LOGGIA DEL BIGALLO
FIRENZE
Sulla facciata sono dipinti due affreschi di Ventura di Moro e Rossello di Jacopo Franchi con le Storie della predicazione di San Pietro Martire a Firenze (1445), uno dei quali molto danneggiato (si riconoscono solo alcune bandiere). Su quello meglio conservato si vede ancora chiaramente il santo che predica alla folla mentre un cavallo nero appare all'orizzonte. Si tratta di un fatto miracoloso citato in tutte le agiografie del martire: mentre egli stava predicando, secondo alcune fonti in questa piazza, secondo altre nella Piazza delle Cipolle, dove si teneva il mercato alimentare (attuale Piazza Strozzi), apparve all'improvviso dal niente un cavallo nero imbizzarrito, che si lanciò sulla folla disperdendola. Ma la presenza di spirito del santo riuscì a riconoscere in quell'apparizione una manifestazione del Demonio, riuscendo a cacciarlo con il solo segno della croce. Il cavallo si dileguò nel nulla come era apparso.
Alcune versioni della leggenda popolare vogliono che nel punto in cui il cavallo si dileguò, in Via dei Vecchietti, tre secoli dopo Bernardo Vecchietti chiese al Giambologna di scolpire il Diavolino di cui si può vedere una copia all'angolo con Via Strozzi, mentre l'originale è attualmente nel Museo Bardini in piazza dei Mozzi. In realtà, se anche la prima parte della leggenda fosse in parte accaduta davvero, è documentato che quello che popolarmente viene detto il Diavolino del Giambologna rappresenti in realtà un satiro e che facesse parte di una coppia di due, senza collegamenti con la vicenda del miracolo di San Pietro Martire.
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