RERESOCONTO DELL'ULTIMA
SETTIMANA DI RIUNIONI SUL TESTAMENTO BIOLOGICO ALLA CAMERA DEI
DEPUTATI
di Matteo Mainardi
Due votazioni sulle pregiudiziali di
costituzionalità sollevate da Calabrò (AP-NCD- CPE) e Pagano
(LNA) e quattro votazioni sulle questioni sospensive sollevate
da Gigli
(DES-CD), Rampelli
(FdI-AN), Pagano
e Fedriga
(LNA). Tutto respinto dalla Camera dei Deputati che quindi
passerà martedì 21 marzo all’esame degli emendamenti sul
testamento biologico.
Mentre il radicale Marco Cappato
identifica nella tattica e nelle manovre per allungare i tempi
il rischio maggiore per la proposta di legge, i parlamentari contrari
al testamento biologico iniziano la propria opera di confusione
attaccando il testo su punti che nel testo non si trovano. In
particolare suicidio assistito ed eutanasia.
A difendere la proposta di legge in Aula è in
primis la relatrice Donata Lenzi (PD): “Questa legge
attua dopo 70 anni il dettato costituzionale dell’articolo 32.
E’ un testo equilibrato che rientra in una visione mite del
diritto, una legge di principi e non una elencazione puntuale
di situazioni”. Ma non è la sola. A sostenere l’approvazione
del testamento biologico c’è il Movimento 5 Stelle con 91
deputati, il Movimento Democratico e Progressista con 38
deputati, nonché la maggioranza del Partito Democratico (con un
totale di 284 deputati) che ha visto il capogruppo Rosato a “Un
giorno da pecora” dichiarare: “Noi andremo fino in fondo. E’ un
dibattito che non si è mai riusciti a portare in Parlamento,
stavolta ci siamo riusciti e sono convinto che alla Camera ce
la faremo”.
Una parentesi va invece aperta sul gruppo di
Forza Italia-Popolo delle Libertà (50 deputati) che si è
astenuto dalle votazioni su pregiudiziali e sospensive,
preferendo pronunciarsi in sede di dibattito sugli emendamenti.
Si è arrivati a questa decisione a seguito di diversi incontri:
martedì 7 marzo si è tenuta una riunione di direttivo, seguita
l’8 marzo da un’assemblea di gruppo in merito alle
dichiarazioni anticipate di trattamento. In una nota si legge
che “è stato già deciso di convocare una nuova riunione
dell’assemblea dei deputati per individuare l’orientamento del
gruppo sul voto finale. In ogni caso sarà garantita la libertà
di coscienza ai parlamentari che non si riconosceranno nella
posizione maggioritaria del gruppo”. Tra i favorevoli
all'approvazione in Fi-Pdl due parlamentari si sono distinte: Prestigiacomo
e Giammanco.
Tra le sorprese positive, c’è chi ha già
annunciato il proprio voto in difformità dal gruppo di cui fa
parte. Uno su tutti Cicchitto
(Ap-Ncd-Cpe) che non solo esprime parere favorevole al
testamento biologico, ma aggiunge che “sulla base di una
concezione laica e liberale della vita, dovrebbe anche essere
riconosciuta la liceità dell’eutanasia”.
E’ diventata virale l’immagine del dibattito
generale sul testamento biologico che ha visto l’Aula vuota con
soli 20 deputati presenti. Constatiamo che meno virali per
l’informazione sono gli sforzi, i rischi e i lati positivi, ma
soprattutto gli approfondimenti di ciò che in Parlamento si è
fatto e si sta facendo per arrivare a una buona legge. Questa
newsletter, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, serve
proprio a colmare la mancanza di seria informazione sulla
discussione in atto.
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