giovedì 21 febbraio 2019





Le condizioni disumane delle carceri del Madagascar
Corpi ammassati, latrine a cielo aperto putride e contagiose, razioni di cibo così scarse da stare "nel palmo di una mano". Questi sono solo alcuni dei macabri dettagli raccolti in occasione delle nostre missioni di ricerca volte a verificare il rispetto dei diritti umani nelle prigioni del Madagascar.
La causa principale di questi orrori è un sistema giudiziario inefficiente: molti detenuti restano in carcere solo perché il loro processo non è ancora iniziato.
Possiamo agire per fermare queste violazioni. ORA.

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Decessi in carcere, minori e condizioni fatiscenti


Solo nel 2017, nelle carceri malgasce sono morte 129 persone, 52 di loro era in attesa di un processo. Tra le principali cause di morte c'è la tubercolosi: una malattia che dilaga a causa delle scarse condizioni igieniche e del sovraffollamento.

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In queste prigioni disumane ci sono anche tantissimi minorenni: solo nel 2017 erano 785. Di questi 622 erano in detenzione preventiva. Se ne usciranno vivi, per loro sarà più difficile tornare a scuola e trovare un impiego.

Rettangolo arrotondato: AGISCI ORA

La maggior parte dei penitenziari del paese non viene adeguatamente ristrutturata da almeno 60 anni. Le infrastrutture sono fatiscenti, in alcuni casi al punto da mettere a rischio l’incolumità dei reclusi. Nel luglio 2018, quattro detenuti sono rimasti uccisi sotto le macerie causate dal crollo di un muro nel carcere di Antsohihy, nel nord del paese.

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