giovedì 31 maggio 2018

LA TELENOVELLA DEL GOVERNO SEMBRA STIA PER FINIRE......



Questa buffonata sembra che sia ai titoli di coda, con questi soggetti occorre sempre usare il condizionale visto le loro continue ed incomprensibili giravolte. Da quando ho memoria una cosa del genere non l'avevo mai vista; un giorno si fa il governo, il giorno dopo non ne facciamo più nulla per poi rimangiare ciò che era stato affermato pochi minuti prima.
OK il governo più fascista del dopo guerra sta per nascere e tu
tti coloro che si dichiaravano di sinistra ed hanno votato questi partiti perchè ritenevano il PD troppo di destra penso che ora saranno felici ed io auguro loro una buona vita.
Se io fossi più giovane, con più salute e non fossi trattenuto da grandi affetti, giuro, che comincerei a fare le valige e scappare da questo paese di cacca, ma non è detto che lo possa fare.
Io avevo promesso che non mi sarei più occupato di politica, con questo post ho momentaneamente derogato ma da qui innanzi non me ne fregherà più niente di quello che potrà accadere.
Tanti auguri popolo di naviganti,santi, poeti e voltagabbana



guido michi
SERIE GIOVIANA-GALLERIA DEGLI UFFIZI FIRENZE
2° PARTE




SERIE GIOVIANA-GALLERIA DEGLI UFFIZI FIRENZE




La Serie gioviana è una collezione di ritratti ospitata nei corridoi monumentali della Galleria degli Uffizi di Firenze.
Fu iniziata nel 1552, su iniziativa di Cosimo I de' Medici, che inviò il pittore Cristofano dell'Altissimo a copiare i ritratti della Galleria universale degli uomini del vescovo di Como Paolo Giovio. Nella sua villa sul Lago di Como, Giovio aveva conservato il suo "museo" di ritratti, desunti da innumerevoli fonti, quali affreschi, dipinti, ritratti funerari e medaglie, che aveva collezionato fin da quando era stato ospite di Giulio de' Medici, a Firenze.
La galleria copiata dall'Altissimo prevedeva un formato unico per i ritratti, rettangolare e medio-piccolo, a mezzo busto, in modo da essere più facilmente trasportati fino a Firenze. All'epoca della seconda edizione delle Vite di Vasari erano stati copiati circa 280 ritratti, che si trovavano nella Sala del Mappamondo, a Palazzo Vecchio.
Cristofano dell'Altissimo vi lavorò fino al 1589 e poco dopo la collezione, per il volume raggiunto, venne spostata da Ferdinando I de' Medici alla galleria degli Uffizi.
Nel 1597 venne riordinata da Filippo Pigafetta che fissò criteri di "dignità", divise i ritratti secondo le professioni e ordinò di colmare alcune lacune. Spostati dal corridoio nel Settecento, vennero ricollocati solo nel 1970. Le tavole sono oggi 488, compresi i ritratti di due direttori della galleria nel Settecento: Luigi Lanzi e Tommaso Puccini.
Le serie, per completezza e vastità, è unica, anche per la dispersione della serie comasca originale. Comprende innumerevoli personaggi, papi e re, imperatori e sultani, cardinali e nobili, santi e religiosi, scienziati e letterati, artisti e condottieri. Numerosi sono i ritratti femminili. Il ritratto, presente nella serie, è rimasto a volte l'unica testimonianza di opere poi perdute, come la "Serie vaticana", affrescata da Piero della Francesca e copiata da Giulio Romano, che fu poi distrutta per far posto agli affreschi delle Stanze di Raffaello.

mercoledì 30 maggio 2018

AGNOLO BRONZINO-COSIMO I DE' MEDICI-GALLERIA DEGLI UFFIZI 
FIRENZE

Il ritratto di Cosimo I de' Medici in armatura è un olio su tavola di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino. Di questo dipinto si conoscono alcune repliche.
Ritratto di Cosimo I de' Medici in armatura
Autore Agnolo Bronzino
Data 1545
Tecnica olio su tavola
Dimensioni 71×57 cm
Il dipinto è presentato entro una cinquecentesca cornice di legno, con ornati d'oro zecchino su fondo nero. Quest'opera si trovava nella Villa di Castello e fu portata agli Uffizi nel 1925, poiché quell'anno fu assegnata al Bronzino da Carlo Gamba, storico dell'arte e funzionario della Soprintendenza, che confrontò questo dipinto con varie repliche, esistenti in altri musei.
Giorgio Vasari nel 1568 scrisse che Bronzino aveva ritratto il Granduca Cosimo I che allora era giovane, armato tutto d'armi bianche e con una mano sopra l'elmo. La datazione 1545 è dovuta al fatto che Cosimo I non mostra l'onorificenza del Toson d'Oro che gli fu conferita nel 1546. La data è confermata da una lettera del 1545, indirizzata al maggiordomo Riccio, in cui il Bronzino chiede il prezioso materiale di lapislazzulo polverizzato, per ottenerne il colore blu da utilizzare per un ritratto, specificando che il campo è grande ed ha da essere securo [scuro]. Sullo sfondo di questo dipinto si vede infatti un tendaggio blu molto scuro.

Severa è l'espressione di Cosimo I che indossa la sua armatura completa, illuminata da sprazzi di luce. Al movimento del braccio verso destra si contrappongono la testa nuda e lo sguardo, volti verso sinistra. Con la mano poggiata sull'elmo, messa in primo piano e notata dal Vasari, Cosimo de' Medici esprime potenza e forza.
Cosimo I de' Medici fece costruire la fabbrica per gli uffici amministrativi dello Stato - che oggi è chiamata Galleria degli Uffizi - e collegare la sua nuova residenza di Palazzo Pitti con il Palazzo Vecchio, attraverso il Corridoio Vasariano.
BOTTICELLI-LA MADONNA IN GLORIA-GALLERIA DEGLI UFFIZI 
FIRENZE

La Madonna in gloria di serafini è un dipinto a tempera su tavola (120x65 cm) realizzato da Sandro Botticelli, databile tra il 1469 e il 1470.
Non si conosce la collocazione originaria dell'opera, che è registrata negli inventari degli Uffizi del 1784 e del 1825 come opera di anonimo.
Fu Bode ad attribuirla per primo a Botticelli, datandola alla prima fase "verrocchiesca" dell'artista, databile al 1469-1470 circa, appena prima della Fortezza. In seguito gli altri studiosi confermarono la sua ipotesi, con l'eccezione di Adolfo Venturi, che la riferì alla scuola di Filippo Lippi.
Descrizione e stile
La Madonna, dall'atteggiamento pensoso, tiene il Bambino sulle ginocchia circondata da una "gloria" di serafini tra i quali spuntano vari raggi dorati.
L'opera è caratterizzata da un chiaroscuro incisivo, non esente da passaggi grafici, che dimostra l'adesione temporanea del giovane artista ai modi del Verrocchio, di cui fu forse aiuto di bottega durante la formazione. La tipologia del Bambino però è già pienamente botticelliana, a differenza della stilisticamente vicina Madonna del Roseto, con forme ben tornite e con un'espressione di lieve malinconia, che sembra renderlo conscio della sua sacralità (è infatti nell'atto di benedire). La figura di Maria è allungata e sciolta nelle articolazioni, ben più che nelle opere di Filippo Lippi, altro modello del giovane pittore. Al Lippi rimanda il delicato ovale del volto di Maria, di una rarefatta bellezza ideale in cui predomina la linea di contorno.

martedì 29 maggio 2018


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"The Florence Experiment": tra arte e scienza 

Fino al 26 agosto


Lasciati guidare le nostre visite guidate dedicate a tutti gli interessati. Ogni giovedì alle 17.30 e ogni sabato alle 16.30. Altri appuntamenti disponibili su prenotazione.

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Ultimi appuntamenti per gli incontri in Bottega Strozzi, questa volta dedicato a "Feticci e poesia", Antonio Natali a dialogo con Carlo Cuppini nella sede del bookshop di Palazzo Strozzi.

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ITALIA:
SPAGHETTI, MANDOLINI e MAFIA


L’Italia da una parte ha dato i natali a personaggi che hanno illuminato e continuano a farlo la cultura di tutto il mondo occidentale, vogliamo ricordare ad esempio un LEONARDO, un DANTE, un MICHELANGELO, un VERDI, un FERMI o un MANZONI e dall’altro ha creato un popolo di smidollati, senza spina dorsale sempre pronti a cambiare casacca ed a saltare sul carro del potente di turno.
Quando all’estero mi dichiaro cittadino del bel paese e mi sento dire in modo sarcastico “ITALIA SPAGHETTI, MANDOLINI E MAFIA” ciò mi fa irritare ma poi pensandoci bene mi dico che tutto sommato questa brutta nomea ce la meritiamo…… eccome se ce la meritiamo.
Siamo un popolo che non è stato mai protagonista in nessun tipo di rivoluzione. Vogliamo ricordare come abbiamo raggiunto la tanto decantata unità nazionale ? Il merito lo dobbiamo all’intervento nella seconda guerra di indipendenza della Francia di NAPOLEONE III°.
La cosidetta rivoluzione del 29 aprile 1859 attraverso la quale fu cacciato l’ultimo Gran Duca di Toscana LEOPOLDO II° fu degna della peggior operetta per non parlare della mitica spedizione dei 1000 con la quale Garibaldi annesse alla costituenda Italia il regno delle Due Sicilie che si realizzò per la Sicilia grazie all’accordo realizzato con la mafia e Napoli si arrese senza colpo ferire per la volontà delle famiglie camorriste. Questa è la gloriosa storia del nostro paese.
Solo pochissimi coraggiosi seppero opporsi alla dittatura fascista che durò per venti anni e la cui caduta fu causata principalmente dallo sciagurato andamento della seconda guerra mondiale. Durante il ventennio il popolo andava felice e contento ad ascoltare le cretinate sparate da quel grande delinquente di Mussolini che mandò a morire la migliore gioventù nei deserti del nord Africa o nelle steppe della Russia con vestiti che tenevano caldo in Africa e facevano morire dal freddo in Russia. Tutti o quasi tutti fascisti prima del 25 luglio 1943i per poi diventare tutti o quasi tutti anti-fascisti quando il regime collassò a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo.
Questi sono gli italiani(sic) un popolo con grandi potenzialità ma che preferisce il compromessino, il quieto vivere e usano con abilità l’arte dell’arrangiarsi, incapaci di assumere un qualsiasi tipo di responsabilità e sempre pronti ad incolpare gli altri per i propri insuccessi.
A seconda dei momenti o degli eventi siamo esperti in tutto, diventiamo geofisici in occasione di terremoti o grandi clinici quando si parla della salute delle persone. Coloro che mi conoscono sanno che purtroppo per me io sono un malato oncologico ed a tal proposito ho ricevuto a suo tempo consigli i più strani per curare la mia malattia ma quello che mi ha fatto scompisciare dal ridere è stato uno che mi consigliava di fare dei quotidiani clisteri di caffè ed oggi a seguito delle note vicissitudini politico- istituzionali tutti esperti in costituzione della quale non hanno letto che poche righe.
Ed ora veniamo all’oggi dopo il fallimento previsto del cosi detto governo del cambiamento(sic) si è scatenata la solita canea dei tanti difensori della democrazia. Democrazia che sarebbe stata violata perchè sarebbe stato impedito la costituzione del governo GIALLO-VERDE.
La lega ed il M5S alle ultima tornata elettorale si sono presenti divisi ed in competizione tra loro e con programmi di governo completamente antitetici. Gli elettori Leghisti votavano lega e vedevano nel M5S il proprio antagonista ed avversario da battere ed al contempo gli elettori grillini avevano la stessa visione e gli stessi obbiettivi cioè battere la Lega e ottenere il governo del paese. Improvvisamente tutte le divisioni che separavano questi due partiti sono state messe in soffitta e attraverso una specie di referendum che ha visti impegnati poche migliaia di persone rispetto ai milioni di elettori che avevano dato la loro fiducia hanno messo su una specie di contratto che non era altro che un copia incolla dei loro separati ed antitetici programmi di governo. Quando si parla di democrazia violata e ci si accalora, viene raccontata una bugia grande come una montagna, infatti questi partiti presentandosi come competitor e non in coalizione hanno mostrato all’elettorato un volto diverso truffandoli e carpendo la loro buona fede. Che cosa aveva di diverso questo potenziale governo da quelli precedenti nati da un inciucio ? Niente proprio niente! Ma si sa che il popolo italiano è facilmente condizionabile e ciò che prima era considerato una grande schifezza cambiando gli attori diventa tutto giusto e perfetto.
Il bello doveva ancora venire.
Questi partiti (LEGA e M5S) che per anni hanno fatto un’ insistente campagna contro i PRFESIDENTI DEL CONSIGLIO non eletti, mostrando anche in questo caso la loro profonda ignoranza, visto che da quando esiste questa costituzione i governi non possono essere eletti direttamente dal popolo, che cosa ti inventano ? Propongono alla PDC un perfetto sconosciuto che non era stato eletto neanche alla presidenza dell’assemblea condominiale ed anche in questo caso hanno contradetto le loro ferree convinzioni............ma non è finita qui nel ruolo importantissimo e delicatissimo di ministro dell’economia cercavano di far passare la figura ambigua del Prof. PAOLO SAVONA.
Nella missione che il M5S si è dato c’è l’encomiabile impegno di lottare contro i cosi detti poteri forti che stanno controllando l’economia mondiale e di conseguenza anche quella del nostro disastrato paese.
Questi geni che cosa ti combinano ? Propongono nel ruolo chiave di ministro dell’economia il Prof. PAOLO SAVONA esponente neanche secondario di questi poteri. Vogliamo ricordare che egli è stato presidente dell’IMPREGILO a cui fu affidato la costruzione del ponte sullo stretto, presidente del CONSORZIO VENEZIA NUOVA che ha avuto il compito di realizzare il tanto chiacchierato MOSE ed infine il Professore è vice-presidente vicario dell’ASPEN INSTITUTE sezione Italia.
Per chi si fosse perso il post che ho pubblicato sul mio profilo Facebook e sul mio blog NOTIZIE G.M. michiguido2blogspot.com dal titolo “CHE COSA E’ L’ISTITUTO ASPEN DEL QUALE IL PROF. P. SAVONA E’ VICE-PRESIDENTE VICARIO PER LA SEZIONE ITALIANA ?” qui di seguito ne ripubblico uno stralcio.
“L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 da un gruppo di intellettuali e uomin d’affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica complessa e in continua evoluzione. Il fine ultimo è incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. L’istituto e i suoi partner internazionali perseguono la creazione di un terreno comune di comprensione approfondita in uno scenario non ideologizzato attraverso seminari, programmi culturali, conferenze e iniziative di promozione della leadership.
La sede centrale ufficiale è a Washington D.C., ma vi sono dei campus di riferimento ad Aspen, nel Colorado, e a Chesapeake Bay, nel Maryland. Negli anni si è formata una rete internazionale che ha visto la rapida ramificazione dell’istituto in giro per il mondo: Berlino, Roma, Lione, Tokyo, Nuova Delhi e Bucarest etc.
L’Aspen Institute è finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali. Attualmente Walter Isaacson è il suo presidente mondiale e CEO. Vi domanderete: chi è costui? E’ l’ex presidente della CNN, il canale televisivo statunitense più potente e conosciuto al mondo. Pensate che quest’uomo ha rinunciato ad una delle poltrone più ambite del pianeta pur di sedere in cima all’Aspen Institute. Da un episodio del genere possiamo dedurre la planetaria importanza di questa organizzazione.
Quello che interessa noi, in questo delicato momento socio-politico che sta attraversando l’Italia, è la sede italiana di questo indefinibile istituto di origine statunitense. Scavando tra i meandri del potere e risalendo i fili dei burattini, forse, avremo una possibilità di scovare la matrice dell’inganno democratico in cui siamo stati imprigionati.
Aspen Institute Italia
Giulio Tremonti è il presidente e Paolo Savona vice-presidente vicario…………”
In questo quadro di assoluta instabilità politica questi pazzi gettano benzina sul fuoco aizzando un popolo irragionevole e incapace di un giudizio autonomo ed anche i media hanno le loro gravi responsabilità in quanto per loro è più facile dare voce a chi urla piuttosto che darla alle persone sagge, raziocinanti e che sono in grado di usare la ragione e l’intelletto.
Io posso capire l’irritazione degli esponenti della LEGA e di quelli del M5S, pensavano di aver messo le mani sul potere ed invece si sono trovati con un pugno di mosche in mano. La Meloni con i suoi FRATELLI D’ITALIA che cosa c’entra in tutto ciò ? Se ben mi ricordo aveva dichiarato sin dall’inizio che il partito FRATELLI D’ITALIA sarebbe stato all’opposizione del governo GIALLO-VERDE ed addirittura, la Giorgia, aveva bollato Salvini come traditore del centro-destra. Ora in modo improvviso si schiera con i grillini chiedendo di mettere in stato d’accusa il Presidente della Repubblica MATTARELLA.
Ho la netta sensazione che questi volessero emulare i ladri di PISA che litigavano il giorno per poi andare a rubare assieme la notte. Con la storia di stare all’opposizione questi signori si sarebbero pappati anche le presidenze delle commissioni parlamentari di garanzia facendo BINGO, per fortuna le bugie hanno le gambe corte ed alla fine la verità viene sempre a galla.
Ed ora cosa accadrà? Cottarelli, il presidente del consiglio incaricato andrà in parlamento farà approvare la legge di bilancio ed immediatamente si dimetterà aprendo di fatto la strada a nuove elezioni che con l’attuale legge elettorale non produrranno nulla di nuovo,….anzi casini su casini; lo spread continuerà a salire, il PIL ricomincerà a calare e con esso anche il potere d’acquisto delle famiglie……chi saranno le vittime di questo sfacelo i soliti noti, vale a dire la classe medio bassa della nostra società.
LA GRECIA E’ SEMPRE PIU’ VICINA.
Io lo avevo già deciso da tempo ma oggi sono sempre più convinto della scelta di non andare a votare perché non mi fido più di questa classe politica fatta di inetti e di farabutti.
OGGI PIU’ CHE MAI PROCLAMO DI ESSERE UN ANARCHICO INDIVIDUALISTA, UMANISTA, PACIFISTA E GANDHIANO.



guido michi

lunedì 28 maggio 2018



Matteo Renzi Newsletter


Lunedì 28 maggio 2018

Enews 528


Leggo volentieri i vostri commenti. Le vostre idee. Le vostre critiche.
E naturalmente al solito indirizzo matteo@matteorenzi.it leggo volentieri le vostre disponibilità a dare una mano.

Dieci piccole riflessioni su ciò che sta accadendo in Italia

1. Tutto il caos di questi 85 giorni nasce dal 4 dicembre 2016, dal No al Referendum Costituzionale. Purtroppo sta avvenendo ciò che avevamo pronosticato: Paese più debole, litigi tra coalizioni, ricadute finanziarie. Occorre un sistema più semplice, che garantisca la sera stessa di sapere chi ha vinto. Come per i Sindaci, ma il ballottaggio funziona solo se è previsto per una sola Camera. Spero che finalmente ci sia l'onestà intellettuale di riconoscere che quella riforma non serviva a me: serviva all'Italia.

2. Dopo il 4 marzo noi siamo stati seri e abbiamo detto: riconosciamo la sconfitta, tocca a loro. Loro non sono stati capaci. O hanno avuto paura. Perché è facile promettere la luna in campagna elettorale, ma quando arriva la responsabilità di governare è più comodo scappare. Il disastro di questi giorni ha due responsabili: Salvini e Di Maio. Ma il conto lo pagano e lo pagheranno le famiglie italiane.

3. Cinque Stelle e Lega hanno passato la scorsa legislatura a inveire contro i premier non eletti. E hanno proposto un premier che non era mai stato eletto in Parlamento, in Regione, in Comune, in Europa. Mai eletto da nessuna parte, nemmeno nel consiglio pastorale (se fosse stato eletto lì, lo avrebbe sicuramente messo nel curriculum alla voce "rilevanti esperienze ecclesiastiche"). Tutto perfettamente e costituzionalmente legittimo. Ma allora perché tante polemiche in passato?

4. Questo premier non eletto era alla testa di una coalizione che non si era presentata insieme alle elezioni. Perché quelli che oggi chiedono "Rispettate il Popolo" dovrebbero ricordare che il Popolo sulle urne aveva trovato la Lega insieme a Berlusconi, non insieme a Grillo. Era accaduto anche nel 2013 con PD, NCD, Scelta Civica. Solo che allora i grillini e i leghisti lo chiamavano "Inciucio", oggi lo hanno chiamato "Contratto".

5. Alle Elezioni del 4 marzo nessuno aveva proposto l'uscita dall'Euro. Non c'è nessuna maggioranza tra gli italiani che si sia espressa a favore dell'uscita dall'Euro. Gli unici due esponenti che hanno ipotizzato questa ipotesi sono stati i parlamentari leghisti Bagnai e Borghi. Bagnai è stato sconfitto nel collegio di Firenze dal sottoscritto. Borghi è stato sconfitto nel collegio di Siena da Padoan. Chi vuole uscire dall'Euro lo deve dire prima delle elezioni, non dopo.

6. Ipotizzare l'uscita dall'Euro, con un piano B studiato anche dal candidato Ministro, ha creato un disastro finanziario per l'Italia. L'ipotesi di non restituire 250 miliardi di Euro di debito pubblico, l'idea di creare una sorta di moneta parallela ha dato l'idea di un Paese allo sbando. Il Presidente della Repubblica ha esercitato le sue prerogative costituzionali come tutti gli altri suoi predecessori hanno fatto in più di una circostanza e io ne sono testimone anche personale. La Costituzione va almeno letta.

7. Mattarella era pronto a firmare la nomina per il Ministero dell'Economia per il braccio destro di Salvini, Giorgetti. Ma la Lega non ha voluto. Savona ha un curriculum diverso dall'identikit del grillo-leghista: banchiere di lungo corso, uomo che ha partecipato ai convegni Bilderberg, esponente della finanza internazionale, professionalmente coinvolto in vicende come Impregilo, il ponte sullo Stretto, il Mose di Venezia. Perché Giorgetti no e Savona sì? Cosa c'è sotto? Salvini ha usato questa vicenda come alibi perché preferisce fare campagna elettorale sulla pelle degli italiani, ma non vuole governare.

8. Di Maio ha proposto la messa in stato d'accusa del Presidente Mattarella. Lo ha fatto dopo aver ripetuto per tutta la settimana che sui ministri "decide il Presidente della Repubblica". Che cosa è accaduto? Perché Di Maio ha cambiato idea? Tutto nasce con Salvini che scrive su Facebook "Sono davvero arrabbiato" e Di Maio si affretta a mettere il "Mi piace". Più che la Terza Repubblica, questi due sembrano in Terza Media.

9. Si andrà molto presto alle Elezioni, frutto dell'incapacità di governare di Lega e Cinque Stelle. Sarà una battaglia incredibile tra chi vuole uscire dall'Europa e chi vuole un'Italia forte ma dentro l'Europa. Sarà una battaglia tra chi combatte sulla base di fake news e chi porterà numeri, fatti, argomenti. Sarà una battaglia tra chi mette in discussione l'appartenenza atlantica dell'Italia e chi non vuole cambiare una linea di politica estera che l'Italia segue da 70 anni. Sarà una battaglia tra chi scommette sull'antipolitica e chi crede nella politica.

10. Il PD non deve perdere neanche un secondo a litigare, ma offrire un'alternativa credibile. Repubblicana. Se gli estremisti vinceranno l'imminente sfida elettorale il conto lo pagheranno le famiglie, i piccoli imprenditori, i giovani, i pensionati, il popolo. E non si deve aver paura di sfidare a viso aperto i diffusori di bugie spaziali. Loro hanno i social e i talk, noi dovremo chiamare a raccolta più persone possibili anche al di fuori della stretta cerchia politica. Da oggi deve partire il coinvolgimento di tante persone che vedono il rischio che l'uscita dalla casa comune europea distrugga il futuro dei nostri figli. Casa per casa, porta a porta, piazza per piazza.

Se l'Italia all'improvviso torna a rischiare non è colpa dell'arroganza di qualche cancelleria europea, ma dell'incompetenza di qualche aspirante statista italiano. Siamo più forti delle nostre paure. Rimettiamoci in gioco, tutti insieme. E salviamo l'Italia, i suoi risparmi, i suoi valori. Il suo futuro.

Un sorriso, sempre e comunque
Matteo
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domenica 27 maggio 2018

CHE COSA E’ L’ISTITUTO ASPEN DEL QUALE IL PROF. PAOLO SAVONA E’ VICE PRESIDENTE VICARIO PER LA SEZIONE ITALIANA ?
Ormai è ufficiale il così detto governo del cambiamento (sic) è saltato e la pietra di inciampo risulterebbe essere l’impossibilità di nominare ministro dell’economia il Prof. Paolo SAVONA.
I leghisti ed in particolar modo i penta stellati hanno da sempre messo alla gogna tutti coloro che erano in odore di essere collegati con i poteri forti ed oscuri che tengono le redini della economia mondiale e conseguentemente anche di quella del nostro paese. Poteri che sarebbero la causa principe della nostra disastrata situazione economica. Orbene questi paladini del bene che si battono contro le forze oscure del male che cosa fanno ? Propongono nel delicatissimo ed importantissimo ruolo di ministro dell’economia il vice presidente vicario di una di queste organizzazioni che risulta essere molto ambigua nelle sue finalità.
L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 da un gruppo di intellettuali e uomin d’affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica complessa e in continua evoluzione. Il fine ultimo è incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. L’istituto e i suoi partner internazionali perseguono la creazione di un terreno comune di comprensione approfondita in uno scenario non ideologizzato attraverso seminari, programmi culturali, conferenze e iniziative di promozione della leadership.
La sede centrale ufficiale è a Washington D.C., ma vi sono dei campus di riferimento ad Aspen, nel Colorado, e a Chesapeake Bay, nel Maryland. Negli anni si è formata una rete internazionale che ha visto la rapida ramificazione dell’istituto in giro per il mondo: Berlino, Roma, Lione, Tokyo, Nuova Delhi e Bucarest etc.
L’Aspen Institute è finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali. Attualmente Walter Isaacson è il suo presidente mondiale e CEO. Vi domanderete: chi è costui? E’ l’ex presidente della CNN, il canale televisivo statunitense più potente e conosciuto al mondo. Pensate che quest’uomo ha rinunciato ad una delle poltrone più ambite del pianeta pur di sedere in cima all’Aspen Institute. Da un episodio del genere possiamo dedurre la planetaria importanza di questa organizzazione.
Quello che interessa noi, in questo delicato momento socio-politico che sta attraversando l’Italia, è la sede italiana di questo indefinibile istituto di origine statunitense. Scavando tra i meandri del potere e risalendo i fili dei burattini, forse, avremo una possibilità di scovare la matrice dell’inganno democratico in cui siamo stati imprigionati.
Aspen Institute Italia
Giulio Tremonti è il presidente dell'Aspen Institute Italia, in cui operano molti intellettuali italiani.
I Membri del comitato esecutivo di Aspen Institute Italia sono:
• Luigi Abete;
• Giuliano Amato (Presidente Onorario);
• Lucia Annunziata;
• Sergio Berlinguer;
• Domenico Cacopardo;
• Giuseppe Cattaneo (Consigliere del Presidente);
• Gerhard Dambach;
• Marta Dassù;
• Gianni De Michelis (Presidente Onorario);
• John Elkann (Vicepresidente);
• Jean-Paul Fitoussi;
• Marco Fortis;
• Franco Frattini;
• Gabriele Galateri di Genola;
• Richard Gardner;
• Donato Iacovone;
• Gianni Letta;
• Emma Marcegaglia;
• Giampiero Massolo;
• Paolo Mieli;
• Enzo Moavero Milanesi;
• Mario Monti;
• Mario Moretti Polegato;
• Lorenzo Ornaghi;
• Riccardo Perissich;
• Angelo Maria Petroni (Segretario Generale);
• Romano Prodi;
• Francesco Profumo;
• Alberto Quadrio Curzio;
• Erwin Rauhe;
• Dario Rinero;
• Gianfelice Rocca;
• Cesare Romiti (Presidente Onorario);
• Paolo Savona (Vicepresidente Vicario);
• Carlo Scognamiglio (Presidente Onorario);
• Nicoletta Spagnoli;
• Lucio Stanca (Vicepresidente e Tesoriere);
• Francesco Starace;
• Robert K. Steel;
• Giulio Tremonti;
• Marco Tronchetti Provera;
• Beatrice Trussardi;
• Giuliano Urbani
• Giacomo Vaciago;
• Flavio Valeri;
• Giuseppe Vita;
• Elena Zambon (Vicepresidente).
Sarebbe opportuno che il popolo italiano leggesse meno i giornali sportivi e quelli di gossip e si informasse un po’ di più di cose serie che si potrebbero evitare queste schifezze provocate da persone incapaci e senza scrupoli.
MALA TEMPORA CURRUNT 


Guido Michi