Benedétto da Maiano. -
mercoledì 5 agosto 2015
BENEDETTO DA MAIANO
Benedétto da Maiano. -Scultore e architetto (Maiano 1442 - Firenze 1497), fratello di Giovanni e di Giuliano. Si dedicò inizialmente all'arte della tarsia; fu forse aiuto di A. Rossellino nell'arca di s. Savino nel duomo di Faenza; nel 1475 compiva l'altare di s. Fina nella collegiata di S. Gimignano. Del 1474 è il vivissimo busto di P. Mellini (Firenze, Bargello). Fra il 1474 e il 1476 il pulpito per la chiesa di S. Croce a Firenze (seguito dalla porta della Sala dell'udienza in Palazzo Vecchio, 1481), presenta l'artista nella sua piena maturità, in una felice unione di forme architettoniche brunelleschiane e di plastica vigorosa. Altre opere importanti: il ciborio della collegiata di S. Gimignano (1475); il tabernacolo nella Madonna dell'Ulivo (1480) ora nel duomo di Prato (in collaborazione con Giuliano e Giovanni); il lavabo della sagrestia del duomo (1481 circa) a Loreto; la pala marmorea con l'Annunciazione della chiesa di Monteoliveto a Napoli (1489), eseguita a Firenze e ispirata ad A. Rossellino; la tomba di F. Strozzi in S. Maria Novella (1491). Nel 1489 B. dava probabilmente i disegni per palazzo Strozzi, sintesi del tipo del palazzo fiorentino quattrocentesco creato dal Brunelleschi. Attribuito a B. (1490 circa) è inoltre il portico di S. Maria delle Grazie presso Arezzo , anche esso d'impronta brunelleschiana. Delle molte opere di intaglio in legno eseguite da B., si sono conservati soltanto gli splendidi soffitti della Sala degli otto e della Sala dell'udienza, in Palazzo Vecchio, e gli armadî di S. Maria del Fiore (in collab. col fratello Giuliano).
Benedétto da Maiano. -
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