firenze
'Accademia del cimento ("Accademia dell'esperimento" nell'italiano odierno) è stata la prima associazione scientifica a utilizzare il metodo sperimentale galileano
Fu fondata a Firenze nel 1657 da alcuni allievi di Galileo, Evangelista Torricelli e Vincenzo Viviani. Ne furono ugualmente membri Giovanni Alfonso Borelli e Niccolò Stenone.
L'associazione ottenne l'approvazione formale da parte delle massime autorità fiorentine del tempo: Principe Leopoldo ed il granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici. Il motto adottato dall'Accademia fu "Provando e riprovando", ancora conosciuto ai giorni nostri.
I principi della società erano:
- la sperimentazione (a proposito di ogni cosa, in questo periodo ai primordi della scienza);
- il rifuggire dalle speculazioni;
- la creazione di strumenti di laboratorio;
- gli standard di misurazione.
Non essendo presente un sistema di iscrizione formale per entrare nella società poterono assistere alle riunioni, tenutesi abitualmente a Palazzo Pitti, anche Francesco Redi,Lorenzo Magalotti (segretario), Vincenzo Viviani, Carlo Renaldini, ed altri. I membri effettuarono numerosi esperimenti, principalmente nei campi della termometria, barometria, epneumatica, utilizzando strumenti realizzati appositamente.
La prematura scomparsa del Granduca Ferdinando e del fratello Leopoldo causò la fine anticipata del sodalizio. Gli esperimenti furono descritti e pubblicati nei Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del cimento. Il volume, pubblicato in Firenze nel 1666, fu tradotto in latino nel 1731, e divenne il manuale di laboratorio più usato nel Settecento.
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