NESSUNO TOCCHI CAINO
no alla pena di morte....................
ZAMBIA: IL PRESIDENTE EDGAR LUNGU SVUOTA IL BRACCIO DELLA
MORTE
16 luglio 2015: il presidente dello Zambia Edgar Lungu ha
ridotto in ergastolo le condanne di 332 detenuti nel braccio della morte per
risolvere il problema del sovraffollamento nella sezione di massima sicurezza
del carcere di Mukobeko.
Durante una visita alla prigione, che si trova a circa
180 km a nord di Lusaka, Lungu ha detto che è inaccettabile ospitare centinaia
di persone in una sezione con una capienza di 51 detenuti.
“E’ ovvio che si tratta di un affronto alla dignità umana
a parte i problemi sanitari e igienici che [il sovraffollamento] ha creato”, ha
detto Lungu.
I reati passibili di pena di morte includono omicidio,
tradimento e rapina a mano armata, anche se lo Zambia non ha giustiziato nessun
prigioniero dal 1997. (Fonti: Reuters, 16/07/2015) Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
NESSUNO TOCCHI CAINO: LO STATO ITALIANO CONVOCHI
CONFERENZA SU STATO DI DIRITTO E DIRITTO UMANO ALLA CONOSCENZA
17 luglio 2015: il Partito Radicale, “Nessuno tocchi
Caino” e “Non c’è Pace Senza Giustizia” hanno proposto allo Stato italiano, in
quanto tale, di essere tra i convocatori della Conferenza Internazionale su
“Universalità dei diritti umani per la Transizione verso lo Stato di Diritto e
l’affermazione del Diritto alla Conoscenza”, che si terrà il 27 luglio 2015 a
Roma presso il Senato della Repubblica.
Dopo aver acquisito il patrocinio alla Conferenza del
Ministero degli Affari Esteri nel corso di un incontro che si è svolto alla
Farnesina la settimana scorsa tra il Ministro Paolo Gentiloni e una delegazione
radicale guidata da Marco Pannella, il Partito Radicale rilancia e popone al
Governo italiano l’obiettivo più ambizioso della promozione di un’azione istituzionale
volta a creare le condizioni politiche per una transizione verso la piena
attuazione dello Stato di Diritto e dei Diritti Umani che veda, tra gli altri,
l’Unione Europea e la Lega Araba attori attivi di questo processo.
“Attivare questo processo costituirebbe l’alternativa
ragionevole e concreta, a illusorie vie meramente diplomatiche o, peggio,
militariste per far fronte alle continue e gravi emergenze in atto nel mondo”,
ha dichiarato il Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia.
“Per questo proponiamo ai massimi rappresentanti dello
Stato italiano, dal Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio e
ai Ministri degli Esteri e della Giustizia, non solo di condividere le ragioni
e gli obiettivi della Conferenza, che sicuramente condividono, ma di compiere
l’atto conseguente di convocarla e di sostenerla”, ha spiegato Sergio D’Elia.
“Non sarebbe la prima volta che lo Stato italiano fa
propri e porta a compimento progetti – offerti ‘chiavi in mano’ dai Radicali…
E’ già accaduto per la Moratoria ONU sulle esecuzioni capitali e per
l’istituzione della Corte Penale Internazionale sui crimini di guerra e contro
l’umanità”, ha fatto notare il Segretario di Nessuno tocchi Caino.
“Ad oggi, però, a questa nostra proposta non è giunta
risposta e ciò non mi meraviglia – ha aggiunto D’Elia – perché se di questo
nuovo progetto è stata negata la conoscenza al popolo italiano, è probabile che
ai suoi massimi rappresentanti, che pur lo conoscono e condividono, non sia
risuonata come proposta e “notizia” degna di attenzione”.
“Il regime di ‘democrazia reale’, che connota il nostro
Paese e che sta alla Democrazia come i regimi di ‘socialismo o comunismo reale’
stavano agli ideali socialisti o comunisti, ha ormai da decenni – ha concluso
D’Elia – riflessi automatici: i Radicali, le proposte Radicali, perciò
ragionevoli…, non devono essere notiziabili”.
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USA: OBAMA COMMUTA SENTENZE DI 46 CONDANNATI PER REATI
NON VIOLENTI, COMPRESI CONDANNATI ALL’ERGASTOLO PER DROGA
13 luglio 2015: il Presidente Barack Obama ha tagliato le
pene detentive di 46 persone condannate per reati non violenti, cinque delle
quali all’ergastolo, perché le loro punizioni erano esagerate rispetto al
crimine commesso.
“Come ex assistente del Procuratore Generale degli Stati
Uniti e avvocato penalista, so bene come le condanne a livello federale
possano, in troppi casi, portare colpevoli per fatti non violenti di droga a
trascorrere decenni, se non la vita, in carcere... In alcuni casi, la pena
prevista dalla legge è stata sproporzionata rispetto al reato”, ha detto Obama
in un annuncio televisivo.
Obama ha finora concesso 89 commutazioni durante la sua
presidenza, 76 delle quali nei confronti di condannati per reati di droga in
base alle direttive severe messe in atto alla fine del 1980 quando il Paese era
alle prese con l’epidemia di crack.
E’ il record di commutazioni registrato in un solo giorno
dai tempi del Presidente Lyndon B. Johnson e le 89 condanne commutate da Obama
finora superano il totale complessivo di commutazioni concesse dai Presidenti
Ronald Reagan, George Bush, Bill Clinton e George W. Bush messi insieme.
Queste commutazioni vanno inquadrate nel tentativo
dell’amministrazione Obama di ridurre i costi e il sovraffollamento delle
carceri federali e dare un po’ di sollievo ai detenuti. Ma è solo una goccia
d’acqua nel mare della popolazione detenuta negli Stati Uniti, i quali hanno
meno del 5 per cento della popolazione mondiale, ma – occorre ricordarlo –
hanno quasi il 25 per cento della popolazione carceraria totale del mondo.
(Fonti: washingtonpost.com/AP/whitehouse.gov/HOC, 13/07/2015) Per saperne di
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BELIZE: ANCHE L’ULTIMO PRIGIONIERO LASCIA IL BRACCIO
DELLA MORTE
14 luglio 2015: il 44enne Glenford Baptist, ultimo
prigioniero nel braccio della morte del Belize, ha appreso questa mattina che
la sua condanna all’impiccagione verrà commutata.
Baptist uccise un uomo nel 2000 e fu condannato a morte
pochi mesi dopo insieme ad altre due persone.
Altri prima di lui, come Patrick Reyes, Earlin White,
Adolph Harris, Patrick Robateau e Leslie Pipersburgh hanno beneficiato di una
riduzione della condanna.
I due motivi per i quali Baptist aveva presentato ricorso
erano il grande intervallo di tempo tra la sua condanna e l'appello in corso,
circa 13 anni e 8 mesi, che costituisce una violazione dei suoi diritti
costituzionali di cui alla sezione 7 di non essere trattato in modo disumano, e
la sua condanna a morte automatica per l’omicidio con arma da fuoco, scorretta
sulla base del caso di Patrick Reyes e della Regina su cui si è pronunciato il
Privy Council nel 2002.
L’udienza per la determinazione della nuova sentenza di
Baptist è fissata per ottobre.
Nel 2000, Baptist insieme con l'ormai defunto Gilroy Wade
e Oscar Catzim Mendez furono accusati di aver ucciso Azrin White come vendetta
per un presunto rapimento. L'allora giudice della Corte Suprema e attuale
procuratore generale Wilfred Elrington pronunciò le condanne a morte nel
novembre del 2001. Presso la Corte d'Appello, Mendez vinse mentre Wade e
Baptist videro respinte le loro istanze. Wade fu poi vittima di un omicidio in
prigione nel novembre del 2007.
Il Belize non pratica esecuzioni capitali da 30 anni,
l’ultimo ad essere giustiziato fu Kent Bowers, tuttavia la pena di morte resta
in vigore nel Paese.
(Fonti: plustvbelize.com 14/7/2015)
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EGITTO: 464 CONDANNE A MORTE NEL PRIMO ANNO DI PRESIDENZA
AL-SISI
11 luglio 2015: l'Osservatorio dei Diritti e delle
Libertà egiziano ha reso noto che i tribunali militari e civili del Paese hanno
emesso 92.420 condanne contro cittadini egiziani durante il primo anno di
mandato del presidente Abdul Fatah Al-Sisi, tra cui 464 condanne a morte.
In un rapporto sulle violazioni del giusto processo in
Egitto, l'Osservatorio ha riportato che i tribunali civili egiziani hanno
emesso i loro verdetti in 570 casi ed i tribunali militari in altri 17.
Secondo il rapporto, 92.420 egiziani sono stati
condannati da tribunali militari o civili.
Dei 464 cittadini condannati a morte, sette sono già
stati giustiziati. Il documento riporta inoltre che altri 4.800 sono stati
condannati a complessivi 39.040 anni di carcere, mentre 772 sono stati
condannati all’ergastolo.
I tribunali, continua il rapporto, hanno assolto 3.457
egiziani. Altri sono stati esonerati dalle proprie condanne e 214 sono quelli
cui sono state comminate nuove condanne.
Inoltre, i giudici hanno fissato cauzioni per circa 16.800
dollari.
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