no alla pena di morte nel mondo........
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : NESSUNO TOCCHI CAINO, ARABIA SAUDITA PRIMO PAESE-BOIA DEL MONDO IN
RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE 2. NEWS FLASH:
ARABIA SAUDITA: 47 GIUSTIZIATI, INCLUSO IMPORTANTE RELIGIOSO SCIITA 3. NEWS FLASH: BANGLADESH: TRE IMPICCATI PER
OMICIDI POLITICI 4. NEWS FLASH: NIGERIA:
PREDICATORE CONDANNATO ALL’IMPICCAGIONE PER BLASFEMIA 5. NEWS FLASH: YEMEN: DONNA LAPIDATA DA AL QAEDA
PER ADULTERIO E PROSTITUZIONE 6. I
SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : REGIONE TOSCANA ADERISCE A NESSUNO TOCCHI CAINO
E PRESENTA IL RAPPORTO ‘LA PENA DI MORTE NEL MONDO’
NESSUNO TOCCHI CAINO, ARABIA SAUDITA PRIMO PAESE-BOIA DEL
MONDO IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE
2 gennaio 2016: “Con almeno 158 esecuzioni nel 2015,
l’Arabia Saudita è il primo Paese-Boia del mondo, se si considera il numero
degli abitanti”, secondo Nessuno tocchi Caino, che ha commentato l’esecuzione
di massa di 47 prigionieri del 2 gennaio come “un fatto senza precedenti nella
storia del Regno Saudita di per sé già mortifera e connotata dalla sistematica
violazione delle norme di diritto internazionale, a partire dai processi
gravemente iniqui, nel corso dei quali agli imputati spesso non è concesso di
avere un avvocato e condanne a morte sono comminate a seguito di confessioni
ottenute sotto tortura”.
“E’ facile prevedere che la ‘guerra al terrorismo’ darà
un contributo consistente all’escalation della pratica della pena di morte
anche nel 2016, soprattutto dopo che l’Arabia Saudita si è posta alla testa
della Grande Coalizione anti-Sato Islamico, in nome della quale si sentirà
legittimata nel continuare a violare i diritti umani al proprio interno e
perseguire e decapitare persone in realtà coinvolte solo nella opposizione
pacifica o in attività sgradite al regime.”
“Nessuno nell’Occidente cosiddetto libero e democratico
sembra preoccuparsi del fatto che, nel nome della guerra al terrorismo, si sta
affidando il governo dell’emergenza a chi ha provocato l’emergenza stessa, si
stanno accreditando come ‘stabilizzatori’ dell’area più infuocata del mondo, il
Medio-Oriente, regimi come Iran e Arabia Saudita che al proprio interno
conducono una guerra di lunga durata e di terrore nei confronti dei propri
popoli.”
' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
ARABIA SAUDITA: 47 GIUSTIZIATI, INCLUSO IMPORTANTE
RELIGIOSO SCIITA
2 gennaio 2016: l’Arabia Saudita ha giustiziato 47
persone per reati legati al terrorismo, tra cui presunti membri di Al Qaeda e
un importante religioso sciita, critico del governo di Riad.
Le esecuzioni, che sono state riportate dai media di
stato sauditi, sono le prime del 2016 e seguono le almeno 158 esecuzioni
praticate lo scorso anno in Arabia Saudita, il numero più alto degli ultimi
venti anni nel Regno.
Il religioso sciita Nimr al-Nimr, che era stato arrestato
nel 2012, aveva duramente criticato la monarchia sunnita del vicino Bahrain per
la violenta repressione delle proteste della propria popolazione sciita dopo
l'inizio della cosiddetta primavera araba nel 2011. Il governo saudita lo aveva
accusato di alimentare il dissenso violento tra gli sciiti dell'Arabia Saudita,
responsabilità che il religioso aveva respinto.
Le esecuzioni sono state effettuate nella capitale Riad e
in altre 12 città per mezzo di quattro plotoni di esecuzione e decapitazioni,
ha detto il Gen. Magg. Mansour Turki, portavoce del ministero degli Interni
saudita.
Mentre la maggior parte delle esecuzioni in Arabia
Saudita vengono praticate nelle piazze, quelle del 2 gennaio sono state
effettuate all'interno delle carceri, ha aggiunto Turki.
L'esecuzione simultanea delle 47 persone costituisce la
più grande esecuzione di massa per reati di questo tipo in Arabia Saudita dal
1980, quando furono giustiziati 63 militanti che avevano occupato la Grande
Moschea di Mecca nel 1979. (Fonti: Washingtonpost.com, Al Arabiya News,
02/01/2016) Per saperne di piu' :
BANGLADESH: TRE IMPICCATI PER OMICIDI POLITICI
7 gennaio 2016: tre persone condannate per gli omicidi di
Kazi Aref Ahmed, presidente fondatore del partito Jatiya Samajtantrik Dal, e di
altri quattro membri del partito, sono state impiccate nella prigione centrale
di Jessore, ha riportato la UNB.
Anwar Hossain e Rashedul Islam Jhantu del villaggio
Khursa nel sotto-distretto Mirpur del distretto Kushtia sono stati impiccati
alle 23:01, mentre Safayet Hossain Habib del villaggio Rajnagar nello stesso
sotto-distretto, è stato giustiziato alle 23:45, hanno detto fonti della
prigione.
Il Vice commissario del distretto Humayun Kabir e il
sovrintendente di polizia Anisur Rahman erano presenti durante l'esecuzione.
Cinque persone, tra cui il leader del Jatiya Samajtantrik
Dal e l’organizzatore della Guerra di Liberazione Kazi Aref Ahmed, furono
uccisi a colpi di arma da fuoco durante un raduno svoltosi a Kushtia il 16
febbaio 1999.
In relazione al caso, il 30 agosto 2004 un tribunale di
Kushtia condannò a morte 10 imputati e altri 11 all’ergastolo. In seguito
un’alta corte confermò 9 condanne a morte, assolvendo altri 11 imputati.
Le petizioni finali dei tre prigionieri impiccati erano
state respinte dalla Sezione d’Appello della Corte Suprema.
Per quanto riguarda gli altri due condannati a morte,
Elias Hossain è deceduto mentre Mannan Molla è latitante.
:
NIGERIA: PREDICATORE CONDANNATO ALL’IMPICCAGIONE PER
BLASFEMIA
6 gennaio 2016: un predicatore molto popolare, Abdulaziz
Dauda, è stato condannato all’impiccagione dal tribunale superiore della Sharia
di Kano, stato della Nigeria, per blasfemia contro il profeta Maometto.
Dauda, noto come Abdul Inyass, è stato arrestato il 18
agosto 2015 ad Abuja e portato a Kano, dove è stato imputato di blasfemia e
incitamento alla violenza, che avrebbe portato all’incendio di un tribunale
della Sharia e di alcuni veicoli.
Il predicatore avrebbe fatto alcune osservazioni blasfeme
contro Maometto, durante un festival a Maulud, il 31 giugno dello scorso anno.
Il Tribunale ha confermato la condanna a morte emessa
contro Dauda da un tribunale inferiore della Sharia.
Il pubblico ministero, Lamido Soron Dinki, ha detto che
cinque testimoni, compresi dei poliziotti, hanno testimoniato davanti al
giudice.
Nel giugno dello scorso anno, un tribunale religioso di
Kano ha condannato a morte nove persone per blasfemia contro il Profeta
dell'Islam: Abdul-Inyas, Hajiya Mairo e altri sette. Il processo si sarebbe
svolto in segreto.
Il mese prima, la polizia aveva arrestato sei persone a
Kano, dopo che giovani avevano dato fuoco a un tribunale della sharia che
doveva trattare un caso di blasfemia. Gli arrestati sono stati accusati di
essere complici del capo setta, Abdul Inyas.
Il governo dello stato di Kano, guidato dal Governatore
Abdullahi Umar Ganduje, ha espresso soddisfazione per la condanna a morte,
notando che la sentenza è un chiaro indicatore del fatto che chi viola la legge
non sarà risparmiato.
(Fonti: tatafonaija.com, 06/01/2016)
Per saperne di piu' :
YEMEN: DONNA LAPIDATA DA AL QAEDA PER ADULTERIO E
PROSTITUZIONE
4 gennaio 2016: una donna è stata lapidata nel sud-est
dello Yemen dopo essere stato accusata di adulterio e prostituzione da un
tribunale della Sharia di Al Qaeda.
La donna sposata - è stato riportato – è stata uccisa in
pubblico nella città di Al Mukalla, caduta sotto il controllo di al-Qaeda nella
Penisola Arabica (AQAP) da aprile dello scorso anno.
Miliziani di Al-Qaeda “hanno messo la donna in una buca
nel mezzo del cortile di un edificio militare e l’hanno lapidata in presenza di
decine di residenti”, ha riferito un testimone oculare.
“E’ la prima volta che vediamo una cosa del genere”, ha
aggiunto.
Sulla base di una copia del verdetto emesso dal tribunale
della Sharia locale, istituito dai militanti nel mese di dicembre, la donna
sposata avrebbe 'confessato davanti ai giudici di aver commesso adulterio'.
La donna avrebbe anche ammesso 'senza alcuna coercizione
di aver praticato la prostituzione, come tenutaria ... e di aver lavorato con
un gruppo di donne in bordelli'.
Avrebbe anche confessato di aver fumato hashish, ha
aggiunto.
Secondo il verdetto, la donna è stata condannata alla
lapidazione “per aver commesso adulterio da sposata ... e ad ottanta frustate
per consumo di hashish'.
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I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA
REGIONE TOSCANA ADERISCE A NESSUNO TOCCHI CAINO E
PRESENTA IL RAPPORTO ‘LA PENA DI MORTE NEL MONDO’
La presentazione si svolgerà GIOVEDI 14 GENNAIO 2016 -
ORE 17 presso il Consiglio Regionale della Toscana – Sala del Gonfalone, via
Cavour n. 4, Firenze.
Partecipano:
On. Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale
della Toscana; Padre Fausto Sbaffoni, vicario della Parrocchia di San Marco e
direttore della biblioteca Spirituale A. Levasti; On. Elisabetta Zamparutti,
curatrice del Rapporto di Nessuno tocchi Caino “La Pena di Morte nel Mondo” e
rappresentante italiana al Comitato europeo per la prevenzione della tortura e
i trattamenti disumani e degradanti; Modera Francesco Tei, giornalista Rai
Toscana.
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