Si è
spento da poche ore il grande artista Eliseo Mattiacci che Firenze
ha avuto l’onore di ospitare, con le sue opere, nella straordinaria
mostra personale del 2018 al Forte di Belvedere e al Museo
Novecento. Una grande perdita per il mondo dell’arte italiana e
internazionale: Mattiacci ha saputo aggiungere poesia cosmologica
al linguaggio delle avanguardie degli anni ’60 e ’70 con forme e
immagini che hanno proiettato il nostro sguardo oltre l’orizzonte
terrestre, in direzione di pianeti e costellazioni che l’artista
sapeva visitare con la sua forza immaginativa. Ci piace credere che
il viaggio nel cosmo di Eliseo stia continuando in un’altra forma e
che ancora ci possa inviare in qualunque galassia si trovi
ispirazioni artistiche. Certo è che le sue opere rappresentano un
patrimonio culturale enorme di cui tutta l’Italia deve andare
fiera, e di cui deve assumersi la responsabilità, perché questo suo
magistero possa essere di riferimento ed esempio per le nuove
generazioni.
Siamo vicini alla figlia Cornelia, con la quale abbiamo vissuto
giornate di lavoro intense e bellissime durante l’organizzazione
della mostra di Eliseo, e alla famiglia tutta, alla quale
partecipiamo le nostre più sentite condoglianze.
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