no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : EGITTO: CORSO DI FORMAZIONE SUI DIRITTI UMANI E PROMOZIONE DELLA
GIUSTIZIA PENALE 2. NEWS FLASH: YEMEN:
ESECUZIONE TRASMESSA IN TELEVISIONE 3.
NEWS FLASH: INDONESIA: NIGERIANO GIUSTIZIATO LO SCORSO ANNO POTEVA
ANCORA SALVARSI 4. NEWS FLASH: ISRAELE:
NETANYAHU, ‘PENA DI MORTE PER I TERRORISTI NEI CASI GRAVI’
5. NEWS FLASH:
ARABIA SAUDITA: CONDANNATO A MORTE PER ATTACCO CONTRO UOMINI DELLA SICUREZZA
6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
EGITTO: CORSO DI FORMAZIONE SUI DIRITTI UMANI E
PROMOZIONE DELLA GIUSTIZIA PENALE
2 agosto 2017: L'Organizzazione Araba per i Diritti Umani
(AOHR) ha lanciato oggi le attività del corso di formazione sui "Diritti
Umani e Promozione della Giustizia Penale" a Hurghada, Egitto, l'attività
è parte degli obiettivi dell'AOHR per la Riforma Penale nella regione araba ed
è svolta all’interno delle attività del Progetto Internazionale sul
Contenimento della Pena di Morte in partnership con Nessuno tocchi Caino,
attuato con il sostegno dell'Unione Europea (UE).
21 partecipanti egiziani hanno aderito al corso, compresi
Giornalisti Specializzati e canali televisivi e Organizzazioni della Società
civile, e il corso continuerà fino al 5 agosto, affrontando i meccanismi dei
Diritti Umani, il sistema della Giustizia Penale, le opportunità e le sfide che
si presentano nell'attuale fase di transizione legislativa, Copertura mediatica
e approcci alla questione della giustizia penale e diffusione della
consapevolezza pubblica.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
YEMEN: ESECUZIONE TRASMESSA IN TELEVISIONE
1 agosto 2017: un uomo è stato giustiziato in pubblico in
Yemen dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’omicidio e stupro di una
bambina di tre anni.
Muhammad al-Maghrabi, 41 anni, è stato giustiziato mentre
si trovava steso sul pavimento dopo la sua confessione sulla morte della
bambina Rana Yahya Al-Matari.
La sua esecuzione in piazza è stata trasmessa in TV live
in Yemen.
All’esecuzione della condanna in piazza Tahrir, nella
capitale Sanaa, che è stata trasmessa in televisione, hanno assistito
moltissime persone, circa 10mila secondo il fotografo Abdulkareem Ziraei, che
era presente.
È stato ucciso davanti a una folla di migliaia di
persone, tra cui molti che hanno registrato ciò che è accaduto sui loro
telefoni cellulari.
Le sue mani erano legate dietro la schiena mentre veniva
portato da un mezzo della polizia penitenziaria, prima di essere messo su un
tappeto davanti alla folla.
Un agente di polizia si e avvicinato a lui e lo ha ucciso
sparandogli nella schiena con un fucile tipo AK47.
Al-Maghrabi avrebbe ammesso di aver stuprato la bambina
nella sua capanna a sud della capitale.
(Fonti: webmagazine24.it, 01/08/2017; independent.co.uk,
01/08/2017) Per saperne di piu' :
INDONESIA: NIGERIANO GIUSTIZIATO LO SCORSO ANNO POTEVA
ANCORA SALVARSI
1 agosto 2017: L’ombudsman (difensore civico) indonesiano
ha reso noto che l’anno scorso un prigioniero nigeriano è stato giustiziato
prima che il suo caso fosse definitivamente chiuso.
Humphrey Jefferson non aveva ancora ottenuto risposta
alla sua richiesta di grazia quando nel luglio 2016 è stato fucilato insieme ad
altri tre detenuti. Tutti e quattro erano stati riconosciuti colpevoli di
traffico di droghe.
Si ritiene che le autorità indonesiane si stiano
preparando per altre esecuzioni e un gruppo di detenuti, tra cui Frank Amado,
un cittadino americano, sono già stati trasferiti sull’ "isola delle
esecuzioni".
Due cittadini britannici - Gareth Cashmore e Lindsay
Sandiford, entrambi condannati per traffico di droga – si trovano nel braccio
della morte dell'Indonesia.
"Questro dimostra che lo scorso anno l’Attorney
general ha violato la legge", ha dichiarato Ricky Gunawan, direttore del
“Community Legal Aid Institute”, che ha rappresentato Jefferson e ha presentato
la petizione affinché il difensore civico investigasse.
"Sono ansiosi di organizzare un nuovo giro di
esecuzioni, ma questo dimostra che le procedure dello scorso anno erano confuse
Alla luce del pronunciamento dovranno essere estremamente attenti se decidono
di andare avanti ".
ISRAELE: NETANYAHU, ‘PENA DI MORTE PER I TERRORISTI NEI
CASI GRAVI’
27 luglio 2017: "La pena di morte per i terroristi -
è il momento di applicarla nei casi gravi", ha detto il premier israeliano
Netanyahu a Gerusalemme.
Il 21 luglio, un palestinese di 19 anni ha attaccato un
insediamento ebraico nella Cisgiordania occupata e ha pugnalato quattro
israeliani, uccidendo tre di loro. In seguito è stato ferito con un’arma da
fuoco da un ufficiale israeliano fuori servizio.
L’attacco è giunto dopo una giornata di proteste e
scontri per una serie di nuove misure restrittive delle forze israeliane presso
la moschea al-Aqsa nella città vecchia di Gerusalemme.
Le misure, che comprendevano l'installazione di metal
detector, tornelli e altre telecamere di sorveglianza, erano state imposte a
seguito di un precedente attacco, sempre questo mese.
Il 14 luglio tre palestinesi avevano aperto il fuoco
sulle forze israeliane presso la moschea di Al-Aqsa, uccidendo due di loro
prima di essere a loro volta uccisi.
ARABIA SAUDITA: CONDANNATO A MORTE PER ATTACCO CONTRO
UOMINI DELLA SICUREZZA
27 luglio 2017: Il Consiglio Supremo Giudiziario ha
emesso una condanna a morte iniziale nel caso di un Saudita che avrebbe sparato
a Qatif contro uomini della sicurezza e civili.
Avrebbe inoltre attaccato un veicolo diplomatico,
attaccato una scuola e sparato a uno degli insegnanti per aver offeso i
terroristi.
Inoltre avrebbe aperto il fuoco contro pattuglie della
sicurezza durante un raid per la cattura di un ricercato e monitorato il
movimento delle pattuglie della sicurezza ad Awamiya al fine di attaccarle.
Avrebbe anche partecipato a varie rapine armate di negozi
e rubato veicoli sotto la minaccia di un'arma.
Il condannato fu arrestato a Qudaih e trovato in possesso
di un'arma senza licenza.
Considerate tutte le accuse, il tribunale ha emesso la
pena di morte nel suo caso e ha deciso di confiscare le sue armi, munizioni e
dispositivi telefonici.
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