FELICITA’
Cosa
è la felicità? E’ difficile a dirsi anche se tutte le persone anelano ad essa.
L'etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice",
la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.
La
nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di
soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali
dell'antichità classica, tanto è vero che si usa come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente
tradotto come "felicità".
Per uno dei massimi poeti italiani, Mario Luzi, la felicità non esiste. “Alla felicità io non credo”. È una chimera, un miraggio
che ha effettivamente polarizzato singoli e collettività, masse umane
addirittura, conducendole anche all’ecatombe. La felicità sarebbe uno stato
durevole e io non la vedo possibile nella Terra, nella vita umana, negli
accidenti che la compongono. Mentre, ecco, la gioia, per esempio è possibile.
La vedo come un dono gratuito della vita che può scatenarsi quando uno non se
l’aspetta neanche“.
Luzi non ha fatto che definire nel modo
più corretto la felicità.
Vi è,
in modo particolare una religione, che afferma che la si può raggiungere
attraverso il potenziamento dello proprio stato vitale raggiungibile
quest’ultimo recitando continuamente un mantra….., altre religioni affermano
che la vera felicità non è di questo mondo ed altri ancora…..ognuno ha la sua
magica formuletta. Nella realtà la vera e perfetta felicità non esiste e non
potrà mai esistere.
Non la
otteniamo attraverso la ricchezza, perché al momento che diveniamo ricchi siamo
infelici per paura di dover perdere il benessere.
La
sapienza non dà la felicità, anzi, essa facendoci vedere il mondo per quello che
realmente è ci provoca sgomento e tanta triste infelicità. Potrei continuare
ancora per molto……………….
La FELICITA’ deriva da non aver nulla, da non saper
nulla, da non essere nulla, in sostanza dal totale annichilimento dell’essere.
Quando
raggiungiamo questo stato ?
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