domenica 10 gennaio 2016

LE SCIE KIMIKE

LA STUPIDITA' UMANA NON HA LIMITI E CONFINI



Ma come si distinguerebbe una normale scia di condensa da una mortale scia chimica? In quasi vent’anni di truffa le indicazioni diagnostiche degli sciachimisti sono rimaste piuttosto stabili. In sintesi, mentre le normali scie scomparirebbero dopo poco tempo, le scie chimiche sarebbero più grosse e persistenti, e quindi creerebbero nel cielo inquietanti reticoli. In tanti anni, quindi, i malefici irroratori sembra non siano stati in grado di trovare un modo per rendere le loro scie a occhio nudo identiche a quelle “normali”, né è loro venuto in mente di lavorare solo di notte, se non altro per rendere la vita un po’ più difficile all’esercito di furbi armati di fotocamera pronti a riversare in rete i propri avvistamenti.
Con queste premesse, è in un certo senso sbalorditivo il numero di persone che sembrano genuinamente convinte che nei cieli si stia consumando l’apocalisse prossima ventura.
Quando nel 1910 passò la cometa di Halley, si diffuse la convinzione che il gas venefico nella sua coda avrebbe sterminato l’umanità, e allora via alla vendita di aria in lattina e pillole per sopravvivere al disastro, ma almeno quella volta era stato uno scienziato, l’astronomo Camille Flammarion, ad essersi abbandonato un po’ troppo alla speculazione.
Con le scie chimiche invece, nonostante sappiamo benissimo dove, quando e chi ha cominciato a prendere per i fondelli il pubblico per profitto, la teoria rimane in massima parte impermeabile alla logica, e i click sui banner pubblicitari, come le vendite di libri e gadget proseguono indisturbate, non senza qualche involontario aiuto dai politici che, con le loro ripetute interrogazioni parlamentari, legittimano una volta di più la bufala.
Fortunatamente Internet possiede degli anticorpi per questa disinformazione particolarmente peracottara, e negli anni si è costituita una affiatata community di blogger scettici che, un po’ per ideale, un po’ (è evidente) per divertimento, si dedicano a smontare inesorabilmente le “prove” che di volta in volta affiorano nel web: solo qualche mese fa, ad esempio, qualcuno suggeriva addirittura che le scie fossero sparse da militari atei per sterminare gli angeli. Nell’usuale ribaltamento della realtà, i “debunkers” sono chiamati “disinformatori” e diligentemente schedati nelle sempre aggiornatissime liste di aderenti al New World Order. Dal successo di pagine Facebook come l’esilarante Protesi di Complotto, sembra evidente che le scie chimiche sono ormai un archetipo universale della paranoia e della bufala più cialtrona: una risata ci seppellirà.

Nessun commento:

Posta un commento