
IL GELATO A FIRENZE
XVI secolo, il Rinascimento, ecco i nomi che faranno la storia del gelato
Italiano.Ruggeri, pollivendolo e cuoco a tempo perso, concorrente inatteso e
snobbato da tutti gli altri cuochi partecipanti ad una gara alla Corte dei
Medici, fra i piu bravi della Toscana, con tema: "il piatto piu singolare
che si fosse mai visto".
Ruggeri timido ed imbarazzato chiese di prendere
parte alla competizione. Avrebbe preparato un dolcetto gelato con delle ricette
quasi dimenticate e con un pizzico di fantasia. Con il suo "sorbetto"
conquistò i giudici: "Non abbiamo mai assaggiato un dolce così
squisito". E così, vincitore, diventò famoso in tutta la regione, e
ricercato ovunque.Caterina de Medici, dovendo partire per sposare Enrico, duca
d' Orléans e futuro Re di Francia, espresse il desiderio di portare con sé,
oltre a cuochi e pasticcieri, l' unico italiano, diceva lei, in grado di
umiliare i francesi, almeno in cucina. Ruggeri, che nel frattempo era tirato in
ballo ovunque per i pranzi dei personaggi più famosi dell' epoca, venne
"prelevato" dai soldati e caricato sulla nave. A Marsiglia, al banchetto
di nozze, fece conoscere dai francesi il suo gelato, la ricetta di:
"ghiaccio all' acqua inzuccherata e profumata".Era il 1533 e lui
ricevette l' ordine di dare libero sfogo alla sua fantasia, in modo da stupire
gli ospiti dei banchetti reali . Fu così, con la sua ricetta, ancora segreta
che cominciò a dare delle forme al gelato e creare veri e propri monumenti, in
miniatura. Caterina rifiutò ogni regalo od offerta di denaro pur di tenersi
stretto il buon Ruggeri, ma per lui la fama diventò l' inferno ! Venne odiato
da tutti i cuochi della capitale, fu boicottato in ogni modo, ed una sera
addirittura aggredito, derubato e bastonato!
Chiuse in una busta la ricetta
della sua invenzione e la fece rcapitare a Caterina, con questo messaggio di
congedo: "con il vostro permesso ritorno ai miei polli, sperando che la
gente mi lasci finalmente in pace e, dimenticandosi di me, si accontenti
soltanto di gustare il mio gelato".Cuochi e pasticcieri al seguito di
Caterina de' Medici si trovarono così la fortuna di diffondere il gelato in
tutta la Francia. Sempre a Firenze nel Cinquecento, Bernardo BuontalentI famoso
architetto, pittore e scultore, aveva l' hobby della cucina e di conseguenza
arrivò al gelato. L' occasione gli giunse quando ricevette l' incarico di
organizzare sontuose feste, che avrebbero dovuto a lasciare a bocca aperta
italiani e stranieri. Ovviamente i banchetti avevano un ruolo importante e
Buontalenti presentò i suoi "favolosi dolci ghiacciati", nati da uno
strano “aggeggio”.
La sua macchina a forma di scatola chiusa, con intercapedine
isolante, avrebbe avuto un cilindro centrale contenente vari ingredienti freddi
che si consolidavano grazie a spatole mosse di continuo da una manopola
esterna.. i suoi sorbettiErano a base di zabaglione e frutta, ebbero un successo
strepitoso, e le sue ricette partirono da Firenze diffondendo in breve tempo il
gelato in tutta Europa e non solo.



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