no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : BIELORUSSIA: PRIMA ESECUZIONE DELL’ANNO 2. NEWS FLASH: IRAN: MINORENNE SALVO GRAZIE AL
PREZZO DEL SANGUE 3. NEWS FLASH:
NIGERIA: MINORENNE CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO 4. NEWS FLASH: USA: 53.000 PERSONE CONDANNATE
ALL’ERGASTOLO SENZA CONDIZIONALE 5. NEWS
FLASH: INDIA: CONDANNA A MORTE CONFERMATA PER GLI STUPRATORI DI DELHI 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : DEVOLVI IL
5X1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO
BIELORUSSIA: PRIMA ESECUZIONE DELL’ANNO
6 maggio 2017: La Bielorussia ha effettuato nei giorni
scorsi la sua prima esecuzione dell'anno, ha denunciato il centro bielorusso
per i diritti umani Vyasna.
Syarhey Vostrykau, un residente di Homel che era stato
riconosciuto colpevole di stupri e omicidi, è stato probabilmente giustiziato
il 13 o il 29 aprile, è scritto in un rapporto pubblicato sul sito web
dell’organizzazione.
"Rappresentanti del gruppo Attivisti per i Diritti
Umani Contro la Pena di Morte in Bielorussia hanno appreso che la pena di morte
emessa nei confronti del residente di Homel Siarhei Vostrykau è stata eseguita.
Sua madre ha ricevuto una relazione dal Tribunale Regionale di Homel", ha
detto Vyasna sul suo sito web il 5 maggio.
I giudici del tribunale regionale di Homel avevano
giudicato Vostrykau, 33 anni, colpevole nel maggio dello scorso anno del
sequestro e assassinio di due donne nel 2014 e 2015. Il processo si era svolto
a porte chiuse.
La Bielorussia rimane l'unico paese in Europa che ancora
applica la pena di morte. L'esecuzione avviene tramite un plotone di tiratori.
L'Unione europea ha rilasciato una dichiarazione che
ribadisce "la sua forte opposizione alla pena capitale in tutte le
circostanze".
"L'applicazione continua della pena di morte va
contro la volontà dichiarata dalla Bielorussia di impegnarsi con la comunità
internazionale, inclusa l'Unione europea, sulla questione e di considerare
l'introduzione di una moratoria sull'uso della pena di morte", ha
dichiarato la portavoce dell'Unione europea Maja Kocijancic il 6 maggio.
"L'Unione europea esorta la Bielorussia ... a
commutare le pene morte restanti e ad introdurre senza indugio una moratoria
sulla pena di morte come primo passo verso la sua abolizione", ha detto
Kocijancic.
La Bielorussia ha effettuato quattro esecuzioni l'anno
scorso. Prima del 2016, nessuna esecuzione era stata praticata da novembre 2014
nell’ambito del sistema legale bielorusso.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
IRAN: MINORENNE SALVO GRAZIE AL PREZZO DEL SANGUE
5 maggio 2017: Salar Shadizadi, che era stato condannato
a morte per un crimine commesso quando era minorenne, è stato rilasciato dopo
dieci anni dalla prigione di Rasht, nel nord dell'Iran.
Salar, oggi 25enne, è stato diverse volte sul punto di
essere giustiziato in relazione ad un omicidio accaduto quando aveva appena 15
anni.
In una lettera dal carcere nel 2015, Salar ha spiegato di
aver causato “involontariamente" la morte "catastrofica" di un
suo amico d'infanzia colpendo un oggetto in movimento sotto un panno, durante
un gioco "sciocco" al buio. Il suo amico lo aveva sfidato ad andare
nel giardino di notte, sapendo che Salar aveva molto paura. Salar ha detto di
aver capito quanto commesso solo dopo aver pugnalato l'oggetto.
Salar aveva affermato di essere stato torturato e
maltrattato nella fase delle indagini e di non aver avuto accesso a un avvocato
fino a quando il caso non è stato inviato in tribunale per il processo.
Nel dicembre 2007 era stato condannato a morte, una sentenza
in seguito approvata dalla Corte Suprema. Gli era stato concesso un riesame
all'inizio del 2016, ma era stato nuovamente condannato all’impiccagione nel
novembre 2016.
Nel febbraio 2017, la famiglia della vittima gli ha
concesso il perdono in cambio del "prezzo del sangue" (diyah) ed è
stato rilasciato il 25 aprile 2017. Secondo la legge iraniana, i condannati
alla "Qesas" (retribuzione) possono evitare la pena di morte solo se
la famiglia della vittima accetta un risarcimento.
NIGERIA: MINORENNE CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO
8 maggio 2017: Un’alta corte dello stato nigeriano di
Kogi, riunitasi a Lokoja, ha condannato a morte per omicidio un pastore di 15
anni, Haruna Usman.
Il ragazzo è stato giudicato colpevole di aver pugnalato
a morte Happy David dopo un litigio.
Usman, un Fulani, è stato condannato a morte ai sensi
della Sezione 221 del Codice Penale.
Il crimine fu commesso il 28 luglio 2015 nel villaggio di
Emiworo nell'area di governo locale di Ajaokuta, nello Stato di Kogi. All’epoca
l’imputato aveva 15 anni.
La condanna capitale è stata pronunciata dal giudice
Nasiru Ajanah, secondo cui Usman avrebbe pugnalato David dopo aver cercato di
far pascolare il bestiame nella fattoria dei genitori della vittima.
USA: 53.000 PERSONE CONDANNATE ALL’ERGASTOLO SENZA
CONDIZIONALE
6 maggio 2017: Il Washington Post, in una inchiesta sul
calo di utilizzo e di consensi per la pena di morte, mostra il retro della
medaglia: l’utilizzo crescente di condanne lunghissime, otre 200.000 ergastoli,
1/4 dei quali “senza condizionale”.
Il dato è preso da uno studio pubblicato il 4 maggio da
Sentencing Project e si intitola “Still Life: America’s Increasing Use of Life
and Long-Term Sentences” (Vita Ferma (o Natura Morta): Il Crescente Uso In
America Dell’Ergastolo E Delle Pene Lunghe).
Con i dati aggiornati alla fine del 2016, negli Usa
108.667 persone stanno scontando condanne all’ergastolo “normale”, 53.290
condanne all’ergastolo senza condizionale, e 44.311 condanne talmente lunghe da
essere definite “ergastolo potenziale” in quanto sono destinate a terminare
dopo il termine naturale della vita degli imputati.
Nelle carceri federali e statali degli Stati Uniti a fine
2016 erano detenute 1.480.000 persone, un calo di 35.000 persone rispetto
all’anno precedente. (Per completezza a questa cifra vanno aggiunte circa
700.000 persone detenute nelle carceri locali, le cosiddette County Jail. Come
è noto, negli Stati Uniti si usano due termini diversi: Prison è il carcere
statale o federale, Jail è il carcere locale, dove sono reclusi detenuti per
reati lievi, o imputati in attesa o in corso di processo.
Uno studio dell’Oklahoma di pochi giorni fa valuta, ad
esempio, che nel corso di un processo capitale un detenuto trascorre in media
poco circa 900 giorni in un carcere di contea). La composizione razziale della
popolazione detenuta non è proporzionale alla popolazione generale della nazione.
Quasi la metà dei detenuti con pene alte o altissime è di colore.
Circa 12.000 persone che stanno scontando pene alte o
altissime sono state condannate per reati compiuti quando erano minorenni,
comprese 2.300 persone ora all’ergastolo senza condizionale. Oltre 17.000 con
pene alte o altissime sono stati condannati per “crimini non violenti”, spesso
legati alla droga. 6.781 donne stanno scontando pene alte o altissime.
Paragonando il numero di persone condannate ad uno dei 3 tipi di ergastoli
oggetto dello studio alla popolazione generale, negli Usa 50 persone ogni
100.000 stanno scontando l’ergastolo. Questo equivale all’intero tasso di
detenzione di altre nazioni, come la Danimarca, la Finlandia o la Svezia.
INDIA: CONDANNA A MORTE CONFERMATA PER GLI STUPRATORI DI
DELHI
5 maggio 2017: La Corte Suprema dell'India ha confermato
le condanne a morte di quattro uomini riconosciuti colpevoli di uno stupro di
gruppo e omicidio.
Vinay Sharma, Akshay Thakur, Pawan Gupta e Mukesh Singh
erano stati originariamente condannati nel settembre 2013, ma si erano rivolti
alla Corte Suprema del Paese.
Un altro aggressore a quel tempo minorenne ha ricevuto
una pena minore, mentre un sesto aggressore è morto in prigione.
La sera del 16 dicembre 2012, Jyoti Singh Pandey, una
studentessa di fisioterapia a Delhi, stava lasciando un cinema dopo aver visto
"La vita di Pi" con un amico.
I due presero un autobus privato per raggiungere le loro
case in periferia.
Secondo la polizia, il conducente dell’autobus e almeno
altri cinque uomini erano ubriachi.
La polizia ha detto che gli uomini hanno violentato a
turno la ragazza, usando un bastone di ferro, mentre l'autobus girava per la
città. L’amico della ragazza è stato picchiato mentre cercava di opporsi. Una
volta finito, gli uomini gettarono le loro due vittime a fianco della strada.
Per le gravi ferite riportate, la ragazza morì due
settimane dopo in un ospedale di Singapore.
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