lunedì 5 agosto 2019

       NESSUNO     TOCCHI       CAINO           
     NO    ALLA     PENA      DI      MORTE      


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : GIAPPONE: IMPICCATI DUE PRIGIONIERI 2.  NEWS FLASH: INDONESIA: COMMUTATA CONDANNA A MORTE DI CITTADINO FRANCESE 3.  NEWS FLASH: BIELORUSSIA: SECONDA CONDANNA A MORTE QUEST’ANNO 4.  NEWS FLASH: IRAN: NOVE CONDANNATI A MORTE PER CORRUZIONE 5.  NEWS FLASH: BARBADOS: DETENUTO LIBERATO DAL BRACCIO DELLA MORTE 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


GIAPPONE: IMPICCATI DUE PRIGIONIERI
Il Giappone ha impiccato due detenuti la mattina del 2 agosto 2019, ha dichiarato il Ministero della Giustizia, nelle prime esecuzioni nel Paese quest'anno.

I due sono stati identificati dal ministero come Koichi Shoji, 64 anni, che uccise due donne nella prefettura di Kanagawa nel 2001, e Yasunori Suzuki, 50 anni, che uccise tre donne nella prefettura di Fukuoka tra il 2004 e il 2005.
"Ho ordinato le esecuzioni basandomi su un'attenta considerazione", ha detto il ministro della Giustizia Takashi Yamashita in una conferenza stampa, sottolineando che i due "hanno tolto la vita alle vittime che non avevano fatto nulla di male per ragioni molto egoistiche".
Queste ultime impiccagioni portano il numero di esecuzioni praticate sotto il governo del Primo Ministro Shinzo Abe, entrato in carica nel 2012, a 38.
Seguono le esecuzioni dello scorso dicembre di due uomini coinvolti nell'omicidio-rapina nel 1988 del presidente e di un dipendente di una società di consulenza finanziaria.
Shoji era stato condannato per aver ucciso e preso denaro da Hiroko Hayashi, 54 anni, nell'agosto 2001, e Fumiko Osawa, 42 anni, nel settembre dello stesso anno, in cospirazione con la sua ragazza. La sua condanna a morte era divenuta definitiva dopo che la Corte Suprema ha respinto il suo appello nel novembre 2007.
Suzuki era stato dichiarato colpevole di aver strangolato a morte la diciottenne Nana Kubota a Iizuka e di aver accoltellato a morte il 62enne Toshiko Onaka a Kitakyushu, entrambi nel dicembre 2004, nonché di aver accoltellato a morte la 23enne Keiko Fukushima e aver preso la sua borsetta a Fukuoka il gennaio successivo.
La sentenza è diventata definitiva dopo che la Corte Suprema ha respinto il suo appello nel marzo 2011.


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INDONESIA: COMMUTATA CONDANNA A MORTE DI CITTADINO FRANCESE La condanna a morte di un cittadino francese riconosciuto colpevole di traffico di droga è stata commutata il 2 agosto 2019 da un tribunale indonesiano in 19 anni di carcere.
Felix Dorfin, 35 anni, era stato condannato a morte a maggio in seguito al suo arresto l'anno scorso all'aeroporto di Lombok, un'isola di villeggiatura vicino Bali.
Dorfin stava trasportando una valigia piena di circa 3 kg di droghe tra cui ecstasy e anfetamine quando fu fermato, ma sostenne di non essere a conoscenza dei narcotici.
La sentenza completa dell'Alta Corte di Mataram a Lombok non è disponibile, ma l'avvocato di Dorfin e un portavoce della Corte hanno confermato la decisione presa dai giudici.
"Il tribunale distrettuale ha considerato correttamente le prove ma abbiamo cambiato la pena dalla morte a 19 anni di carcere", ha detto il portavoce del tribunale Mas'ud.
Il portavoce ha citato "circostanze attenuanti", incluso quello che ha descritto come il rimorso di Dorfin per gli illeciti commessi.
"La condanna a morte è per i casi in cui non vi sono circostanze attenuanti", ha detto Mas'ud.
La nuova condanna prevede che Dorfin paghi un'enorme multa di circa 10 miliardi di rupie ( 705.000 dollari) entro un mese, pena un anno aggiuntivo di carcere.
Ginung Pratidina, il procuratore nel caso, ha detto di dover decidere se presentare o meno ricorso contro la decisione dell’Alta Corte.


BIELORUSSIA: SECONDA CONDANNA A MORTE QUEST’ANNO Un uomo è stato condannato a morte in Bielorussia per duplice omicidio il 31 luglio 2019, nonostante le ripetute richieste dell'Unione Europea per l'abolizione della pena capitale nell'unico Paese europeo che continua a praticare esecuzioni.
Il gruppo per i diritti umani Vyasna (Primavera) con sede a Minsk ha reso noto che un tribunale nella città orientale di Vitsebsk ha giudicato l'imputato, Viktar Paulau, colpevole di aver ucciso due donne anziane alla fine di dicembre e lo ha condannato a morte.
Il tribunale ha stabilito che Paulau abbia picchiato a morte le due sorelle in pensione in un villaggio vicino a Vitsebsk e abbia rubato denaro e bevande alcoliche da casa loro.
Paulau, 50 anni, ha detto alla corte di essersi pentito della sua azione e ha implorato che la sua vita venga risparmiata.
È il secondo cittadino bielorusso condannato a morte quest'anno dopo che il 36enne Alyaksandr Asipovich ha ricevuto la pena di morte a gennaio per aver ucciso due ragazze nel 2018.


IRAN: NOVE CONDANNATI A MORTE PER CORRUZIONE La magistratura iraniana ha condiviso informazioni relative a centinaia di verdetti emessi in casi di corruzione e illeciti finanziari nell’ultimo anno, rendendo noto che un totale di nove persone sono state condannate a morte e altre quattro all’ergastolo.
Il portavoce della magistratura Gholamhossein Esmaili ha detto il 30 luglio 2019 che circa 100 persone sono state condannate a pene detentive fino a 20 anni, incluso il genero di un ministro del governo il cui caso è stato attentamente seguito dall’opinione pubblica in Iran.
Esmaili ha riferito che dalla scorsa estate sono stati emessi 978 verdetti da tribunali in tutto l'Iran per casi direttamente correlati all'uso improprio di fondi pubblici o alla corruzione.
Ha precisato che circa 731 detenuti sono stati condannati a pene detentive fino a 10 anni e altri 44 sono stati incarcerati per periodi compresi tra 20 e 30 anni.
Il portavoce ha aggiunto che circa 161 persone hanno ricevuto condanne alle frustate e 10 sono state condannate all'esilio.
"... (i verdetti) dimostrano la determinazione della magistratura nel trattare con i corrotti", ha detto Esmaili, aggiungendo che le autorità perseguiranno i colpevoli fino a quando le vittime non saranno completamente risarcite.
Le sentenze, alcune delle quali considerate uniche nella storia dell'Iran, giungono nel momento in cui il Paese cerca di rafforzare il proprio controllo sull'uso dei fondi pubblici a fronte di sanzioni che hanno influito sulle finanze del governo.
Tra i condannati a morte vi sono persone che avrebbero beneficiato enormemente delle fluttuazioni del mercato valutario iniziate dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni all'Iran a novembre.
Anche banchieri e alti funzionari governativi, compresi giudici, hanno ricevuto pesanti condanne per il loro ruolo nel finanziamento di progetti dubbi, incluso il caso della Padideh Shandiz Company, un’impresa con sede nella città nord-orientale di Mashhad, in cui alti funzionari avrebbero approfittato di manovre su titoli azionari.
L'annuncio della magistratura iraniana arriva a meno di un anno dall’istituzione di speciali sezioni nella Corte Rivoluzionaria Islamica per trattare casi di corruzione economica.


BARBADOS: DETENUTO LIBERATO DAL BRACCIO DELLA MORTE La Corte d'Appello il 2 agosto 2019 ha rilasciato dal carcere Omar DaCosta Holder dicendo che il suo caso non avrebbe dovuto essere presentato alla giuria alla luce della sua dichiarazione scritta non firmata, resa mentre era in custodia da parte della polizia.
Holder, di Pasture Road, Haggatt Hall, St Michael, ha trascorso nove anni nel braccio della morte dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio, all’età di 25 anni.
Nel 2010, era stato condannato per aver ucciso Sakina Walrond, 20 anni, sua figlia di due mesi Sha-mya Mapp e il figlio di tre anni Shaqkem Gittens, il 31 marzo 2005, colpendo la Walrond alla testa mentre dormiva e quindi incendiando la loro casa di Haggatt Hall.
Accompagnato dall'avvocato Kyle Walkes, Holder ha detto di sentirsi molto bene da libero, aggiungendo di sapere di essere stato incastrato.

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