NESSUNO TOCCHI CAINO
no alla pena di morte.................
. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : MORTE TAREQ AZIZ: NESSUNO TOCCHI CAINO, SCOMPARE UN TESTIMONE
CHIAVE 2. NEWS FLASH: IRAN: ALTRE 20
IMPICCAGIONI 3. NEWS FLASH: TAIWAN: SEI
PRIGIONIERI FUCILATI 4. NEWS FLASH:
NORTH CAROLINA (USA): DUE ‘ESONERATI’ IN ATTESA DI RISARCIMENTO 5. NEWS FLASH: TEXAS (USA): GIUSTIZIATO DOPO
OLTRE 30 ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE 6.
I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : DONA IL 5 X 1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO
MORTE TAREQ AZIZ: NESSUNO TOCCHI CAINO, SCOMPARE UN
TESTIMONE CHIAVE
5 giugno 2015: sulla notizia della scomparsa di Tareq
Aziz, Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino ha dichiarato:
“Con la morte di Tareq Aziz scompare non solo uno dei più
importanti testimoni delle malefatte del regime di Saddam Hussein ma anche il
testimone delle responsabilità del mondo cosiddetto libero che con l’intervento
militare in Iraq, nel 2003, è riuscito a sabotare la proposta di Marco Pannella
di esilio del dittatore iracheno come unica alternativa alla guerra.
Il regime iracheno che non ha potuto praticare nei suoi
confronti la pena di morte, grazie ad una mobilitazione internazionale promossa
anche da Nessuno tocchi Caino, è riuscito comunque ad eliminarlo con la morte
per pena.” (Fonti: NtC, 05/06/2015) Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
IRAN: ALTRE 20 IMPICCAGIONI
5 giugno 2015: almeno 20 prigionieri sono stati impiccati
in Iran negli ultimi giorni.
Tre prigionieri sono stati impiccati il 31 maggio in due
diverse città, hanno reso noto media di stato iraniani.
Due prigionieri accusati di reati di droga sono stati
impiccati nel carcere di Sari, ha riferito il sito ufficiale della magistratura
nella Provincia di Mazandaran. Sono stati identificati come A. Gh., accusato di
traffico di 1.400 grammi di eroina, e N. R. per il possesso di 29 chili e 320
grammi di oppio.
Lo stesso giorno, un prigioniero è stato impiccato nella
piazza Ghahramanan di Shiraz, ha riportato l’agenzia statale Mehr. Il
prigioniero, che non è stato identificato per nome, era accusato di otto casi
di stupro.
Sempre il 31 maggio, cinque prigionieri sono stati
impiccati nella prigione centrale di Tabriz per reati legati alla droga, ha
riferito la Human Rights Activists News Agency (HRANA).
Uno di loro è stato identificato come Mohammad
Abbasnejad, 32, figlio di Aziz, di Sardasht. Era stato accusato di traffico di
droga, ma aveva sempre respinto le accuse. Secondo la HRANA, "Mohammad era
sposato e aveva un bambino di 6 anni. I familiari avevano cercato di fargli
visita prima dell’esecuzione ma le autorità hanno detto loro inaspettatamente
di andare a recuperare il suo corpo".
Il 1° giugno, almeno dodici prigionieri sono stati
impiccati nel carcere di Ghezel Hessar a Karaj, ha riferito il Consiglio
Nazionale della Resistenza Iraniana. Erano stati trasferiti in isolamento il 30
maggio in attesa della loro esecuzione. Uno dei prigionieri è morto di infarto
durante l'attesa in isolamento per l'esecuzione. Familiari degli impiccati si
sono radunati fuori dal carcere per ricevere i corpi dei loro cari. Un giorno
prima, guardie carcerarie antisommossa avevano attaccato e malmenato i prigionieri
nel braccio della morte che si erano rifiutati di mangiare in segno di protesta
per le esecuzioni di gruppo. (Fonti: Iran Human Rights, 31/05/2015; CNRI,
01/06/2015; HRANA, 04/06/2015) Per saperne di piu' : http://iranhr.net/
TAIWAN: SEI PRIGIONIERI FUCILATI
5 giugno 2015: sei esecuzioni sono state praticate in
serata a Taiwan, a distanza di una settimana da un brutale omicidio che ha
visto come vittima una bambina, hanno riportato i media del Paese.
Tre prigionieri del braccio della morte sono stati
fucilati a Taipei, i restanti tre a Taichung, Tainan e Kaohsiung. Colpi di arma
da fuoco sono stati uditi dai giornalisti in attesa fuori dal Centro di
Detenzione di Taipei verso le 17:00, ha riportato l’Apple Daily, quotidiano in
lingua cinese.
Secondo lo stesso giornale, le sei esecuzioni sono state
completate entro le 19:00.
Gli ordini per le sei esecuzioni simultanee – che portano
a 42 il numero dei prigionieri nel braccio della morte di Taiwan - erano stati
firmati dal ministro della Giustizia Lo Ying-Shay.
Si tratta della prima serie di esecuzioni sotto il
mandato di Lo dal 29 aprile dello scorso anno.
Il numero dei detenuti nel braccio della morte era
all’epoca di 47, ma nello scorso settembre la Corte Suprema ha emesso una
condanna a morte per un piromane che provocò la morte di cinque persone in un
bar karaoke, portando il totale a 48.
I media hanno pubblicato la lista delle sei persone
giustiziate. Il primo, Huang Chu-Wang, sparò a due gangster e rapì e seppellì
vivo il parente di un rivale nel 1997. In seguito pagò una guardia carceraria
per fuggire e fu ritrovato con numerose armi in suo possesso.
Parenti di Huang avevano presentato un appello speciale
poche ora prima dell’esecuzione, tuttavia respinto. Huang è stato giustiziato a
Taichung.
Tra gli altri giustiziati figurano Wang Hsiu-fang, che
uccise a bastonate un vicino e la sua bambina di tre anni, Cheng Chin-wen, che
uccise due addetti al recupero dei crediti, Tsao Tien-shou, un tassista che
stuprò e uccise una ragazza di 14 anni ma che fu scoperto solo dopo aver
commesso un altro crimine dieci anni più tardi, Wang Chun-chin, che uccise un
tassista per una disputa su una tariffa, e Wang Yu-lung, un poliziotto che
uccise due donne a Pingtung.
Questa nuova serie di esecuzioni giunge nel momento in
cui nel Paese si è riacceso il dibattito sulla pena di morte dopo che un
intruso ha accoltellato una bambina di otto anni all'interno della Scuola
Elementare di Wenhua, nel distretto Beitou di Taipei, lo scorso 29 maggio. La
vittima è morta in ospedale il giorno successivo. (Fonti: Taiwan News,
05/06/2015) Per saperne di piu' :
NORTH CAROLINA (USA): DUE ‘ESONERATI’ IN ATTESA DI
RISARCIMENTO
4 giugno 2015: il governatore Pat McCrory ha graziato
Henry Lee McCollum e Leon Brown, passo formale indispensabile a che i due
possano avere un risarcimento per i 30 anni di ingiusta detenzione.
McCollum, oggi 51 anni, nero, e Brown, oggi 47 anni,
nero, sono gli “esonerati” n° 146 e 147 della lista del DPIC, e dal giorno del
rilascio hanno vissuto in ristrettezze economiche.
Il 2 settembre 2014 il giudice Douglas Sasser della
Robeson County aveva ratificato il ritiro di tutte le accuse contro McCollum, condannato
a morte, e suo fratello Leon Brown (che stava scontando una condanna
all'ergastolo) disposto dal nuovo procuratore distrettuale della contea,
Johnson Britt. Dopo una ultima notte in cella per la complessità delle
procedure burocratiche da espletare da parte del carcere, nella prima mattinata
del 3 settembre i due uomini vennero scarcerati. I due, all'epoca molto giovani
(19 e 15 anni) ed entrambi con ridotte capacità mentali, vennero arrestati con
l'accusa di aver violentato e ucciso una bambina di 11 anni, Sabrina Buie.
Vennero condannati a morte nel 1984 con unica prova a loro carico una
confessione, non videoregistrata, che i due avrebbero rilasciato alla polizia
dopo un lungo interrogatorio. In considerazione dell'età, Brown ebbe in seguito
la condanna ridotta all'ergastolo. Il caso era stato seguito negli ultimi 20
anni dal Center f or Death Penalty
Litigation di Durham, che dopo una serie di richieste respinte è riuscito a
ottenere nuovi test del Dna. I test hanno non solo stabilito la completa
estraneità dei due fratelli allo stupro, ma hanno anche individuato quello che
sembra con ogni evidenza il vero responsabile, Roscoe Artis, che viveva a 100
metri dall'abitazione della vittima, e che meno di un mese dopo venne arrestato
per aver violentato e ucciso, in situazioni praticamente identiche, una ragazza
di 18 anni, Joann Brockman. Artis, accusato di altre aggressioni sessuali,
venne condannato a morte per l'omicidio Brockman (in seguito anche la sua
condanna è stata ridotta all’ergastolo), ma la polizia non volle mai incrociare
i suoi dati con quanto ritrovato sulla scena dell'omicidio Buie.
I difensori dei due fratelli hanno riconosciuto la
fattiva collaborazione del nuovo rappresentante della pubblica accusa nel
riaprire il caso ed arrivare al proscioglimento. Al momento della
scarcerazione, come previsto dalla legge, ai due fratelli venne consegnato un
abito fornito dall’amministrazione penitenziaria, e 45 dollari a testa. La
grazia da parte del Governatore è un passaggio burocratico obbligatorio per
ottenere un risarcimento, che la legge fissa in 50.000 dollari per ogni anno di
ingiusta detenzione, con un tetto di 750.000 dollari. Il risarcimento deve
essere formalizzato da una agenzia statale, ma l’ulteriore passaggio è
considerato una mera formalità. (Fonti: Associated Press, wcax.com, 04/06/2015)
Per saperne di piu' :
TEXAS (USA): GIUSTIZIATO DOPO OLTRE 30 ANNI NEL BRACCIO
DELLA MORTE
3 giugno 2015: Lester Bower, 67 anni, bianco, è stato
giustiziato in Texas.
Era accusato, ma si è dichiarato innocente fino
all’ultimo, di aver ucciso, l’8 ottobre 1983, quattro persone. Le vittime
furono Bob Tate, 51 anni, Jerry Brown, 52 anni, Ronald Mayes, 39 anni, un ex
poliziotto, e Philip Good, 29 anni, un vicesceriffo.
Bower è il detenuto più anziano giustiziato in Texas da
quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 1982. Ad una richiesta di
informazioni da parte di Huffington Post, l’amministrazione penitenziaria ha
risposto di aver ottenuto un rifornimento di Pentobarbital il 28 aprile, sufficiente
per le esecuzioni già fissate. Le dosi sono state acquistate da una farmacia
autorizzata a produrre farmaci in proprio.
Bower diventa l’8° giustiziato di quest’anno in Texas, il
n° 526 da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, il 15° dell’anno
negli Usa, e il n° 1409 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
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