sabato 26 agosto 2017

ADELCHI CORO
ALESSANDRO MANZONI


Sparsa le trecce morbide
sull’affannoso petto,
lenta le palme,e rorida
di morte il bianco aspetto,
giace la pia,col tremolo
sguardo cercando il ciel.
Cessa il compianto: unanime
s’innalza una preghiera:
calata in su la gelida
fronte,una man leggiera
sulla pupilla cerula
stende l’estremo vel.
Sgombra,o gentil,dall’ansia
mente i terrestri ardori;
leva all’Eterno un candido
pensier d’offerta,e muori:
fuor della vita è il termine
del lungo tuo martir.
Tal della mesta,immobile
era quaggiuso il fato:
sempre un obblio di chiedere
che le saria negato;
e al Dio de’santi ascendere,
santa del suo patir.

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