SALUTE, RADICALI LANCIANO
MOBILITAZIONE PER RIFORMA TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO
Parte da Trieste, patria della
"psichiatria basagliana", la mobilitazione di Radicali Italiani per
la riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio. L'iniziativa è stata
lanciata dal tesoriere Michele Capano nel corso dell'incontro "Psicopol
ovvero istituzioni contro", che si è svolto proprio nella
città dove ha operato Franco Basaglia.
«La battaglia per
la de-istituzionalizzazione del malato psichiatrico condotta da Marco
Pannella e dai Radicali negli anni '70 è stata tradita», ha denunciato Capano,
«abbiamo chiuso i manicomi, che davano nell'occhio, e aperto miriadi di piccoli
recinti dove si perpetua la segregazione, l'esercizio del potere, l'incapacità
di coltivare l'integrazione delle differenze. Accade nei reparti psichiatrici
dove si rinchiude, "contiene" e sorveglia il malato psichiatrico dopo
il tso "smart"; accade nelle case famiglia, dove lo strumento della
libertà vigilata - ma sempre "smart" - di una magistratura di
sorveglianza complice condanna ad anni di vita vegetale, non diversamente da quanto
accadeva in maniera più visibile 40 anni fa. L'amministrazione di sostegno,
cioè l'apparente "tutela attenuata" introdotta nel 2004, si è
rivelata uno strumento di perfezionamento della tenaglia pubblica di privazione
della dignità e libertà dell'individuo.
Ecco perché è urgente
riformare il Tso, l'amministrazione di sostegno e il codice penale che con la
scusa dell'inimputabilità e della pericolosità sociale si impadronisce del
"malato mentale" e non lo molla più. Come Radicali Italiani ci impegniamo
a condurre questa battaglia, per "liberare dalla tenaglia" sia i
malati che gli psichiatri ridotti a secondini», ha concluso il tesoriere di
Radicali Italiani.
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Ufficio stampa Radicali Italiani
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