BUDDISMO MAHAYANA
Bassorilievo buddhista
mahāyāna rinvenuto nella regione del Gandhāra e risalente al II-III secolo d.C., conservato
al Museo Guimet diParigi. Da sinistra verso
destra: un devoto laico (upāsaka), il bodhisattvaMaitreya, il Buddha Śākyamuni, il bodhisattva Avalokiteśvara, unmonaco buddhista (bhikṣu).
Le tre figure centrali mostrano con la mano destra il "gesto di
incoraggiamento" (abhayamudrā), con il palmo della mano aperto
invitano il fedele ad avvicinarsi senza avere paura.
il bodhisattva Avalokiteśvara comeKhasarpaṇa
Lokeśvara (Nālandā, India, IX
secolo). Khasarpaṇa Lokeśvara ovvero "Signore del mondo
che viene dal cielo". La mano destra è nel "gesto di garanzia"
per esaudire i desideri (varadamudrā), la mano sinistra regge invece un
fiore di loto (padma) simbolo della purezza.
Il bodhisattva
mahāsattva Mañjuśrīin una rappresentazione giapponesedel
XVI secolo conservata al British Museum. Mañjuśrī (giapp. 文殊 Monju) viene qui rappresentato comeSiṃhāsana
Mañjuśrī (Mañjuśrī a dorso di un leone ruggente). Tale raffigurazione
ricorda la leggenda asiatica di un leone che aveva fatto resuscitare con un
ruggito i propri cuccioli nati morti. La rappresentazione del "leone ruggente"
richiama in Asia la capacità di
provocare la rinascita spirituale. Mañjuśrī impugna con la mano destra la
"spada" (khaḍga) ad indicare la distruzione dell'ignoranza (avidyā),
mentre con la mano sinistra regge un rotolo deiPrajñāpāramitāsūtra con cui infonde la "sapienza" (prajñā).
La bodhisattva
mahāsattvaPrajñāpāramitā (Giava). Le mani sono poste nell'attivazione
della Ruota del Dharma(dharmacakrapravartanamudrā). Pollice e indice della mano destra si
toccano a formare al Ruota del Dharma, mentre quelle della
sinistra la mettono in movimento. In quantobodhisattva mahāsattva indossa
una corona a "cinque foglie" (o "punte") che la indicano
come una entità non soggetta alle leggi naturali.
Il grande stūpa di Sanchi (Madhya Pradesh, India). Questo imponentestūpa fu fatto erigere
dall'imperatore buddhista Aśoka Moriya il
Grande nel III secolo a.C.
Il Dhamek stūpa di Ṛṣipatana (lett.
"Assemblea dei saggi" conosciuta anche come Mṛgadāva "Bosco
delle gazzelle", oggi Sārnāth in India).
Con il termine sanscrito composto Mahāyāna' (devanāgarī: महायान, cinese: 大乘 pinyin: dàchéng,giapponese: daijō, tibetano: theg-pa chen-po, vietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승 dae-seung;Grande veicolo) si
intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddhiste che rifacendosi,
tra gli altri, aiPrajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità
spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat,
quest'ultima proclamata nel Buddhismo dei Nikāya.
Il termine mahāyāna si
compone dei termini sanscriti maha con il significato di
"grande" e yāna con il significato di "veicolo",
quindi "Grande veicolo" da intendersi come ciò che
"conduce" gli esseri senzienti verso la liberazione spirituale.
Attualmente tutte le scuole buddhiste
esistenti sono di derivazione Mahāyāna, fatto salvo la scuola Theravādala quale non ha mai accolto la
canonicità degli insegnamenti riportati nei sūtra mahāyāna.
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