giovedì 11 giugno 2015

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Amnesty International
Iraq: mappa interattiva e rapporti rivelano la dimensione delle atrocità 
Un anno fa lo Stato islamico conquistava diverse regioni dell’Iraq. Da allora, la popolazione civile è caduta in una spirale mortale di violenza settaria.
Sono indicibili le sofferenze  che i nostri ricercatori hanno ascoltato.
"C'erano corpi ovunque…  Alcuni alla discarica, altri in un campo. Non posso dimenticare quello che ho visto: crani spappolati, corpi in posizione contorta, pozze di sangue. Anche i bambini hanno visto tutto questo. I loro pianti mi risuonano ancora nelle orecchie…" .
È inimmaginabile il dolore di Nadia, che ha perso figlio, marito e cognato.
In questo terribile anno, siamo stati in Iraq per raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti, intervistare padri e madri di chi è stato ucciso e delle donne e bambine rapite, stuprate e ridotte in schiavitù sessuale.
Abbiamo raccolto le prove di crimini efferati dello Stato islamico e della brutale risposta delle forze governative e delle milizie sciite sostenute dal governo; li abbiamo denunciati in rapporti e in una nuova mappa interattiva.
Ascoltiamo le sofferenze di uomini e donne.
Raccogliamo le prove delle violazioni commesse.
Denunciamo queste violenze, che devono essere fermate.
È il tuo sostegno che ci permette di svolgere missioni, di denunciare.
Ed è solo grazie a te che possiamo fermare queste violenze.

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