comunicato della SOKA GAKKAI
A tutti i fedeli dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
29/07/2015: La Soka Gakkai e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai sono stati recentemente oggetto di commenti e opinioni espressi via internet, provenienti sia da aderenti all’Istituto che da persone che non ne fanno parte. Alcuni di questi commenti vengono espressi come giudizi gratuiti e senza alcun fondamento, basati su informazioni non verificate e incerte, altri contengono notizie inveritiere, altri sembrano avere l’intento di generare dubbi e incertezze, mentre altri ancora contengono grossolani errori dettati da un’evidente ignoranza sui temi trattati.
Succede, infatti, di trovare su internet – in particolare sui social network – notizie e informazioni provenienti da fonti sconosciute, come pure capita di imbattersi in commenti e opinioni di vario tipo, su qualsiasi genere di argomento, spesso senza che da questi confronti si riesca a sviluppare un’opinione corroborata da dati di fatto certi, o un senso critico che vada oltre un’idea superficiale. Peraltro, a parte la questione relativa all’attendibilità delle fonti (che spesso non vengono citate) e a parte l’inesattezza o la totale falsità delle notizie e delle opinioni che si leggono, sorprendono i modi con cui tali “notizie” o “informazioni” vengono diffuse; modi che spesso non si fermano alla mera espressione della propria opinione, assolutamente legittima, né alla critica, sia pure accesa, ma che trascendono qualunque modalità di pacato confronto, assumendo in alcuni casi una chiara valenza diffamatoria.
Alcuni di questi autori, nel loro desiderio di protagonismo e d’influenza sugli altri, addirittura si spingono a incitare i loro lettori affinché si schierino e manifestino in vari modi il loro consenso fino a svilirli o ad offenderli se non concordano con le loro esternazioni.
L’Istituto intende dissociarsi non solo da contenuti non verificati e provenienti da fonti sconosciute, incerte o addirittura false, ma soprattutto da ogni modalità offensiva e violenta utilizzata dagli autori e dalle autrici di tali commenti e informazioni, a tutela della dignità e della reputazione dei fedeli e delle fedeli dell’Istituto, di ogni altra persona oggetto di offesa oltre che dell’Istituto stesso.
Nell’evidenziare che tutti gli insegnamenti buddisti ripudiano ogni forma di violenza, rispettando la dignità della vita di ogni singola persona, l’Istituto auspica che la libertà di parola e di pensiero trovi canali di espressione legittimi e mai offensivi, in particolar modo se provengono da persone che affermano di conoscere e di professare la religione buddista.
I responsabili dell’Istituto offrono la loro piena disponibilità a incontrare e dialogare con le persone che, a seguito dell’incontro fortuito o volontario con queste informazioni tendenziose, abbiano sviluppato dubbi e necessitino di risposte alle proprie domande.
Succede, infatti, di trovare su internet – in particolare sui social network – notizie e informazioni provenienti da fonti sconosciute, come pure capita di imbattersi in commenti e opinioni di vario tipo, su qualsiasi genere di argomento, spesso senza che da questi confronti si riesca a sviluppare un’opinione corroborata da dati di fatto certi, o un senso critico che vada oltre un’idea superficiale. Peraltro, a parte la questione relativa all’attendibilità delle fonti (che spesso non vengono citate) e a parte l’inesattezza o la totale falsità delle notizie e delle opinioni che si leggono, sorprendono i modi con cui tali “notizie” o “informazioni” vengono diffuse; modi che spesso non si fermano alla mera espressione della propria opinione, assolutamente legittima, né alla critica, sia pure accesa, ma che trascendono qualunque modalità di pacato confronto, assumendo in alcuni casi una chiara valenza diffamatoria.
Alcuni di questi autori, nel loro desiderio di protagonismo e d’influenza sugli altri, addirittura si spingono a incitare i loro lettori affinché si schierino e manifestino in vari modi il loro consenso fino a svilirli o ad offenderli se non concordano con le loro esternazioni.
L’Istituto intende dissociarsi non solo da contenuti non verificati e provenienti da fonti sconosciute, incerte o addirittura false, ma soprattutto da ogni modalità offensiva e violenta utilizzata dagli autori e dalle autrici di tali commenti e informazioni, a tutela della dignità e della reputazione dei fedeli e delle fedeli dell’Istituto, di ogni altra persona oggetto di offesa oltre che dell’Istituto stesso.
Nell’evidenziare che tutti gli insegnamenti buddisti ripudiano ogni forma di violenza, rispettando la dignità della vita di ogni singola persona, l’Istituto auspica che la libertà di parola e di pensiero trovi canali di espressione legittimi e mai offensivi, in particolar modo se provengono da persone che affermano di conoscere e di professare la religione buddista.
I responsabili dell’Istituto offrono la loro piena disponibilità a incontrare e dialogare con le persone che, a seguito dell’incontro fortuito o volontario con queste informazioni tendenziose, abbiano sviluppato dubbi e necessitino di risposte alle proprie domande.
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