La signora Deng ha detto essere in totale 1.020 i
prigionieri sud-sudanesi condannati a morte in Sudan.
"In questo momento abbiamo mille e venti prigionieri
sud sudanesi nelle prigioni sudanesi. Abbiamo un ragazzo di sedici anni
condannato a morte e poi giustiziato nel carcere di El-Obeid ".
Juma Bol Reng, uno dei condannati a morte nel carcere di
El-Huda a Omdurman, ha dichiarato di trovarsi in carcere dal 2011.
"Sono qui dal 2011, e sono stato condannato a morte
nel 2013 e da allora non ho avuto nessun contatto dalla parte della vittima e
solo il governo del Sudan è quello che ha gestito tutto il processo
legale".
Ha detto che i suoi parenti e i parenti della vittima
sono tutti in Sud Sudan.
IRAN: GIUSTIZIATI TRE PRIGIONIERI POLITICI CURDI Tre
prigionieri politici curdi iraniani, Ramin Hossein Panahi, Loghman Moradi e
Zanyar Moradi, sono stati giustiziati la mattina dell’8 settembre 2018 nella
prigione di Rajai Shahr a Karaj.
Loghman e Zanyar Moradi erano stati condannati a morte il
22 dicembre 2010 dalla sezione 15 della Corte Rivoluzionaria di Teheran con
l'accusa di aver ucciso il figlio dell'imam della preghiera del venerdì di
Marivan. Avevano negato le accuse e detto che le confessioni iniziali erano
state estorte sotto tortura.
Ramin Hossein Panahi era stato ferito e arrestato dagli
agenti della Guardia rivoluzionaria il 23 giugno 2017. Gli agenti hanno
affermato che fosse armato, ma la famiglia di Ramin ha fortemente negato la
circostanza. Il processo di Ramin si era svolto il 15 gennaio 2017. Era stato
condannato a morte nella prima sessione con l'accusa di "ribellione contro
il regime, aver agito contro la sicurezza nazionale ed essere membro del
Partito Komala del Kurdistan iraniano". La sua esecuzione era stata
approvata dalla sezione 39 della Corte Suprema il 10 aprile 2018.
Nessun commento:
Posta un commento