NESSUNO TOCCHI CAINO.......
no alla pena di morte !!!!!!!!!!!!!!!
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : IRAN: ALTRI 31 PRIGIONIERI GIUSTIZIATI 2. NEWS FLASH: VIRGINIA (USA): NO AD AUMENTO
SEGRETEZZA DELLE ESECUZIONI 3. NEWS
FLASH: EGITTO: PRESIDENTE AL-SISI FIRMA LEGGE ANTI-TERRORISMO 4. NEWS FLASH: ARABIA SAUDITA: GIORDANO
DECAPITATO PER TRAFFICO DI DROGA 5. NEWS
FLASH: UGANDA: PRESIDENTE MUSEVENI CHIEDE PIÙ CONDANNE A MORTE PER GLI OMICIDI
6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
IRAN: ALTRI 31 PRIGIONIERI GIUSTIZIATI
I primi quattro prigionieri, che erano stati condannati
per reati di droga, sono stati impiccati il 22 febbraio nel carcere di Arak, ha
riferito il sito ufficiale della magistratura nella Provincia di Markazi.
Tre di loro – identificati come Mohammad M., Ehsan J. e
Amir Hossein G. – sono stati accusati di partecipazione alla produzione di
59,68 chili di ice. Mohammad M. e J. Ehsan stati inoltre accusati,
rispettivamente, di vendita di 2 e 13 chili di ice che avevano prodotto.
Il quarto prigioniero, identificato come Reza Z., era
accusato di partecipazione in possesso e traffico di 972 grammi di eroina.
Tra il 22 e 23 febbraio, 21 prigionieri sono stati
giustiziati in tre diverse prigioni iraniane, ha riferito la Human Rights
Activists News Agency in Iran (HRANA).
Nove detenuti accusati di traffico di droga e omicidio
sono stati impiccati a Bandar Abbas. Sono stati identificati come: Sajad
Ghochany, 27 anni, di Teheran, Mohammad Gholami, 33, di Tabriz, Mohammad Kazem
Yazdani Doboron, 55, di Mashhad, Alireza Razmi, 45, di Bushehr, Mehdi Shahdadi,
31, di Iranshahr, Mosa Nekoei Zadeh, 22, di Bandar Abbas, Ghasem Moradi Zadeh,
35, di Yazd.
Altri nove prigionieri, le cui identità non sono state
rese note, sono stati giustiziati nel carcere di Adel Abad a Shiraz, dopo
essere stati condannati per crimini legati alla droga e omicidio.
Inoltre, 3 prigionieri, che sono stati identificati come
Mohammad Hojat Abadi, Rasool Naderi e Hossein Mir Dost, sono stati impiccati
nel carcere centrale di Bam per traffico di droga.
Infine, la HRANA ha ricevuto numerose segnalazioni di due
esecuzioni pubbliche nelle ultime 48 ore. Un prigioniero accusato di reati
legati alla droga sarebbe stato impiccato in Piazza Kozeh Garai a Shiraz,
mentre un uomo di 27 anni accusato di stupro, Hamid Mohammadi, originario di
Haji Abad, sarebbe stato giustiziato nella piazza del Mercato del Pesce a
Bandar Abbas.
Il 23 febbraio un prigioniero identificato come
Mohammadreza Ranjbar Kermani è stato impiccato nel carcere di Rasht, ha reso
noto il sito web della magistratura provinciale del Gilan. Era stato
riconosciuto colpevole del traffico di 195 kg di oppio, della vendita di 13700
g di “crystal” ed il possesso di 325 g di eroina.
Il 24 febbraio, altri tre uomini sono stati impiccati per
omicidio sempre nel carcere di Rasht, ha riportato il sito di notizie Lahijan,
citando la magistratura del Gilan. I tre giustiziati sono stati identificati
solo come “M.R.” (35 anni), “A.Z.” (32) e “R. K.” (34).
Il 25 febbraio altri due prigionieri sono stati impiccati
in pubblico nella città occidentale di Kermanshah. Le due impiccagioni sono
state effettuate alle 10 di mattina, in due diversi punti della città. (Fonti:
NCRI, 22-25/02/2015; Iran Human Rights, 23-25/02/2015; HRANA, 23/02/2015) Per
saperne di piu' : http://iranhr.net/
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
VIRGINIA (USA): NO AD AUMENTO SEGRETEZZA DELLE ESECUZIONI
24 febbraio 2015: la Camera della Virginia ha bocciato il
disegno di legge SB 1393 che avrebbe aumentato la segretezza delle esecuzioni.
Il ddl, voluto dal governatore democratico Terry McAuliffe, intendeva rendere
più agevole per l’amministrazione penitenziaria reperire i 3 farmaci letali
usati in Virginia, garantendo l’anonimato ai laboratori artigianali che
intendessero collaborare alle esecuzioni.
Il Senato lo aveva approvato il 10 febbraio. La Camera ha
votato 56-42, con un voto che non ha seguito strettamente le linee di partito.
Ad esempio il repubblicano David Albo era favorevole alla legge, mentre un
altro repubblicano, Rick Morris, ha votato contro. “Non credo sia un problema
di pena di morte, ma di quanto lo stato debba essere aperto e trasparente” ha
commentato Morris.
Tra i contrari, diversi deputati hanno ritenuto
l’iniziativa legislativa “prematura” visto che diverse istanze relative al
protocollo dell’iniezione letale sono in discussione sia davanti alla Corte
Suprema di Stato che degli Stati Uniti. In Virginia non sono previste
esecuzioni a breve, lo stato ha 8 detenuti nel braccio della morte, ma nessuno
di loro ha un mandato di esecuzione attivo.
(Fonti: Associated Press, 24/02/2015)
Per saperne di piu' : http://www.deathpenaltyinfo.org/
EGITTO: PRESIDENTE AL-SISI FIRMA LEGGE ANTI-TERRORISMO
24 febbraio 2015: il presidente egiziano Abdel Fattah
al-Sisi ha firmato ufficialmente la controversa legge anti-terrorismo, che
conferisce al governo ulteriori poteri con cui reprimere il dissenso.
La legge, che i critici dicono dare alle autorità carta
bianca per soffocare ogni forma di dissenso, ha attirato pesanti condanne da
parte di organizzazioni legali egiziane e organismi per i diritti umani.
La legge è stata inizialmente redatta nel 2014 e inviata
al presidente ad interim Adly Mansour per essere approvata nel mese di aprile.
Sisi ha vinto le elezioni presidenziali del mese successivo, e nel mese di
novembre il gabinetto ha ratificato la legge.
Il passo finale per trasformare la legge in un decreto
ufficiale richiedeva l'approvazione del comitato consultivo giuridico, che l'ha
approvata quest'anno, per poi essere firmata dal Presidente.
Le autorità hanno a lungo sostenuto che la legge fosse
necessaria per combattere il terrorismo e mantenere la sicurezza pubblica.
Tuttavia per i critici la legge si spinge troppo lontano.
Dopo la pubblicazione della prima bozza, il vice direttore di Amnesty
International per Medio Oriente e Nord Africa, Hassiba Hadi Sahraoui, ha dichiarato:
"Questo progetto di legge viola anche il diritto alla libera espressione,
mina garanzie contro la tortura e la detenzione arbitraria, e amplia il campo
di applicazione della pena di morte."
Mohamed Zaree, responsabile del programma presso l'Istituto
per gli Studi sui Diritti Umani (CIHRS) del Cairo, ha detto al sito web di
informazione Mada Masr che la legge è solo una copertura e che mira in realtà a
mantenere lo status quo a scapito anche del pacifico dissenso da gruppi della
società civile.
"E 'chiaro che lo scopo principale di questo
progetto di legge nella sua forma attuale non è quello di combattere il
terrorismo, ma piuttosto di limitare tali gruppi, movimenti e
organizzazioni", ha detto. "Questa misura potrebbe facilmente essere
usata per punire individui o organizzazioni che chiedono riforme costituzionali
e giuridiche, anche con mezzi pacifici." (Fonti: middleeasteye.net,
25/02/2015) Per saperne di piu' : http://www.middleeasteye.net/news/sisi-officially-approves-egypt-s-anti-terrorist-law-1284094471
ARABIA SAUDITA: GIORDANO DECAPITATO PER TRAFFICO DI DROGA
25 febbraio 2015: un cittadino giordano è stato
decapitato in Arabia Saudita per traffico di droga, portando a 32 i prigionieri
giustiziati nel Regno dall’inizio dell’anno.
Identificato come Omar Mohammed Abdul Muti al-Rubai,
l’uomo è stato giustiziato nella regione nord-occidentale di al-Jawf, ha reso
noto il Ministero degli Interni saudita.
Secondo le autorità di Riad, al-Rubai avrebbe confessato
di aver tentato di introdurre una ingente quantità di anfetamine attraverso il
confine tra Giordania e Arabia Saudita. (Fonti: AFP, Al-Akhbar, 25/02/2015) Per
saperne di piu' :
UGANDA: PRESIDENTE MUSEVENI CHIEDE PIÙ CONDANNE A MORTE
PER GLI OMICIDI
23 febbraio 2015: il presidente ugandese Yoweri Museveni
ha chiesto ai giudici di condannare a morte gli assassini.
Aprendo la 17a Conferenza dei Giudici presso l’Imperial
Golf View Hotel ad Entebbe, Museveni ha detto che i giudici sono inutilmente
indulgenti con gli assassini e che le condanne più leggere comminate a chi
uccide stanno erodendo la fiducia dei cittadini nei confronti della
magistratura.
Il Presidente ha citato i recenti casi di sospetti chiave
negli omicidi del leader musulmano Sheikh Abdu Kadir Muwaya nel distretto di
Mayuge e di Tito Okware, un leader del Movimento di Resistenza Nazionale (NRM)
nel distretto di Namayingo, che sono stati fermati dalla polizia dopo il
completamento delle indagini e rilasciati dai tribunali.
"Le persone che volontariamente uccidono dovrebbero
essere condannate a morte e impiccate in base alla legge. A Mayuge e Namayinga,
la gente ha lottato dopo che i sospetti chiave sono stati frettolosamente
liberati", ha aggiunto.
Museveni ha osservato che il rilascio di sospetti di
omicidio che non abbiano ancora scontato 180 giorni di carcerazione cautelare
potrebbe spingere la popolazione a compiere "azioni
extragiudiziarie".
"Che fretta c’è? Volete forse che alcuni di noi
compiano azioni extragiudiziarie?» ha chiesto il Presidente.
Secondo i registri ufficiali delle prigioni, gli ultimi
ad essere impiccati in Uganda sotto il governo NRM sono stati 29 prigionieri
del braccio della morte nel 1999. Quattordici detenuti erano stati uccisi in
precedenza. In origine, per chi veniva riconosciuto colpevole di un reato
capitale c’era la condanna a morte obbligatoria.
Tuttavia, la sentenza del 2009 della Corte Suprema sulla
petizione di Susan Kigula e 417 detenuti nel braccio della morte lascia alla
discrezionalità del giudice emettere o meno una condanna a morte dopo aver
esaminato le circostanze relative al caso. (Fonti: newvision.co.ug, 24/02/2015)
Per saperne di piu' : http://www.newvision.co.ug/news/665188-museveni-wants-death-penalty-for-murderers.html