Aborto, Radicali: "Concorsi per non obiettori in
tutte le regioni per rispettare diritti di donne e medici"
Dichiarazione di Riccardo Magi e Antonella Soldo,
segretario e presidente di Radicali Italiani
Il concorso riservato a soli medici non obiettori indetto
dall'ospedale San Camillo è una misura non solo necessaria, ma ormai
indispensabile. Nel quadro complessivo, che vede 7 ginecologi su 10 fare
obiezione di coscienza, l'applicazione della legge 194 è infatti a rischio in
buona parte del paese. Ci sono regioni, come il Molise, dove i medici non
obiettori sono soltanto 2, e il carico di interruzioni volontarie di gravidanza
per ognuno è di 4,7 a settimana.
Ecco perché i bandi come quello del San Camillo andrebbero
estesi a tutte le regioni, affinché nei reparti di ginecologia vi sia almeno di
50 per cento di personale non obiettore, come noi Radicali chiediamo da
tempo.
La tutela dell'obiezione di coscienza prevista dalla 194,
infatti, non può confliggere con il diritto ad accedere all'interruzione
volontaria di gravidanza, sancito dalla stessa legge. Le Regioni, infatti,
devono garantire piena applicazione della legge e il Ministero della Salute
vigilare affinché ciò accada in tutta Italia: entrambi i compiti però risultano
troppo spesso disattesi, a scapito dei diritti delle donne e del personale
sanitario.
Roma, 22 febbraio 2017
Ufficio stampa Radicali Italiani
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