NO ALLA PENA DI MORTE...........
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : TEXAS (USA): ANTHONY ALLEN SHORE GIUSTIZIATO 2. NEWS FLASH: IRAN: MANO AMPUTATA PER FURTO
3. NEWS FLASH: MAROCCO: CONDANNA A MORTE
PER OMICIDIO 4. NEWS FLASH: BANGLADESH:
9 CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO POLITICO 5.
NEWS FLASH: RD CONGO: LEADER RIBELLE CONDANNATO A MORTE 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
TEXAS (USA): ANTHONY ALLEN SHORE GIUSTIZIATO
18 gennaio 2018: Anthony Allen Shore, 55 anni, bianco, è
stato giustiziato.
Era accusato di 4 omicidi a sfondo sessuale. Era stato
soprannominato dalla stampa “Lo Strangolatore” e "Tourniquet Killer",
ossia l’assassino del laccio emostatico.
L’omicidio per il quale oggi è stato giustiziato era
quello di Maria del Carmen Estrada, 21 anni, avvenuto il 16 aprile 1992, e per
il quale era stato condannato a morte nella Harris County il 27 ottobre 2004.
I suoi omicidi vennero tutti scoperti con diversi anni di
ritardo, solo dopo lo sviluppo delle banche dati del Dna. Dopo aver scontato
una pena per aver molestato sessualmente le sue due figlie minori, ed essere
stato inserito nel database dei crimini sessuali, venne associato al caso
irrisolto di Estrada, ed arrestato il 24 ottobre 2003.
In seguito aveva confessato gli omicidi, preceduti da
violenze sessuali, di Laurie Lee Tremblay, 14 anni, rapita mentre andava a
scuola il 26 settembre 1986, di Dana Sanchez, 16 anni, uccisa il 6 luglio 1995;
e Diana Rebollar, 9 anni, violentata e uccisa l’8 agosto 1994. Tutte le vittime
erano ispaniche.
In seguito altre 3 donne hanno sostenuto di essere state
violentate da Shore.
Al processo aveva ammesso i fatti, sostenendo di non essere
riuscito a controllarsi. Oggi, con le sue ultime parole, ha espresso rimorso.
Shore diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Texas e
negli Usa, il 546° da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, e la
n° 1.466 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
IRAN: MANO AMPUTATA PER FURTO
17 gennaio 2018: Le autorità iraniane hanno amputato la
mano di un prigioniero accusato di furto di pecore. L'amputazione è stata
effettuata nella prigione centrale di Mashhad.
La notizia è stata riportata dal quotidiano Khorasan, che
ha identificato il detenuto come Ali Kh., che era stato arrestato per furto di
pecore nel 2011 quando aveva 28 anni.
La mano del prigioniero è stata amputata con una
ghigliottina e, dopo l'amputazione, l’uomo è stato inviato nella clinica del
carcere per le cure mediche.
Il codice penale islamico dell'Iran consente
l'amputazione di mani e piedi per imputati accusati di rapina.
Sulla base dell'articolo 201 del codice penale islamico,
la rapina viene una prima volta punita con l'amputazione di quattro dita della
mano destra del ladro; per la seconda volta è punita con l'amputazione del
piede sinistro e per la terza volta l'imputato viene condannato all'ergastolo.
Il ladro viene condannato a morte per la quarta volta.
Secondo Khorasan News, la sentenza di amputazione per
questo prigioniero è stata emessa dai "giudici esperti della Corte
d'Appello" che “hanno ritenuto il verdetto completamente legittimo
considerate le prove".
MAROCCO: CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO
15 gennaio 2018: Hicham Mouchtari, accusato in Marocco di
aver ucciso nel marzo 2017 il deputato Abdellatif Merdas, è stato condannato a
morte, riferisce Media 24. L'imputato è stato giudicato colpevole al termine di
un'udienza che si è svolta nella Corte d'Appello di Casablanca. La sentenza
capitale era stata richiesta dal pubblico ministero.
Il 7 marzo 2017, a tarda sera, Abdellatif Merdas, membro
del partito dell'Unione Costituzionale (UC), fu assassinato in Benghazi Street,
nel distretto California di Casablanca. Colpito con arma da fuoco alla testa,
al collo e al petto, morì mentre era dentro la sua auto.
(Fonti: en.yabiladi.com, 15/01/2018)
Per saperne di piu' :
BANGLADESH: 9 CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO POLITICO
14 gennaio 2018: Un tribunale speciale di Khulna, in
Bangladesh, ha condannato a morte nove persone per l’omicidio dell’attivista
della Awami League Probhas Roy, commesso l’anno scorso a Narail.
Il verdetto è stato emesso dal giudice MA Rob alla
presenza di tutti gli imputati, che dovranno anche pagare una multa di 50.000
taka ciascuno.
I condannati a morte sono Shahidur Rahman Mina, 52 anni,
e suo fratello Md Ilius Mina, 56, Ashikur Mina, 22, Rassel Mina, 30, Bashar
Mollah, 30, Rabiul Mollah, 25, Enayet Mollah, 53, Yasin Mollah, 24, e Mamun Mia,
28. Sono tutti residenti nel villaggio di Mirapara nel sottodistretto di Narail
Sadar.
Secondo l'accusa, Probhas Roy, un attivista della Awami
League del sindacato Bhadrabila Parishad a Sadar, aveva lavorato per il
candidato della Lega Khairuzzaman Fakir in elezioni tenutesi a gennaio 2017.
Nelle elezioni, il candidato indipendente Shahidur Rahman
Mina, che era anche un influente leader della Awami League, vinse.
Il 1° febbraio 2017, sostenitori di Mina avrebbero
attaccato con armi da taglio il rivale politico Probhas Roy, che
successivamente morì in ospedale.
RD CONGO: LEADER RIBELLE CONDANNATO A MORTE
13 gennaio 2018: Un tribunale militare nella regione
orientale della Repubblica Democratica del Congo ha condannato a morte un
leader ribelle.
Guylain Mumbere Kitambala, un leader del Mayi-Mayi
perseguito per possesso illegale di armi e partecipazione a un movimento
ribelle, è stato condannato alla "pena di morte", secondo una
sentenza emessa a Beni dal tribunale militare della provincia del Nord Kivu.
I suoi 16 co-imputati sono stati condannati a pene che
vanno dai 3 ai 15 anni di carcere.
La pena di morte non viene applicata nella RDC dal 2002,
a causa di una moratoria. Viene commutata in carcere a vita.
I Mayi-Mayi sono gruppi di autodifesa formati su base
etnica.
La parte orientale della Repubblica Democratica del
Congo, in particolare le province del Nord e del Sud Kivu, è teatro di violenze
da oltre 20 anni.
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