GIOTTO-CROCIFISSO OGNISSANTI-CHIESA OGNISSANTI FIRENZE
Il Crocifisso di Ognissanti è un dipinto a tempera e oro su tavola (468x375 cm) attribuito a Giotto, databile al 1315 circa e conservato nella chiesa di Ognissanti di Firenze.
La croce venne assegnata a Giotto per la prima volta dal Ghiberti, che nei suoi Commentari ricordò altre opere dell'artista negli altari della chiesa, quali la Maestà e la Dormitio Virginis. Doveva originariamente essere collocata sul presbiterio, in posizione quindi dominante la navata e i fedeli, non lontano dalla già citata Maestà.
Assai deperita, era conservata in un ambiente adiacente alla basilica ed attribuita al "Parente di Giotto" o a un "anonimo giottesco", in ogni caso qualcuno assai vicino a Giotto e di grandissime capacità pittoriche. Sottoposta ad accurato restauro a partire dal 2005 (Opificio delle Pietre Dure, Firenze) l'opera si è rivelata chiaramente autografa di Giotto, con una datazione collocabile al 1315 circa.
Dal 6 novembre 2010 il crocifisso è stato ricollocato all'interno del transetto di sinistra valorizzato da un'illuminazione appositamente studiata.
Il grande crocifisso era in origine più alto, con un soppedaneo che doveva rappresentare schematicamente il Golgota oggi perduto. La tipologia richiama le più o meno coeve croci di Rimini e di Padova, con la sagoma mistilinea e la figura di Cristo dal corpo è scarno e allungato, con passaggi di colore morbidi e calibrati e brani di virtuosismo come il perizoma trasparente. La luce è al tempo stesso intensa e morbida, e mette in risalto le membra, dipinte con cura riportando anche le vene, i tendini, lo schema osseo della gabbia toracica. L'espressione del Cristo è sofferente ma dignitosa, di grande spiritualità.
Spicca l'uso del costoso blu oltremare nei bracci della croce. Ai lati si trovano tabelle quadrilobare con i dolenti a mezzo busto (Maria e Giovanni) e in alto la figura del Redentore benedicente.
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