25 APRILE, IN RICORDO DI UN GRANDE ANTIFASCISTA FRANCO ANTONICELLI
Patrioti piemontesi, io vi rivolgo infine il ringraziamento del
Comitato e per mezzo suo di tutto il popolo del Piemonte. Lo
rivolgo a tutti i corpi di volontari: ai partigiani delle formazioni
foranee, alle Sap e alle Gap che sono state il miracolo nuovo delle
forze cittadine, delle donne che hanno saputo dimostrare che il
dovere da compiere non conosce limiti e separazioni, ma è sempre
e dovunque energico sentimento civile. …
Sappiano le vostre famiglie che dovunque è un partigiano, lì è il
cuore del paese, lì è l’onore presente, la speranza e la fiducia nel
futuro. Noi abbiamo avuto bisogno del vostro sangue, o patrioti,
per conquistare la nostra libertà: abbiamo bisogno di tutte le vostre
forze per ricostruire, pietra su pietra, la gigantesca casa del lavoro
italiano …
L’anima del popolo, così spontaneamente poetica, creerà senza
dubbio, nella sua bella immaginosa verità, una leggenda da
confidare ad altre generazioni. Non fu così per i Mille? Una voce
di poeta non si è ancora levata per voi: ma forse un bimbo
dall’avido cuore che sarà oggi tra questa folla confuso, trarrà
dall’inesprimibile commozione dell’ora un motivo – chiuso come
un seme nella fertile terra – per chissà quale suo canto di domani.
Franco Antonicelli, dal discorso pronunciato in piazza Vittorio
Veneto a Torino il 6 maggio 1945
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