mercoledì 24 gennaio 2018

UNA STORIA FATALE…..

RACCONTO DI    - G. MICHI -

Questo racconto è di pura fantasia dell’autore, ed ogni riferimento a cose ma soprattutto persone è puramente casuale:
l’inizio è sempre difficile al limite dell’impossibile, in questo specifico caso, trattandosi di una storia legata ad una donna estremamente pericolosa e dell’amore per lei provato, mi è venuto l’idea di usare le più belle parole d’amore mai scritte da essere umano…………..
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Era un caldo pomeriggio di una domenica di inizio estate, per ovvie ragioni di riservatezza non dico il luogo dove il fatto avvenne, posso solo dire che io avevo una certa paura nei tuoi confronti. Ho provato a spiegarmi in modo razionale il motivo di ciò, non lo capivo allora e non lo capirò mai. Tutto sommato non ha nessuna importanza. Il fatto vero è che io ti sfuggivo, ma quel fatale pomeriggio di una calda giornata d’estate decisi di affrontarti, cercando di capire il perché……..eravamo di fronte io cercavo di articolare un suono che vagamente assomigliasse ad una parola……niente, la bocca mi si impastava, non un pensiero decente il mio cervello era una TABULA RASA. Non so quale impulso mi spinse a fare una cosa che mai avrei immaginato di poter fare con te!!!!! Una molla improvvisamente mi scattò, ti cinsi per la vita, mi calai verso la tua faccia e le mie labbra si unirono alle tue in un immenso, infinito, appassionato, dolcissimo bacio che durò un eternità e che a distanza di quasi dieci anni dura tuttora. Fu allora cara Elvira  (nome di assoluta fantasia) che compresi che cosa potevi rappresentare e tutto il tuo potenziale di pericolosità per i miei equilibri affettivi ma soprattutto per i miei equilibri mentali, che mi ero faticosamente creato dopo una mia lunga serie di fallimenti sentimentali. Mi prendesti il cuore, il cervello, l’anima. La mia vita era tutta dedicata a te, ogni mia azione, ogni mia decisione erano per compiacerti, nonostante tutto le discussioni anche violente non mancavano. Il mio passato ti dava fastidio, le mie precedenti storie affettive, in modo particolare una, ti mandavano fuori di testa. Io ero sottoposto ad un continuo stress emotivo, alla fine vincevi sempre tu ed io ero felicemente anichilito, direi un po’ anche umiliato ma tutto sommato felice per non averti persa; l’amore questo sentimento strano irrazionale, che ti fa star male, e nello stesso tempo ti rende la persona più felice dell’universo, prevaleva su tutto e tutti. Per te ho fatto delle rinunce dolorose, l’importante era salvare il nostro rapporto che si basava su equilibri precari, l’importante era salvare il nostro…….forse è meglio dire il mio amore…….questa è una precisazione assolutamente necessaria, che in seguito spiegherò. Tu donna fatale eri, sei possessiva ciò che ritieni tuo non puoi non vuoi dividerlo con nessuno, dalla freddezza assoluta passi con assoluta disinvoltura alla passionalità più sfrenata, dall’indifferenza totale al più totale coinvolgimento. Con te non ci sono mezze misure, il tuo simbolo distintivo è lo yin yang per te esiste solo il bianco  o il nero altre sfumature di colore come ad esempio il grigio non sono contemplate nella tua scala cromatica ma soprattutto nella scala dei tuoi valori. Il bianco ed il nero, il bene ed il male. Le persone che ti sfuggono ti incuriosiscono, le segui e  le insegui fino a quando impossibilitati si trovano spalle al muro e sono costrette ad affrontarti. Prima di quel pomeriggio di inizio d’estate, il pomeriggio del bacio per intendersi, quante volte ti sono sfuggito? Quante volte hai cercato di bloccarmi. Io sapevo se tu fossi riuscita nel tuo intento per me non ci sarebbe stato scampo, e così fu in quella calda afosa giornata di inizio estate, ed ancora, come dice il poeta, non m’abbandona. Noi sai accettare nessun compromesso o indecisioni di sorta o è sì o no, o è bianco o nero, tertium non datur come dicevano gli antichi romani.
Poco sopra stavo parlando dell’amore. Erroneamente ho parlato del nostro, poi mi sono corretto ed ho parlato solo del mio. Perchè mi si domanderà ?????? Semplice perché mi sono sempre illuso che tu mi amassi come ti amavo io, purtroppo per me il massimo dei tuoi sentimenti nei miei confronti poteva andare ad un tiepido ma sincero affetto. Al massimo TI VOGLIO BENE questo è stata la  concessione più grande che  ho ricevuto…….TI AMO mai……
Generosa, passionale. Sempre pronta ad aiutare chi si dibatte nelle avversità della vita, io ne so qualcosa; nel momento del bisogno ad aiutarmi c’eri tu, con un sorriso una parola incoraggiante a darmi la forza per andare avanti. Hai un cuore enorme, purtroppo l’amore che puoi dare e che in fondo ora stai dando non è stato mai per me. Questo è uno dei più grandi rimpianti che provo, peccato, peccato, peccato, sono convinto che sarebbe stato bellissimo ed anche così monco il nostro rapporto lo è stato tanto ma tanto bello, almeno lo è stato per me!!!!!!! Grazie Elvira per essere così prepotentemente entrata nella mia vita. Dopo i mie tanti fallimenti avevo deciso che l’amore non  mi si adattava. La tua testardaggine ha fatto si che la mia vita in quel caldo pomeriggio di una domenica di inizio d’estate cambiasse radicalmente rotta. Non so se è stato un bene o un male, oggi non sono in grado di dare con la giusta obbiettività un giudizio sereno.
Una cosa è certa avevo paura e ti temevo ritenendoti una donna estremamente pericolosa e su questo avevo assolutamente ragione…………la mia vita è stata stravolta, ciò che ritenevo giusto e giustificabile, grazie a te è diventato ingiusto e senza alcuna giustificazione. Mi ero costruito il mio piccolo castello che credevo inviolabile, sei arrivata te ed ogni difesa è miseramente crollata e mi sono dovuto confrontare con un sentimento che credevo  non dovesse esistere almeno per me “ L’AMORE “. Sono stati anni intensi bellissimi ove abbiamo  affrontato assieme e superate prove molto ma molto ardue. Non voglio descrivere in modo dettagliato i nostri trascorsi altrimenti rischieremmo di vedere scoperte le nostre vere identità.  Le quattro persone che leggeranno queste righe, dovranno domandarsi se ciò che narro è pura e semplice fantasia o  sotto sotto sto raccontando la vera storia d’amore di una tizia di nome ELVIRA e di un tizio ( il narratore ) di nome ANTONIO………….?????????????????
Scusate la disgressione.  In estrema sintesi tu puoi essere definita nella tua completezza una vera donna. Madre affettuosa ed apprensiva, amante dolce, tenera ma soprattutto focosamente appassionata, da vero gentiluomo qui sono costretto a fermarmi, il seguito  viene lasciato alla vostra fervida fantasia…………………
In questi anni assieme abbiamo affrontato ogni forma di avversità, compresa la morte di una persona molto cara, eravamo uniti e la nostra unione ci rendeva forti e pieni di voglia di lottare. Gli anni passavano in un equilibrio difficilmente conquistato ed in pace e tranquillità. Forse troppa pace e tranquillità ha reso il nostro rapporto un po’ troppo prevedibile, piatto ed era inevitabile che qualcosa dovesse capitare……….ed è capitato in un momento di mia estrema debolezza……
La pietra di inciampo al nostro rapporto è stato un certo Arturo ( nome di assoluta fantasia ) lui è divenuto ciò che in fondo non sono stato mai io. Mi è doloroso rivivere quest’ultima esperienza. La ferita è aperta e sta sanguinando in modo copioso. Tu o mia cara amata Elvira non lo vuoi ammettere ma l’amore che non hai potuto dare a me lo stai donando a costui. Mi rimane difficile pronunciare, senza una fitta al cuore, il suo nome. La gelosia mi sta ottenebrando la mente ed ho difficoltà ad andare avanti in questo mio racconto.
Sono geloso ??? Ebbene si ! Sono tremendamente geloso……..la gelosia sta ad indicare debolezza ?? la gelosia indica mancanza di fiducia ??  Allora io sono un debole, sono assolutamente privo di fiducia perché son tanto geloso da perdere la ragione……..
Io credo che la gelosia sia l’altra faccia della medaglia dell’amore, chi non ama non può essere geloso. Otello era geloso perché era innamorato di Desdemona. Chi ha il cuore inaridito e  non conosce il vero amore non può conoscere la vera gelosia. Ebbene io sono geloso perché AMO !!!!!!!!!!!!!!!!!!
C’è un finale a questa storia ? No …. Perchè ognuno dei miei quattro lettori costruirà un finale che più gradisce. Allora come ho iniziato vorrei terminare questo racconto…………………….

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

GUIDO MICHI







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