Fine al pacifismo del GIAPPONE
A settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale il Giappone rinuncia ad essere una potenza pacifista. La Camera bassa di Tokyo, controllata dal premier Shinzo Abe, ha approvato ieri due leggi che autorizzano le proprie forze armate a combattere all’estero, a sostegno di missioni di pace internazionale e per auto-difesa. Il controverso riarmo nipponico aveva bisogno di una modifica della Costituzione, imposta nel 1946 dagli Stati Uniti e considerata “punitiva” dai nostalgici dell’impero […] La legge è passata grazie al sostegno del centrodestra e degli alleati del New Komeito ( espressione del movimento Buddista SOKA GAKKAI ) e dovrà essere approvata dalla Camera alta, dove Abe gode di numeri meno schiaccianti. Il varo non è però più in discussione e migliaia di giapponesi sono scesi subito in piazza per protestare contro lo storico addio
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