TIZIANO-LA FLORA-GALLERIA DEGLI UFFIZI
FIRENZE
La Flora è un dipinto a olio su tela (79x63 cm) di Tiziano, databile al 1515 circa.
L'opera dovette godere di un notevole successo fin dalla sua creazione, figurando in numerose incisioni cinquecentesche. Successivamente subì una serie di oscuri passaggi nel Seicento sui mercati artistici tra Bruxelles e Vienna. Sicuramente venne venduta dall'ambasciatore di Spagna ad Amsterdam, Alfonso López, all'arciduca Leopoldo Guglielmo, nel XVII secolo. Rembrandt la citò nella Saskia in veste di Flora della National Gallery di Londra e in due ritratti a Dresda e a New York.
Confluita nel museo imperiale (oggi Kunsthistorisches Museum), fu tra le opere scambiate nel 1793 con gli Uffizi, avvalendosi dei legami di parentela tra le case regnati austriaca e granducale toscana. Il museo di Vienna era infatti estremamente ricco di opere di scuola veneziana, scarse nelle gallerie fiorentine, ma non possedeva molti lavori di scuola toscana, per cui si mise in atto uno scambio che fece arrivare a Firenze opere di Dürer, Giorgione, Bellini, Tiziano e altri, oltre ad alcuni lavori di scuola olandese.
Il titolo tradizionale dell'opera risale a un'idea del Sandrart, che ne trasse un'incisione così intitolata quando era ancora nelle collezioni di don Alfonso López. Un'altra incisione del 1728, di Prenner, attribuì l'opera erroneamente a Palma il Vecchio, ipotesi ancora seguita al momento dello scambio.
Agli Uffizi l'opera godette di una straordinaria popolarità: nel 1824 l'allora direttore del museo fu costretto a porre la regola per cui non vi potessero stare davanti più di quattro copisti per volta, con turni di attesa che si allungarono di mesi.
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