PENSIERI ALLA RINFUSA
di guido michi
Ho deciso che le mie promesse
riflessioni di metterle per scritto. Mi sto rendendo conto, sempre di più, che
stiamo vivendo una fase storica molto ma molto critica. La tanto decantata
solidarietà se n’è andata a farsi benedire. L’intolleranza, i nostri piccoli
egoismi prevalgono su tutto. La religiosità ci serve per giustificare le nostre
bassezze. Stavo riflettendo sulla visita che il Papa Francesco ha fatto in
questi giorni a Firenze. Io nutro molto rispetto per la persona riconoscendogli
un ruolo di guida morale, nulla di più nulla di meno. Molte persone, credenti o
meno si sono giustamente emozionate per l’arrivo in città di questa alta
personalità, purtroppo per lo più si sono fermate all’esteriorità
dell’avvenimento. Le affermazioni più ricorrenti “ sapessi che bella
impressione vedere il PAPA scendere da una Golf invece che dalla solita super.car……”oppure “ che persona umile questo
PAPA che è andato a mangiare alla mensa dei poveri”, solo il fatto di chiamare
il luogo ove mangiano i meno fortunati come mensa dei poveri anziché con il suo
vero nome e cioè mensa della CARITAS mi sembra offensivo e denigratorio. Le
persone che a causa di circostanze
avverse della vita hanno perso tutto, chiamarli poveri vuol dire offendere
la loro dignità, infatti molti di loro saranno pur poveri di beni materiali ma tanto,
tanto ricchi di onorabilità. Se molte persone invece di soffermarsi
sull’esteriorità di certi atti, certamente importanti in quanto la forma ha la
sua valenza, si fossero altresì soffermati
di più ad ascoltare ed a riflettere sulle parole del PAPA oggi, gli stessi,
dopo i terribili fatti di Parigi, non sarebbero qui a chiedere vendette ed a
inneggiare alla guerra più o meno santa.
Purtroppo siamo solo all’inizio di
questa grande e disumana follia, i morti, come già sta accadendo, chiameranno altri morti, la
violenza cieca altra violenza, chi soccomberà? Ovviamente i soliti noti. Donne,
bambini, vecchi, soccomberanno i più deboli gli indifesi gli innocenti. Ed il
terrorismo non sarà debellato, le guerre promosse per sconfiggere questo
fenomeno sono lì a dimostrarlo. In Afganistan i talebani spadroneggiano ancora ,
in Iraq , nonostante che questo paese fosse governato da un dittatore disumano,
vi era un grande rispetto per tutte le minoranze e non si conosceva minimamente
cosa fosse l’integralismo religioso. Da quando in Siria è minato il potere
dell’altro dittatore presente nell’area ecco comparire l’Isis. I palestinesi
che sono stati sempre riconosciuti per la loro laicità, grazie all’intollerante
politica adottata dalla destra d’Israele al potere in questi ultimi anni anche
loro hanno prodotto forme di integralismo religioso. La violenza non c’è niente
da fare produce violenza e se si crede di combattere e vincere certi fenomeni
con i bombardamenti o con i carrarmati ci sbagliamo di grosso.
Ci sarà qualcuno che mi etichetterà
nella migliore delle ipotesi di illuso o addirittura di venduto ai terroristi o
di saputello arrogante. Alcuni mi diranno di parlare meno e proporre qualcosa
di concreto che dia una soluzione per combattere e sconfiggere il
terrorismo. Io sono sicuro solo di una
cosa e cioè di non sapere nulla e di non avere in tasca nessuna ricetta
miracolosa risolutiva. Se avessi le risposte giuste sarei un leader politico o spirituale,
non un vecchietto di poco conto che ha
il solo torto di far funzionare ancora i tre neuroni ancora presenti nella sua
scatola cranica e che non si accontenta di seguire, come una pecora, l’idee
prevalenti che pur essendo accettate dalla maggioranza delle persone non vuol
dire che esse siano quelle giuste. In
questa situazione siamo tentati di far ragionare la pancia e mettere da parte
il cervello ed il cuore. Di una cosa ne son certo la guerra non si sconfigge
con la guerra……solo la pace porta la vera e duratura pace. Per raggiungere
questo obbiettivo occorre che ognuno di noi “ LA VERA PACE” se la costruisca
nella vita di tutti giorni. Tolleranza, amore, rispetto rappresentano la strada
maestra che conduce alla nostra pace interiore. Alcuni settori del buddismo
parlano di rivoluzione umana raggiungibile recitando un mantra. Il mantra che
noi dovremmo recitare a tutte le ore dovrebbe essere
…”PACE-AMORE-PACE-AMORE-PACE-AMORE…..” operando poi con azioni concrete e non solo con vuote parole all’interno
della nostra società sempre più malata ed inoltre più che parlare di
rivoluzione umana io parlerei di rivoluzione dell’umanità.
In questa situazione di follia si stanno riscoprendo personaggi tipo Oriana
Fallaci. La destra ne fa una sua paladina la sinistra la demonizza, anche se la
divisione non è così netta e precisa. Il personaggio in questione come ho avuto
modo di dire a suo tempo è molto
complesso e nella sua complessità difficilmente catalogabile. Negli anni bui
della dittatura fascista dei colonnelli greci
è stata, assieme al suo compagno PANAGULIS, una fiera oppositrice del
regime, poi a seguito dei tragici fatti dell’ undici settembre ha scritto
quella brutta ed inspiegabile invettiva contro tutto l’islam allineando la sua
posizione a quella guerrafondaia del presidente Geoge Bush J. che ha provocato
e sta provocando i danni che tutti noi conosciamo. La scusa era quella di sconfiggere
AL QUAEDA e di catturarne il capo lo sceicco
del terrore OSAMA BIN LADEN. La realtà si è rivelata sostanzialmente
diversa. Tiziano Terzani in merito alla guerra scatenata dagli americani in
Afghanistan ne fa un’analisi puntuale, accurata e realistica. Qui di seguito
riporto alcuni brani dell’articolo titolato” San Francesco ed il Sultano” opera
dello scrittore fiorentino in risposta del libretto scritto dalla Fallaci “ La
rabbia e l’orgoglio”.
……………”A proposito del petrolio, Oriana, sono certo che anche tu
avrai notato come, con tutto quel che si sta scrivendo e dicendo sull' Afghanistan,
pochissimi fanno notare che il grande interesse per questo paese è legato al
fatto d' essere il passaggio obbligato di qualsiasi conduttura intesa a portare
le immense risorse di metano e petrolio dell' Asia Centrale (vale a dire di
quelle repubbliche ex-sovietiche ora tutte, improvvisamente, alleate con gli
Stati Uniti) verso il Pakistan, l' India e da lì nei paesi del Sud Est
Asiatico. Il tutto senza dover passare dall' Iran. Nessuno in questi giorni ha
ricordato che, ancora nel 1997, due delegazioni degli «orribili» talebani sono
state ricevute a Washington (anche al Dipartimento di Stato) per trattare di
questa faccenda e che una grande azienda petrolifera americana, la Unocal, con
la consulenza niente di meno che di Henry Kissinger, si è impegnata col
Turkmenistan a costruire quell' oleodotto attraverso l'Afghanistan. È dunque
possibile che, dietro i discorsi sulla necessità di proteggere la libertà e la
democrazia, l'imminente attacco contro l'Afghanistan nasconda anche altre
considerazioni meno altisonanti, ma non meno determinanti. È per questo che
nell' America stessa alcuni intellettuali cominciano a preoccuparsi che la
combinazione fra gli interessi dell' industria petrolifera con quelli dell'
industria bellica - combinazione ora prominentemente rappresentata nella
compagine al potere a Washington - finisca per determinare in un unico senso le
future scelte politiche americane nel mondo e per limitare all' interno del
paese, in ragione dell' emergenza anti-terrorismo, i margini di quelle straordinarie
libertà che rendono l' America così particolare………”
A seguito dei tragici fatti di Francia sulla controversa
figura della Oriana FALLACI si è
scatenato un vero e proprio tifo da stadio. Gli uni che vedono in questo
personaggio una specie di profetessa incompresa, gli altri una truculenta
guerrafondaia. Io onestamente non mi sento di parteggiare né per i Montecchi né
per i Capuleti. Una cosa posso dirla con assoluta certezza che la sua diagnosi
era giusta ma la cura profondamente sbagliata. Non si batte l’odio con l’odio,
la violenza con la violenza, la guerra con la guerra. Queste mie affermazioni
mi attireranno l’antipatia dei soliti ben pensanti, non so cosa farci sono
talmente convinto di ciò che affermo e sono pronto a subire le critiche più
feroci e le contumelie più infamanti. La strada della pace, della tolleranza
non è facile da percorrere, è tortuosa è in molti casi porta in vicoli ciechi
ma è la sola che abbia la concreta possibilità di salvare il nostro mondo, la
nostra civiltà che noi stessi a causa della nostra intolleranza e del nostro
odio mettiamo continuamente in pericolo.
«Finché l'uomo non si metterà di sua volontà all' ultimo posto
fra le altre creature sulla terra, non ci sarà per lui alcuna salvezza».
Queste parole profetiche sono opera di quel grande uomo di
pace che fu il MAHATMA GANDHI, parole che dovremmo tenere scolpite nella nostra
mente e nel nostro cuore. Al contrario i
nostri piccoli egoismi, le nostre paure, le nostre violenze fanno sì che
rischiamo di distruggere questa bellissima casa che è il mondo che abitiamo.
Se fossimo dei viaggiatori interplanetari e trovandoci
all’estrema periferia del sistema solare, voltandoci verso la nostra terra
vedremmo un piccolo ed insignificante puntino luminoso. Non lasciamoci
ingannare quel lontano puntino che tra gli altri ha visto la nascita e le opere
di personaggi del calibro di KRISNA, MOSE’, BUDDHA, CRISTO, MAOMETTO, SOCRATE,
PLATONE, DANTE, GANDHI, LEONARDO,SHAKESPERE, EINSTEIN……. Cerchiamo di salvare
ciò che questi personaggi ci hanno lasciato in dono e non roviniamo il tutto
con insensate violenze che alla fine ci porteranno all’auto-distruzione.
Dopo queste mie banali insensatezze non mi rimane che dire.
VIVA LA PACE TRA GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’…………………..
guido michi
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