sabato 20 gennaio 2018

       nessuno    tocchi     CAINO         
   NO   ALLA   PENA    DI    MORTE...........





1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : TEXAS (USA): ANTHONY ALLEN SHORE GIUSTIZIATO 2.  NEWS FLASH: IRAN: MANO AMPUTATA PER FURTO 3.  NEWS FLASH: MAROCCO: CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO 4.  NEWS FLASH: BANGLADESH: 9 CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO POLITICO 5.  NEWS FLASH: RD CONGO: LEADER RIBELLE CONDANNATO A MORTE 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


TEXAS (USA): ANTHONY ALLEN SHORE GIUSTIZIATO
18 gennaio 2018: Anthony Allen Shore, 55 anni, bianco, è stato giustiziato.

Era accusato di 4 omicidi a sfondo sessuale. Era stato soprannominato dalla stampa “Lo Strangolatore” e "Tourniquet Killer", ossia l’assassino del laccio emostatico.
L’omicidio per il quale oggi è stato giustiziato era quello di Maria del Carmen Estrada, 21 anni, avvenuto il 16 aprile 1992, e per il quale era stato condannato a morte nella Harris County il 27 ottobre 2004.
I suoi omicidi vennero tutti scoperti con diversi anni di ritardo, solo dopo lo sviluppo delle banche dati del Dna. Dopo aver scontato una pena per aver molestato sessualmente le sue due figlie minori, ed essere stato inserito nel database dei crimini sessuali, venne associato al caso irrisolto di Estrada, ed arrestato il 24 ottobre 2003.
In seguito aveva confessato gli omicidi, preceduti da violenze sessuali, di Laurie Lee Tremblay, 14 anni, rapita mentre andava a scuola il 26 settembre 1986, di Dana Sanchez, 16 anni, uccisa il 6 luglio 1995; e Diana Rebollar, 9 anni, violentata e uccisa l’8 agosto 1994. Tutte le vittime erano ispaniche.
In seguito altre 3 donne hanno sostenuto di essere state violentate da Shore.
Al processo aveva ammesso i fatti, sostenendo di non essere riuscito a controllarsi. Oggi, con le sue ultime parole, ha espresso rimorso.
Shore diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Texas e negli Usa, il 546° da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, e la n° 1.466 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.

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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

IRAN: MANO AMPUTATA PER FURTO
17 gennaio 2018: Le autorità iraniane hanno amputato la mano di un prigioniero accusato di furto di pecore. L'amputazione è stata effettuata nella prigione centrale di Mashhad.
La notizia è stata riportata dal quotidiano Khorasan, che ha identificato il detenuto come Ali Kh., che era stato arrestato per furto di pecore nel 2011 quando aveva 28 anni.
La mano del prigioniero è stata amputata con una ghigliottina e, dopo l'amputazione, l’uomo è stato inviato nella clinica del carcere per le cure mediche.
Il codice penale islamico dell'Iran consente l'amputazione di mani e piedi per imputati accusati di rapina.
Sulla base dell'articolo 201 del codice penale islamico, la rapina viene una prima volta punita con l'amputazione di quattro dita della mano destra del ladro; per la seconda volta è punita con l'amputazione del piede sinistro e per la terza volta l'imputato viene condannato all'ergastolo. Il ladro viene condannato a morte per la quarta volta.
Secondo Khorasan News, la sentenza di amputazione per questo prigioniero è stata emessa dai "giudici esperti della Corte d'Appello" che “hanno ritenuto il verdetto completamente legittimo considerate le prove".

MAROCCO: CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO
15 gennaio 2018: Hicham Mouchtari, accusato in Marocco di aver ucciso nel marzo 2017 il deputato Abdellatif Merdas, è stato condannato a morte, riferisce Media 24. L'imputato è stato giudicato colpevole al termine di un'udienza che si è svolta nella Corte d'Appello di Casablanca. La sentenza capitale era stata richiesta dal pubblico ministero.
Il 7 marzo 2017, a tarda sera, Abdellatif Merdas, membro del partito dell'Unione Costituzionale (UC), fu assassinato in Benghazi Street, nel distretto California di Casablanca. Colpito con arma da fuoco alla testa, al collo e al petto, morì mentre era dentro la sua auto.
(Fonti: en.yabiladi.com, 15/01/2018)
Per saperne di piu' :

BANGLADESH: 9 CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO POLITICO
14 gennaio 2018: Un tribunale speciale di Khulna, in Bangladesh, ha condannato a morte nove persone per l’omicidio dell’attivista della Awami League Probhas Roy, commesso l’anno scorso a Narail.
Il verdetto è stato emesso dal giudice MA Rob alla presenza di tutti gli imputati, che dovranno anche pagare una multa di 50.000 taka ciascuno.
I condannati a morte sono Shahidur Rahman Mina, 52 anni, e suo fratello Md Ilius Mina, 56, Ashikur Mina, 22, Rassel Mina, 30, Bashar Mollah, 30, Rabiul Mollah, 25, Enayet Mollah, 53, Yasin Mollah, 24, e Mamun Mia, 28. Sono tutti residenti nel villaggio di Mirapara nel sottodistretto di Narail Sadar.
Secondo l'accusa, Probhas Roy, un attivista della Awami League del sindacato Bhadrabila Parishad a Sadar, aveva lavorato per il candidato della Lega Khairuzzaman Fakir in elezioni tenutesi a gennaio 2017.
Nelle elezioni, il candidato indipendente Shahidur Rahman Mina, che era anche un influente leader della Awami League, vinse.
Il 1° febbraio 2017, sostenitori di Mina avrebbero attaccato con armi da taglio il rivale politico Probhas Roy, che successivamente morì in ospedale.

RD CONGO: LEADER RIBELLE CONDANNATO A MORTE
13 gennaio 2018: Un tribunale militare nella regione orientale della Repubblica Democratica del Congo ha condannato a morte un leader ribelle.
Guylain Mumbere Kitambala, un leader del Mayi-Mayi perseguito per possesso illegale di armi e partecipazione a un movimento ribelle, è stato condannato alla "pena di morte", secondo una sentenza emessa a Beni dal tribunale militare della provincia del Nord Kivu.
I suoi 16 co-imputati sono stati condannati a pene che vanno dai 3 ai 15 anni di carcere.
La pena di morte non viene applicata nella RDC dal 2002, a causa di una moratoria. Viene commutata in carcere a vita.
I Mayi-Mayi sono gruppi di autodifesa formati su base etnica.

La parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, in particolare le province del Nord e del Sud Kivu, è teatro di violenze da oltre 20 anni.

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