no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : IRAQ: 31 GIUSTIZIATI PER IL MASSACRO DI CAMPO SPEICHER 2. NEWS FLASH: KUWAIT: SETTE IMPICCATI, INCLUSO
MEMBRO DELLA FAMIGLIA REALE 3. NEWS
FLASH: TEXAS (USA): TERRY EDWARDS GIUSTIZIATO 4. NEWS FLASH: EGITTO: 35 CONDANNE A MORTE PER
ASSALTO CONTRO STAZIONE DI POLIZIA 5.
NEWS FLASH: GAZA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
IRAQ: 31 GIUSTIZIATI PER IL MASSACRO DI CAMPO SPEICHER
20 gennaio 2017: 31 persone sono state giustiziate in
Iraq in relazione al massacro del campo militare di Speicher, avvenuto nel
2014. Lo ha comunicato il Ministero degli Interni iracheno.
Le autorità locali hanno confermato ad Amnesty
International di aver ricevuto i 31 corpi il 23 gennaio a Samarra, nel governatorato
di Salah al-Din, che sono stati poi trasferiti all'ospedale della città per
essere restituiti alle rispettive famiglie.
Gli uomini, le cui "confessioni" sarebbero
state estorte per mezzo di torture, erano stati condannati a seguito di
processi iniqui e frettolosi, per l'uccisione di 1.700 cadetti militari nel
campo militare di Speicher, nei pressi di Tikrit, nel giugno 2014.
Il gruppo armato denominato Stato Islamico (IS ) aveva
rivendicato la responsabilità per queste uccisioni.
"Questa è la seconda volta in meno di sei mesi che
le autorità irachene effettuano esecuzioni di massa a seguito di processi
iniqui", ha dichiarato James Lynch, capo del team sulla Pena di Morte di
Amnesty International.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
KUWAIT: SETTE IMPICCATI, INCLUSO MEMBRO DELLA FAMIGLIA
REALE
25 gennaio 2017: sette persone, incluso un membro della
famiglia reale che uccise un proprio nipote, sono state impiccate nelle prime
esecuzioni in Kuwait in quasi quattro anni, ha riferito l’agenzia di stampa
statale Kuna.
Tre donne – originarie di Kuwait, Filippine ed Etiopia –
figurano tra i sette detenuti messi a morte. Tutte e tre erano state condannate
per omicidio.
Sheikh Faisal, della famiglia regnante al-Sabah, e due
cittadini egiziani sono stati impiccati dopo essere stati condannati per
omicidio in tre casi distinti, mentre un uomo del Bangladesh è stato
giustiziato per sequestro di persona, stupro e furto.
Faisal avrebbe ucciso con un’arma da fuoco suo nipote, il
principe Basel al-Sabah, dopo una lite avvenuta nella casa di quest'ultimo.
I medici hanno detto che il principe è stato colpito più
volte a distanza ravvicinata.
Secondo i media locali, i due uomini avevano in
precedenza discusso per delle automobili.
La vittima, che aveva 20 anni di meno dell’omicida, era a
capo del Motor Racing Club del Kuwait.
Le esecuzioni sono le prime dal marzo 2013, quando tre
uomini - un saudita, un pakistano e un kuwaitiano senza cittadinanza - furono
impiccati per omicidio.
Il Ministero degli Esteri delle Filippine ha confermato
che una 42enne lavoratrice filippina figura tra gli impiccati, nonostante un
appello dell’ultimo minuto da parte del governo di Manila.
Jakatia Pawa, madre di due figli, lavorava come
collaboratrice domestica in Kuwait ed era stata condannata per aver
accoltellato a morte la figlia 22enne del suo datore di lavoro nel maggio 2007,
ha reso noto il Ministero.
Il portavoce presidenziale filippino Ernesto Abella ha
detto che il governo ha "esercitato tutti gli sforzi per preservare la sua
vita, compresi mezzi diplomatici e appelli umanitari".
TEXAS (USA): TERRY EDWARDS GIUSTIZIATO
26 gennaio 2017: Terry Edwards, 43 anni, nero, è stato
giustiziato.
L’esecuzione è avvenuta con 3 ore di ritardo sull’orario
previsto per attendere l’esito di alcuni ricorsi dell’ultimo momento.
Era accusato di aver ucciso, nel 2002, due commessi di un
negozio durante una rapina.
Venne condannato a morte nel 2003 per la morte di Tommy
Walker, 34 anni, e Mickell Goodwin, 26 anni.
Secondo l’accusa, poco dopo la rapina Edwards era stato
fermato dalla polizia con addosso l’incasso del negozio, negozio dal quale era
stato licenziato 2 settimane prima.
Edwards diventa il 2° giustiziato di quest’anno in Texas,
il 540° da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, il 3° dell’anno
negli Usa, e il n° 1445 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
EGITTO: 35 CONDANNE A MORTE PER ASSALTO CONTRO STAZIONE
DI POLIZIA
19 gennaio 2017: un tribunale militare del Cairo ha
condannato 35 egiziani all’impiccagione e altri 54 all'ergastolo per aver
assaltato e incendiato una stazione di polizia, uccidendo un ufficiale della
polizia e tentando di ucciderne altri due.
I crimini ebbero luogo presso la stazione di polizia di
Tamiya nel governatorato di Fayoum durante la rivolta del 25 gennaio
nell’ambito delle rivoluzioni della primavera araba nel 2011. Gli imputati sono
accusati anche di aver rubato armi dalla struttura.
Tra i 35 imputati che sono stati condannati a morte
figurano Ahmed Ramadan Eissa, che era presente in tribunale, e Osama Yehia.
Yehia, un esponente di spicco dei Fratelli Musulmani ed
ex deputato, è stato condannato in contumacia.
Anche se il tribunale ha assolto nove imputati, ne ha
condannati altri 54 all’ergastolo, nel caso legato alla dispersione violenta
dei campi di protesta di Rabaa Al-Adawiya e Al-Nahda, dopo il colpo di stato
contro il presidente Mohamed Morsi nel 2013.
Il colpo di stato fu orchestrato dall’attuale presidente
Abdel Fattah Al-Sisi, e costò la vita a migliaia di civili.
Le condanne a morte sono state inviate al Gran Mufti
dell'Egitto per la conferma.
GAZA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO
24 gennaio 2017: tribunali della Striscia di Gaza hanno
emesso due condanne all’impiccagione per omicidio.
La prima condanna capitale è stata pronunciata dal
Tribunale di Primo grado di Deir al-Balah nei confronti di “Gh. E.”, della zona
centrale della Striscia, che è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio
premeditato di suo fratello, di 30 anni.
Il Tribunale di Primo grado di Gaza ha invece condannato
a morte “Kh. Sh.”di Gaza City, in relazione all’omicidio premeditato di “N.A.”,
commesso insieme ad un complice.
Dall’inizio del 2017 giungono a quattro le condanne
capitali emesse nella Striscia. Nessuna condanna capitale è stata finora emessa
nella West Bank da inizio anno.
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