domenica 23 novembre 2014

BUDDISMO MAHAYANA



Bassorilievo buddhista mahāyāna rinvenuto nella regione del Gandhāra e risalente al II-III secolo d.C., conservato al Museo Guimet diParigi. Da sinistra verso destra: un devoto laico (upāsaka), il bodhisattvaMaitreya, il Buddha Śākyamuni, il bodhisattva Avalokiteśvara, unmonaco buddhista (bhikṣu). Le tre figure centrali mostrano con la mano destra il "gesto di incoraggiamento" (abhayamudrā), con il palmo della mano aperto invitano il fedele ad avvicinarsi senza avere paura.
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il bodhisattva Avalokiteśvara comeKhasarpaṇa Lokeśvara (Nālandā, India, IX secolo). Khasarpaṇa Lokeśvara ovvero "Signore del mondo che viene dal cielo". La mano destra è nel "gesto di garanzia" per esaudire i desideri (varadamudrā), la mano sinistra regge invece un fiore di loto (padma) simbolo della purezza.
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Il bodhisattva mahāsattva Mañjuśrīin una rappresentazione giapponesedel XVI secolo conservata al British Museum. Mañjuśrī (giapp. 文殊 Monju) viene qui rappresentato comeSiṃhāsana Mañjuśrī (Mañjuśrī a dorso di un leone ruggente). Tale raffigurazione ricorda la leggenda asiatica di un leone che aveva fatto resuscitare con un ruggito i propri cuccioli nati morti. La rappresentazione del "leone ruggente" richiama in Asia la capacità di provocare la rinascita spirituale. Mañjuśrī impugna con la mano destra la "spada" (khaḍga) ad indicare la distruzione dell'ignoranza (avidyā), mentre con la mano sinistra regge un rotolo deiPrajñāpāramitāsūtra con cui infonde la "sapienza" (prajñā).
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La bodhisattva mahāsattvaPrajñāpāramitā (Giava). Le mani sono poste nell'attivazione della Ruota del Dharma(dharmacakrapravartanamudrā). Pollice e indice della mano destra si toccano a formare al Ruota del Dharma, mentre quelle della sinistra la mettono in movimento. In quantobodhisattva mahāsattva indossa una corona a "cinque foglie" (o "punte") che la indicano come una entità non soggetta alle leggi naturali.
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Il grande stūpa di Sanchi (Madhya PradeshIndia). Questo imponentestūpa fu fatto erigere dall'imperatore buddhista Aśoka Moriya il Grande nel III secolo a.C.
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Il Dhamek stūpa di Ṛṣipatana (lett. "Assemblea dei saggi" conosciuta anche come Mṛgadāva "Bosco delle gazzelle", oggi Sārnāth in India).
Con il termine sanscrito composto Mahāyāna' (devanāgarī: महायानcinese: 大乘 pinyin: dàchéng,giapponese: daijōtibetano: theg-pa chen-povietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승 dae-seung;Grande veicolo) si intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddhiste che rifacendosi, tra gli altri, aiPrajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat, quest'ultima proclamata nel Buddhismo dei Nikāya.
Il termine mahāyāna si compone dei termini sanscriti maha con il significato di "grande" e yāna con il significato di "veicolo", quindi "Grande veicolo" da intendersi come ciò che "conduce" gli esseri senzienti verso la liberazione spirituale.
Attualmente tutte le scuole buddhiste esistenti sono di derivazione Mahāyāna, fatto salvo la scuola Theravādala quale non ha mai accolto la canonicità degli insegnamenti riportati nei sūtra mahāyāna.
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