lunedì 1 giugno 2020


Enews 641, lunedì 1 giugno 2020   

Buongiorno a tutti. Buona settimana. E buon mese di giugno.
Che sia un mese di ripartenza, per tutte e per tutti.


Intanto grazie a tutti quelli che stanno scrivendo a proposito de “la Mossa del Cavallo”. Stiamo cercando di organizzare più presentazioni possibili, anche fisiche, sul territorio, da quando sarà possibile farlo in modo rispettoso delle regole. Intanto, stanno uscendo le prime anticipazioni, solo le prime, e mi piace che si possa discutere di qualcosa di concreto e non di polemiche astruse. Ho lanciato ad esempio alcune proposte sulla patrimonializzazione delle aziende, sulla partecipazione dei lavoratori all’azienda e agli utili. Ma ho anche affrontato questioni personali.
Quello che deve essere chiaro è che il libro è un inno alla speranza. Sì, il Covid ha colpito duramente la vita di tante famiglie. E adesso la crisi si sente e fa male. Ma, se saremo bravi, il post-Covid diventa una OCCASIONE IMPERDIBILE per rilanciare l’Italia. Il futuro non è dei pessimisti, tiriamoci su le maniche e mettiamoci a lavorare. Questa è la mossa del cavallo che serve all’Italia, oggi.

Mercoledì 3 giugno alle 18 faccio una diretta FACEBOOK e INSTAGRAM per raccontare il libro in anteprima al popolo delle enews.

Giovedì 4 giugno, giorno di uscita, alle 11.30 siamo alla Galleria Borghese, nel luogo che ospita la statua del Bernini con Enea, Anchise, Ascanio che sta in copertina, per una conferenza stampa.

Venerdì 5 giugno, alle 15.30 conferenza stampa a Firenze di presentazione per la stampa toscana.

In attesa degli eventi fisici, faremo delle presentazioni via Zoom, con domande e risposte dei lettori. Presentazioni a numero chiuso, per parlarci tra noi e rispondervi nel merito. Chi vuole prenotarsi per sapere come si fa, mandi una email qui. Poi nella prossima enews ci saranno maggiori informazioni.

Da giovedì il libro sarà in tutte le librerie.
Per chi vuole prenotare tramite Amazon (grazie ai tanti che ci stanno portando nei primi posti della classifica senza che ancora il libro sia ancora uscito, grazie davvero), qui c’è il link.
Per chi vuole una copia firmata, questo è il link di IBS.

C’è un pezzo del libro che è scritto pensando soprattutto al popolo delle enews e ai ragazzi più giovani. Prendendo spunto dal linguaggio scout, l’ho chiamato “Lettera della partenza” e l’ho fatto precedere da un’epigrafe di Modigliani: “Il tuo dovere reale è di difendere il tuo sogno". Qui trovate un piccolo brano.

"È bellissimo scrivere lettere. Non va più di moda, presi come siamo da post, tweet, messaggi, ma è un momento autentico di dialogo e di confronto, perché impone di riflettere, rimuginare, pensare. Non a caso, l’esperienza scout, dalla quale provengo con orgoglio, suggerisce a chi ha terminato il proprio cammino educativo, orientativamente intorno ai vent’anni, di scrivere quella che viene chiamata «lettera della partenza». Serve per dire ai compagni di clan che cosa si intende fare della propria vita, per mettere nero su bianco sogni e desideri, per fare un bilancio di quanto vissuto e un rilancio dei propri progetti. Oggi ho voglia di scrivere una lettera della partenza a voi che credete nell’impegno politico. Mettetevi in gioco: rischiate, fallite pure. Ma provateci, provateci, provateci. Sempre".

Continua qui a leggere la lettera.



Pensierino della sera. Dieci anni fa, nella notte tra il 1 e il 2 giugno, un ragazzo fiorentino di 17 anni, Lorenzo Guarnieri, venne ucciso da un motorino guidato da un uomo sotto effetto di alcool e stupefacenti. Da quella terribile vicenda, grazie al coraggio di Stefania, Stefano e Valentina, è nata una grande battaglia per una maggiore attenzione ai temi della violenza stradale, culminata con la nuova legge sull’omicidio stradale. Quella legge è stato un risultato importante. Ma, dieci anni dopo, sono consapevole che per la famiglia Guarnieri ricordare quel giorno significa rinnovare una pena senza fine, un ergastolo del dolore che nessuno di noi può capire. Anche per questo, condivido con voi il grazie a quella famiglia e a tutti quelli che, colpiti da un dolore, cercano di coltivare la speranza, lavorando con gli altri e per gli altri. Anche questa, per me, è una forma di eroismo quotidiano.


ITALIA VIVA continua le sue battaglie sul Piano Shock, sul Family Act, sulla scuola (un messaggio chiaro: a settembre dobbiamo far sì che TUTTI i ragazzi siano in classe, la didattica a distanza NON è la soluzione). Chi vuole darci una mano e sostenerci può farlo anche attraverso la dichiarazione dei redditi, scrivendo C46, o dando un contributo qui.


Un sorriso,





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