giovedì 3 agosto 2017



di Matteo Mainardi

Il 25 luglio il disegno di legge sul BioTestamento avrebbe dovuto essere discusso in Aula al Senato, eppure oggi, a una settimana da quella data, ancora il testo è bloccato all'inizio dell'iter in Commissione Igiene e Sanità. Commissione che con la seduta di ieri, 1 agosto, ha appeso alla porta il cartello "chiuso per ferie" fino a settembre.

Una settimana fa Emilia Grazia De Biasi (senatrice PD e relatrice del testo in Senato), rilevò come "3.000 emendamenti siano concretamente impossibili da valutare in Commissione". Per questo, disse, "avanzo una proposta: se il numero degli emendamenti resterà tale, propongo di andare direttamente in Aula senza il mandato del relatore, per passare cioè ad un esame degli emendamenti direttamente da parte dell'Aula". Questa soluzione, già suggerita nella presente newsletter alla fine di giugno, rimane effettivamente l'unica che permetterebbe di non compromettere totalmente la possibilità di approvare la legge entro la fine della legislatura.

Eppure passa una settimana da quelle dichiarazioni e ora - nonostante con il termine del dibattito generale in Commissione sia stata constatata l'impossibilità di mediazione con i firmatari degli emendamenti - ci troviamo di fronte a un immobilismo che assomiglia più a un passo indietro. "Il ddl sulle DAT è una priorità politica, ma ci sono dei tempi da rispettare", dichiara De Biasi, "il nostro obiettivo è un voto finale positivo ma è chiaro che ciascun provvedimento corre i rischi dettati da fine legislatura". "Ora aspettiamo che la Commissione Bilancio ci restituisca gli emendamenti per poter iniziare a discuterli. A quel punto si porrà il problema di capire se potrà essere tutto esaminato in Commissione Sanità oppure se ci sarà l'opportunità di mandare il testo in aula senza mandato al relatore". Peccato che la Commissione Bilancio non abbia ancora nemmeno iniziato a visionare i 2990 emendamenti presentati. E non lo farà prima di settembre. Un nuovo rinvio di fatto quindi. Questa volta, per la gioia del gruppo di Alfano, a un non meglio precisato "dopo l'estate".

APPROFONDIMENTO
Chi sono i commissari che mettono a rischio il testamento biologico?

Se al Senato venisse approvato un solo emendamento, data la fine della legislatura non rimarrebbe più il tempo per una seconda approvazione del testo alla Camera. In Commissione tutti i senatori possono proporre emendamenti, ma qui di seguito analizziamo chi ha firmato le 2990 proposte di modifica prendendo in considerazione SOLO i membri della Commissione Igiene e Sanità. In ordine di pericolosità per la legge sul testamento biologico abbiamo:

Piero Aiello (AP-CpE-NCD) - 1526 emendamenti firmati
Laura Bianconi (AP-CpE-NCD) - 1526 emendamenti firmati
Raffaele Volpi (LN-Aut) - 1203 emendamenti firmati
Maria Rizzotti (FI-PdL) - 206 emendamenti firmati
Emilio Floris (FI-PdL) - 136 emendamenti firmati
Sante Zuffada (FI-PdL) - 136 emendamenti firmati
Luigi  D’Ambrosio Lettieri (GAL) - 107 emendamenti firmati
Lucio Romano (Aut) - 18 emendamenti firmati
Maurizio Romani (Misto, Italia dei valori) - 11 emendamenti firmati
Ivana Simeoni (Misto) - 7 emendamenti firmati
Annalisa Silvestro (PD) - 5 emendamenti firmati

Cosa puoi fare tu? Cliccando qui troverai i nomi, i gruppi parlamentari e i contatti dei senatori. Contattali e chiedi loro di impegnarsi ad approvare senza ulteriori modifiche il testo della legge!
Non dimenticare: se qualcuno ti risponde segnalalo a coordinamento@eutanasialegale.it

Rettangolo arrotondato: CONTATTA IL TUO PARLAMENTARE




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