BARTOLOMEO MANFREDI-IL TRIBUTO A CESARE-GALLERIA DEGLI UFFIZI FIRENZE
Il Tributo a Cesare è un'opera di Bartolomeo Manfredi (1587 circa-1620 circa). Con il suo pendent, Disputa con i dottori, dello stesso autore, proviene dalle collezione del cardinale Carlo de' Medici (1595–1666), figlio del granduca Ferdinando I de' Medici.
Inserito in una cornice intagliata e dorata, con motivi a volute e vegetali, questo dipinto alla morte del cardinale Carlo de' Medici passò al Casino Mediceo di San Marco, nel 1667 arrivò a Palazzo Pitti e nel 1753 fu portato agli Uffizi.
Nell'inventario del 1666 il dipinto era attribuito al Caravaggio; ma il critico dell'arte Voss, esaminandolo attentamente e confrontandolo con altre opere di caravaggeschi, nel 1924 lo assegnava a Bartolomeo Manfredi[2] - attribuzione confermata nel 1943 dal Longhi. Nel catalogo dei dipinti degli Uffizi, stampato nel 1926, durante la direzione di Giovanni Poggi (1880-1961), si affermava tuttavia che l'opera apparteneva alla scuola di Caravaggio;[3] ma bisogna considerare che questo catalogo presentava schede molto sintetiche.
Contro lo fondo scuro, i personaggi emergono per contrasto, nella potenza e nella drammaticità delle loro fisionomie. Mannfredi, a Roma, si pose alla guida del caravaggismo, rappresentato da gruppo variegato di artisti che raccolsero e diffusero l'erdità del luminismo e del naturalismo di Caravaggio.
Johan Zoffany - Tribuna degli Uffizi - Manfredi
Gli altri dipinti di Manfredi, oggi esposti nella stessa sala sono: Disputa coi dottori, Cristo deriso e Carità romana. I Giocatori di carte e il Concerto musicale, molto danneggiati dalla bomba di via dei Georgofili nel 1993, sono in attesa di restauro che si presenta problematico.
Gli altri dipinti di Manfredi, oggi esposti nella stessa sala sono: Disputa coi dottori, Cristo deriso e Carità romana. I Giocatori di carte e il Concerto musicale, molto danneggiati dalla bomba di via dei Georgofili nel 1993, sono in attesa di restauro che si presenta problematico.
Il Tributo a Cesare, insieme ad altre opere d'arte, allora presenti agli Uffizi, è stato riprodotto nell'opera Tribuna degli Uffizi, dipinta da Johann Zoffany nel 1776. Davanti a questo dipinto Zoffany ha inserito quattro sculture, tutte allora patrimonio degli Uffizi: il busto di giovane satiro - arte di epoca romana, ora a Villa Corsini a Castello, la Venere de' Medici oggi rimasta agli Uffizi, la Concordia seduta, che è al Museo archeologico nazionale di Firenze; i Due lottatori - arte romana - scultura rimasta nella Tribuna degli Uffizi.
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