NESSUNO TOCCHI CAINO
no alla pena di morte.......................
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2015 DI NESSUNO TOCCHI CAINO ‘LA PENA DI
MORTE NEL MONDO’
2. NEWS FLASH:
GAMBIA: PRESIDENTE CONCEDE LA GRAZIA MA NON AGLI AUTORI DEL FALLITO GOLPE
3. NEWS FLASH: USA: PRESIDENTE OBAMA
VISITA UN CARCERE FEDERALE, NEI GIORNI PRECEDENTI AVEVA PROPOSTO RIFORME IN
DIREZIONE GARANTISTA E FIRMATO 46 PROVVEDIMENTI DI CLEMENZA 4. NEWS FLASH: PAKISTAN: SOSPESA LA CONDANNA A
MORTE DI ASIA BIBI 5. NEWS FLASH:
TUNISIA: PARLAMENTO RAFFORZA PENA DI MORTE PER TERRORISMO 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2015 DI NESSUNO TOCCHI CAINO
‘LA PENA DI MORTE NEL MONDO’
Nessuno tocchi Caino presenta il 31 luglio, dalle ore 11
alle 12.30, il Rapporto 2015 su “La pena di morte nel mondo” in via di Torre
Argentina 76 a Roma.
Il Rapporto 2015 di Nessuno tocchi Caino è dedicato a
Papa Francesco, a cui è stato anche conferito il Premio “L’Abolizionista
dell’Anno 2015”, un riconoscimento che Nessuno tocchi Caino assegna alla
persona che, più di ogni altra, si è distinta per l’impegno a favore
dell’abolizione della pena di morte e dei trattamenti disumani e degradanti.
La scelta di quest’anno risiede nel fatto che il
Pontificato di Francesco Bergoglio, inaugurato con l’abolizione dell’ergastolo
e l’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento dello Stato del
Vaticano, si è connotato anche per il Suo messaggio netto e forte, di respiro
universale, non solo contro la pena di morte, ma anche contro la morte per pena
e la pena fino alla morte.
Nella “lezione magistrale” che il Sommo Pontefice ha
rivolto ai delegati dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale, lo
scorso 23 ottobre, l’ergastolo è definito come “una pena di morte nascosta”,
che dovrebbe essere abolita insieme alla pena capitale, così come l’isolamento
nelle cosiddette “prigioni di massima sicurezza” è considerata come “una forma
di tortura”.
Per lo straordinario valore umanistico, politico e
giuridico di questo Discorso, abbiamo deciso di pubblicarlo come introduzione
al Rapporto 2015 e alla conferenza di presentazione sarà presente Flaminia
Giovannelli, Sottosegretario del Pontificio Consiglio Della Giustizia e della
Pace, insieme ad altri rappresentanti del Governo italiano, tra cui il
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi, parlamentari e
rappresentanti delle ambasciate straniere in Italia.
Durante l’evento saranno illustrati anche gli obiettivi
della campagna di Nessuno tocchi Caino in vista del Congresso che si terrà nel
carcere di Opera in autunno dedicato prevalentemente al tema dell’ergastolo
oltre che della prossima votazione nel dicembre 2016 della nuova Risoluzione sulla
Moratoria Universale delle esecuzioni da parte dell’Assemblea Generale
dell’ONU.
Ti aspettiamo!
Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
GAMBIA: PRESIDENTE CONCEDE LA GRAZIA MA NON AGLI AUTORI
DEL FALLITO GOLPE
22 luglio 2015: il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha
graziato diversi condannati a morte nel 21° anniversario del suo arrivo al
potere, escludendo però dal provvedimento gli autori del fallito colpo di stato
del dicembre scorso.
Alcuni giorni dopo aver avvertito che i prigionieri nel
braccio della morte dovevano aspettarsi l’applicazione della loro condanna,
Jammeh ha annunciato che "tutti i condannati per tradimento dal 1994 al
2013 che sono nel braccio della morte o stanno scontando l’ergastolo sono stati
graziati."
Tra i beneficiari dell’amnistia ci sono un ex capo di
stato maggiore dell’esercito condannato per alto tradimento nel 2010 e quattro
capitani dell'esercito condannati per aver cercato di rovesciare il presidente
nel 2006.
Jammeh non ha fatto menzione tuttavia dei condannati per
lo sventato attacco di dicembre al palazzo presidenziale, mentre lui era in
viaggio a Dubai.
Nel mese di marzo, tre soldati sono stati condannati a
morte e altri tre all’ergastolo da un tribunale militare per il fallito colpo
di stato, secondo fonti militari e di Amnesty International.
I sei sono stati ignorati nel suo discorso dal
Presidente, che ha invece annunciato la grazia per i responsabili di omicidio
che hanno trascorso almeno dieci anni dietro le sbarre, con l'eccezione degli
autori di omicidi particolarmente efferati o di gravi crimini sui bambini.
Jammeh la scorsa settimana ha dato notizia di una
imminente fine dei tre anni di moratoria non ufficiale sulle esecuzioni
capitali, presentando la decisione come risposta ad un tasso di omicidi in
aumento.
Il mese scorso, il governo ha annunciato di voler indire
un referendum sull’ampliamento dell'elenco dei reati punibili con la morte per
qualsiasi reato ritenuto sufficientemente grave dal Parlamento.
Una data per il referendum deve ancora essere stabilita.
(Fonti: AFP, 22/07/2015)
Per saperne di piu' :
USA: PRESIDENTE OBAMA VISITA UN CARCERE FEDERALE, NEI
GIORNI PRECEDENTI AVEVA PROPOSTO RIFORME IN DIREZIONE GARANTISTA E FIRMATO 46
PROVVEDIMENTI DI CLEMENZA
16 luglio 2015: Obama ha visitato l’El Reno Federal
Correctional Institution in Oklahoma, un istituto considerato “di media
sicurezza” con 1300 detenuti. Le telecamere lo hanno seguito durante tutta la
visita, la prima di un presidente USA in carica in un penitenziario. Ha avuto
un colloquio con 6 detenuti per fatti di droga. Il Presidente è poi entrato
nella cella 123 (vuota), e al termine della visita ha rilasciato alle
telecamere alcune dichiarazioni. La più importante forse è quella in cui dice:
“Quando hanno descritto la loro giovinezza e la loro adolescenza… queste sono
persone che da giovani hanno commesso errori che non sono poi tanto diversi da
errori che ho fatto io, errori che hanno fatto anche molti di voi (riferendosi
ai giornalisti che lo accompagnavano)”. “La differenza è che loro non hanno
avuto quel tipo di strutture di supporto, le seconde occasioni, le risorse che
avrebbero permesso loro di sopravvivere ai loro errori. Credo noi abbiamo la
tendenza a volte a dare per scontato o
considerare normale che così tanti giovani finiscano intrappolati nel nostro
sistema giudiziario. Ma non è normale, non è quello che succede in altri
paesi”. “Quello che è normale è che gli adolescenti facciano cose stupide.
Quello che è normale è che i giovani commettano errori, e noi dovremmo imparare
a distinguere tra gli individui veramente pericolosi che devono essere
neutralizzati e carcerati, e i giovani che risentono del fatto che cercano di
adattarsi all’ambiente in cui vivono, ma che se avessero opportunità diverse,
una diversa visione della vita, potrebbero svilupparsi, e diventare come noi.
Credo sia qualcosa sulla quale dobbiamo tutti riflettere”. Riassumendo
l’incontro con i 6 detenuti (che in autunno sarà riversato in un documentario
che sta preparando la HBO), Obama ha detto: “Ognuno di loro ha riconosciuto di
aver fatto qualcosa di sbagliato, e si assumono la responsabilità delle loro
azioni, ma ci chiedono anche di valutare se non c’erano altri modi in cui la società poteva
occuparsi di loro.
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