giovedì 23 febbraio 2017

Marina Lenzi

i greci o dei troiani. Le femmine erano per lo più innamoratissime di Achille pur sognando un marito come Ettore ma una cosa era chiara: le ragioni della guerra erano esclusivamente umane e anzi dai primissimi versi si sapeva che l'avversità maggiore era di 2 uomini che si odiavano -l'ira funesta- nell'ambito di uno stesso schieramento. Gli dei che appoggiavano gli uni o gli altri non si distinguevano dagli uomini: meschini, pettegoli, vendicativi, rancorosi, invidiosi e umanissimi come gli umani che proteggevano. Tutto questo aveva il pregio di essere molto chiaro e comprensibile: si dava sfogo a tutto ciò che c'è di peggio- ma anche di meglio perchè gli episodi di eroismo si sprecavano- nell'animo umano e la cosa si chiudeva lì. Nessuna ambiguità ed ipocrisia. Che bello se potessimo fare la stessa cosa con la guerra che dilania il pd e che rischia di spazzare via il partito più importante italiano ed europeo lasciando campo libero al peggio del peggio! Che bello poter ammettere che non c'è niente di politico in questa guerra non eroica scatenata non sui valori ma sui rancori da quando anni fa un tizio giovane e un pò strafottente venuto da fuori se n'è uscito con un "Andatevene tutti perchè siete lì da decenni, non avete combinato quasi niente e adesso ci proviamo noi". Se avesse detto "siete carinissimi, ma umilmente vi preghiamo di lasciarci tentare sempre con la vostra gradita presenza e benedizione " sarebbe andata diversamente, ma non ci sarebbero stati neanche questi 3 anni.
Comunque, il risultato non cambia: nobili ragioni politiche connesse a date non ce ne possono essere.
Allora come se ne esce? Non si sa. Ormai si naviga a vista e si vedrà. Ma una cosa mi pare vada detta: al di là dei risentimenti una regola bisognava alla fine darsela e cioè:mesi fa, una volta votata in parlamento una riforma, la madre di tutte le riforme, non bisognava poi nello stesso partito organizzare comitati del no e brindare alla sconfitta come in un'opposizione qualsiasi. Da lì sono partiti l'altri risentimenti, a me pare questi più motivati e legittimi. Achille ed Agamennone non lo avrebbero mai fatto: loro si odiavano a morte, ma poi il nemico da sconfiggere era fuori.
Ringrazio la signora Marina Lenzi di questo suo splendido contributo.

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