UNA STORIA FATALE…..
RACCONTO DI - G.
MICHI -
Questo racconto è di
pura fantasia dell’autore, ed ogni riferimento a cose ma soprattutto persone è
puramente casuale:
l’inizio è sempre
difficile al limite dell’impossibile, in questo specifico caso, trattandosi di
una storia legata ad una donna estremamente pericolosa e dell’amore per lei
provato, mi è venuto l’idea di usare le più belle parole d’amore mai scritte da
essere umano…………..
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Era un caldo
pomeriggio di una domenica di inizio estate, per ovvie ragioni di riservatezza
non dico il luogo dove il fatto avvenne, posso solo dire che io avevo una certa
paura nei tuoi confronti. Ho provato a spiegarmi in modo razionale il motivo di
ciò, non lo capivo allora e non lo capirò mai. Tutto sommato non ha nessuna
importanza. Il fatto vero è che io ti sfuggivo, ma quel fatale pomeriggio di
una calda giornata d’estate decisi di affrontarti, cercando di capire il
perché……..eravamo di fronte io cercavo di articolare un suono che vagamente
assomigliasse ad una parola……niente, la bocca mi si impastava, non un pensiero
decente il mio cervello era una TABULA RASA. Non so quale impulso mi spinse a
fare una cosa che mai avrei immaginato di poter fare con te!!!!! Una molla
improvvisamente mi scattò, ti cinsi per la vita, mi calai verso la tua faccia e
le mie labbra si unirono alle tue in un immenso, infinito, appassionato,
dolcissimo bacio che durò un eternità e che a distanza di quasi dieci anni dura
tuttora. Fu allora cara Elvira (nome di
assoluta fantasia) che compresi che cosa potevi rappresentare e tutto il tuo
potenziale di pericolosità per i miei equilibri affettivi ma soprattutto per i
miei equilibri mentali, che mi ero faticosamente creato dopo una mia lunga
serie di fallimenti sentimentali. Mi prendesti il cuore, il cervello, l’anima.
La mia vita era tutta dedicata a te, ogni mia azione, ogni mia decisione erano
per compiacerti, nonostante tutto le discussioni anche violente non mancavano.
Il mio passato ti dava fastidio, le mie precedenti storie affettive, in modo
particolare una, ti mandavano fuori di testa. Io ero sottoposto ad un continuo
stress emotivo, alla fine vincevi sempre tu ed io ero felicemente anichilito,
direi un po’ anche umiliato ma tutto sommato felice per non averti persa;
l’amore questo sentimento strano irrazionale, che ti fa star male, e nello
stesso tempo ti rende la persona più felice dell’universo, prevaleva su tutto e
tutti. Per te ho fatto delle rinunce dolorose, l’importante era salvare il
nostro rapporto che si basava su equilibri precari, l’importante era salvare il
nostro…….forse è meglio dire il mio amore…….questa è una precisazione
assolutamente necessaria, che in seguito spiegherò. Tu donna fatale eri, sei
possessiva ciò che ritieni tuo non puoi non vuoi dividerlo con nessuno, dalla
freddezza assoluta passi con assoluta disinvoltura alla passionalità più
sfrenata, dall’indifferenza totale al più totale coinvolgimento. Con te non ci
sono mezze misure, il tuo simbolo distintivo è lo yin yang per te esiste solo
il bianco o il nero altre sfumature di
colore come ad esempio il grigio non sono contemplate nella tua scala cromatica
ma soprattutto nella scala dei tuoi valori. Il bianco ed il nero, il bene ed il
male. Le persone che ti sfuggono ti incuriosiscono, le segui e le insegui fino a quando impossibilitati si
trovano spalle al muro e sono costrette ad affrontarti. Prima di quel
pomeriggio di inizio d’estate, il pomeriggio del bacio per intendersi, quante
volte ti sono sfuggito? Quante volte hai cercato di bloccarmi. Io sapevo se tu
fossi riuscita nel tuo intento per me non ci sarebbe stato scampo, e così fu in
quella calda afosa giornata di inizio estate, ed ancora, come dice il poeta,
non m’abbandona. Noi sai accettare nessun compromesso o indecisioni di sorta o
è sì o no, o è bianco o nero, tertium non datur come dicevano gli antichi
romani.
Poco sopra stavo
parlando dell’amore. Erroneamente ho parlato del nostro, poi mi sono corretto ed
ho parlato solo del mio. Perchè mi si domanderà ?????? Semplice perché mi sono
sempre illuso che tu mi amassi come ti amavo io, purtroppo per me il massimo
dei tuoi sentimenti nei miei confronti poteva andare ad un tiepido ma sincero affetto.
Al massimo TI VOGLIO BENE questo è stata la
concessione più grande che ho
ricevuto…….TI AMO mai……
Generosa, passionale.
Sempre pronta ad aiutare chi si dibatte nelle avversità della vita, io ne so
qualcosa; nel momento del bisogno ad aiutarmi c’eri tu, con un sorriso una
parola incoraggiante a darmi la forza per andare avanti. Hai un cuore enorme,
purtroppo l’amore che puoi dare e che in fondo ora stai dando non è stato mai
per me. Questo è uno dei più grandi rimpianti che provo, peccato, peccato,
peccato, sono convinto che sarebbe stato bellissimo ed anche così monco il
nostro rapporto lo è stato tanto ma tanto bello, almeno lo è stato per
me!!!!!!! Grazie Elvira per essere così prepotentemente entrata nella mia vita.
Dopo i mie tanti fallimenti avevo deciso che l’amore non mi si adattava. La tua testardaggine ha fatto
si che la mia vita in quel caldo pomeriggio di una domenica di inizio d’estate
cambiasse radicalmente rotta. Non so se è stato un bene o un male, oggi non
sono in grado di dare con la giusta obbiettività un giudizio sereno.
Una cosa è certa
avevo paura e ti temevo ritenendoti una donna estremamente pericolosa e su
questo avevo assolutamente ragione…………la mia vita è stata stravolta, ciò che
ritenevo giusto e giustificabile, grazie a te è diventato ingiusto e senza
alcuna giustificazione. Mi ero costruito il mio piccolo castello che credevo
inviolabile, sei arrivata te ed ogni difesa è miseramente crollata e mi sono
dovuto confrontare con un sentimento che credevo non dovesse esistere almeno per me “ L’AMORE
“. Sono stati anni intensi bellissimi ove abbiamo affrontato assieme e superate prove molto ma
molto ardue. Non voglio descrivere in modo dettagliato i nostri trascorsi
altrimenti rischieremmo di vedere scoperte le nostre vere identità. Le quattro persone che leggeranno queste
righe, dovranno domandarsi se ciò che narro è pura e semplice fantasia o sotto sotto sto raccontando la vera storia
d’amore di una tizia di nome ELVIRA e di un tizio ( il narratore ) di nome
ANTONIO………….?????????????????
Scusate la
disgressione. In estrema sintesi tu puoi
essere definita nella tua completezza una vera donna. Madre affettuosa ed
apprensiva, amante dolce, tenera ma soprattutto focosamente appassionata, da
vero gentiluomo qui sono costretto a fermarmi, il seguito viene lasciato alla vostra fervida
fantasia…………………
In questi anni
assieme abbiamo affrontato ogni forma di avversità, compresa la morte di una
persona molto cara, eravamo uniti e la nostra unione ci rendeva forti e pieni
di voglia di lottare. Gli anni passavano in un equilibrio difficilmente
conquistato ed in pace e tranquillità. Forse troppa pace e tranquillità ha reso
il nostro rapporto un po’ troppo prevedibile, piatto ed era inevitabile che
qualcosa dovesse capitare……….ed è capitato in un momento di mia estrema
debolezza……
La pietra di inciampo
al nostro rapporto è stato un certo Arturo ( nome di assoluta fantasia ) lui è
divenuto ciò che in fondo non sono stato mai io. Mi è doloroso rivivere
quest’ultima esperienza. La ferita è aperta e sta sanguinando in modo copioso.
Tu o mia cara amata Elvira non lo vuoi ammettere ma l’amore che non hai potuto
dare a me lo stai donando a costui. Mi rimane difficile pronunciare, senza una
fitta al cuore, il suo nome. La gelosia mi sta ottenebrando la mente ed ho
difficoltà ad andare avanti in questo mio racconto.
Sono geloso ???
Ebbene si ! Sono tremendamente geloso……..la gelosia sta ad indicare debolezza
?? la gelosia indica mancanza di fiducia ??
Allora io sono un debole, sono assolutamente privo di fiducia perché son
tanto geloso da perdere la ragione……..
Io credo che la
gelosia sia l’altra faccia della medaglia dell’amore, chi non ama non può
essere geloso. Otello era geloso perché era innamorato di Desdemona. Chi ha il
cuore inaridito e non conosce il vero
amore non può conoscere la vera gelosia. Ebbene io sono geloso perché AMO
!!!!!!!!!!!!!!!!!!
C’è un finale a
questa storia ? No …. Perchè ognuno dei miei quattro lettori costruirà un
finale che più gradisce. Allora come ho iniziato vorrei terminare questo
racconto…………………….
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
GUIDO MICHI
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